Euripide
Massimo Di Marco
Un antico autore tragico dalla sensibilità moderna
Euripide è il più giovane e il più innovatore dei grandi tragediografi ateniesi del 5°secolo a.C.: umanizza gli eroi del [...]
Le novità del teatro di Euripide
Gli eroi dell'epica e del mito più antico erano figure grandiose, tutte protese verso un ideale di onore e di gloria che non ammetteva incertezze e ripensamenti; erano campioni di valore, di coraggio, di astuzia, ma ...
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Tradizioni ecclesiastiche e letterarie copte ed etiopiche
Paola Buz
Alessandro Bausi
La tradizione copta e quella etiopica rappresentano due momenti della cristianità alessandrina: la prima quello [...] privo dei suoi tratti storici, appare ridotto a un’astratta figura di ‘eroe’, tratteggiata in età tarda per rappresentare il modello ideale di sovrano più che per ricostruire fedelmente i fatti storici a essa legati1.
Da questo punto di vista è bene ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] curia e il papa Alessandro VI, ma, dopo la sua tragica scomparsa, lascia dietro di sé un retaggio di aspirazioni, di idealità e di esigenze, che sono, per es., ben visibili nella Repubblica di Lucca; meno legata alla politica, più aderente al mondo ...
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Movimento letterario che diede luogo a una vasta produzione lirica in volgare, e che si svolse durante i primi tre quarti del 13° sec., con centro nella corte di Federico II re di Sicilia e dei suoi figli, [...] siciliano il linguaggio, sebbene nobilitato per effetto della cultura provenzale e latina e livellato dalla tendenza inconsapevole a un ideale linguistico, fonetico e lessicale unitario. Il poeta più antico (una sua poesia è del 1205) e più fecondo e ...
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Umanista (Lodi 1407 - Roma 1458). Compì studî classici a Milano e di giurisprudenza a Pavia. Nel 1436 si recò a Roma, dove fu prima abbreviatore, poi datario e canonico di S. Pietro. Ha lasciato molti [...] ; De educatione liberorum et eorum claris moribus libri VI (pubbl. 1491), opera pedagogica in cui le preoccupazioni morali e religiose, informate al cristianesimo, non offuscano l'ideale umanistico della cultura come formazione della personalità. ...
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ŻUŁAWSKI, Jerzy
Giovanni Maver
Scrittore polacco, nato presso Limanowa il 14 luglio 1874, morto a Dębica presso Tarnów il 10 agosto 1915. Laureatosi nel 1899 a Berna in filosofia, non tradì mai, nella [...] Eros i Psyche (1904; trad. ital. di S. Kalinowska, con prefazione di E. Damiani, Lanciano 1929) dove l'eterna nostalgia umana per l'ideale è proiettata su un ampio sfondo storico. In questo dramma fantastico lo Ż. ha dato la più chiara misura del suo ...
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Scrittore (Pescara 1863 - Gardone Riviera 1938). Fu uno dei maggiori esponenti del decadentismo europeo. Dotato di una cultura molto vasta, mostrò un'inesauribile capacità di assimilare le nuove tendenze [...] a La figlia di Iorio (1904) a Più che l'amore (1906), a Fedra (1909), in cui la solita lotta per l'Ideale, spinta talora fino al crimine, rappresenta iperbolicamente una comune insofferenza nei confronti del grigiore della vita quotidiana e la parola ...
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Pseudonimo dello scrittore islandese H. K. Guđjónsson (Reykjavík 1902 - ivi 1998). Fra i massimi esponenti della sinistra islandese, introdusse nel suo paese i più avanzati orientamenti spirituali e artistici [...] già in nuce il dissidio spirituale fra l'uomo-Dio nietzschiano e il Dio-uomo cristiano, fra ideale prometeico di giustizia e ideale messianico di fratellanza, che avrebbe avuto ulteriori sviluppi in Gerpla ("Eroica", 1952) e in Paradísarheimt ("Il ...
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Scrittore giapponese (Osaka 1899 - Zushi, Yokosuka, 1972). Nel 1924 fondò, assieme a Y. Riichi e altri giovani intellettuali, la rivista Bungei jidai ("L'epoca della letteratura"), portavoce di un movimento [...] i più suggestivi dove K. introduce uno dei suoi temi principali, la ricerca della bellezza nel contrasto tra un mondo ideale di purezza e innocenza e quello della miseria umana. Una scrittura limpida, ellittica, allusiva, un erotismo pervadente che ...
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MANN, Thomas (XXII, p. 134)
Alda MANGHI
Scrittore tedesco; privato della cittadinanza tedesca nel 1936, quando già da tre anni viveva in Svizzera, si trasferì nel 1938 negli Stati Uniti d'America, ove [...] militante" contribuì ad un approfondimento del suo pensiero e della sua narrativa, che si avvicina sempre più ad un ideale goethiano.
Per far vedere come a opere più dichiaratamente polemiche egli alterni saggi di critica storica e letteraria e ...
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ideale
agg. e s. m. [dal lat. tardo idealis, der. del gr. ἰδέα: v. idea]. – 1. agg. a. Che appartiene o è proprio dell’idea, intesa come entità essenzialmente mentale e spirituale contrapposta alla realtà esterna; quindi, in genere, che non...
idealismo
s. m. [der. di ideale]. – 1. a. In filosofia, ogni concezione che tende a risolvere la realtà nell’idea, intesa o come contenuto soggettivo di coscienza (i. soggettivo), o come suprema forma e categoria razionale della realtà (i....