CASSOLI, Francesco
Fiorenza Vittori
Nacque a Reggio Emilia il 19 sett. 1749 dal conte Antonio e da Caterina Pegolotti. Formatosi nel collegio dei gesuiti di Reggio, dal quale uscì nel 1768, si distinse [...] 1799, tenendo fede ai suoi principi liberali, ricoprì in Reggio numerose cariche pubbliche cercando di realizzare il suo ideale di graduale progresso civile "sull'esempio della natura che nulla opera con violenza", secondo le massime moderate da lui ...
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Scritti d'arte del Cinquecento – Introduzione
Paola Barocchi
L'interesse sempre più vivo per la «retorica», stimolato dalle riflessioni strutturali, ha avuto anche in campo figurativo un'eco sensibile. [...] secondo offre il punto di vista degli scettici e dei riformatori nei confronti della scultura, le varie versioni dell'artista ideale e della imitazione, l'opposizione tra misure e giudizio e tra bellezza e grazia, l'evoluzione del disegno, del colore ...
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Scrittore e poeta francese (Il Cairo 1912 - Parigi 1991). Di origine ebraica, ma influenzato dalla cultura araba, visse a lungo al Cairo, dove studiò nelle scuole francesi. Militò nelle file dell'antifascismo [...] 1987 e 1991); a questi tre vasti insiemi sono da aggiungere Le livre des marges (2 voll., 1975-84), sorta di dialogo con un'ideale famiglia di scrittori, e Le livre de l'hospitalité (1991; trad. it. 1991). Pubblicò in Italia L'Inferno di Dante (1988 ...
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Scrittore, morto a Napoli nel 1961. La sua feconda attività giornalistica si è puntualizzata nel gusto del resoconto ad altissimo livello che costantemente evade dal quotidiano nel fantastico, risolvendo [...] atmosfera quasi mitica. In Giobbe uomo solo (1955), ambiziosa prova di A. che qui solidamente persegue il suo antico ideale di poema in prosa, converge la più segreta drammaticità dello scrittore fatta di solitaria amarezza e di trepida coscienza del ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo II – Introduzione
Sergio Solmi
Nel primo tomo delle Opere abbiamo offerto il Leopardi, per così dire, rivolto al pubblico, vuoi effettivamente, vuoi intenzionalmente. [...] ma supremi, esiti della poesia. Forse, l’inerzia totale sul piano pratico di tante premesse – che pur si mantengono su quello ideale della vita e dell’opera di Leopardi –, e che appare abbastanza singolare, sol che si pensi all’entusiasmo che le due ...
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Simbologia
Élémire Zolla
di Élémire Zolla
Simbologia
sommario: 1. Definizione e caratteri della simbologia. 2. Eclissi e rinascenza della conoscenza simbologica. 3. La Scuola di Lipsia. 4. Leo Frobenius [...] , in quanto distinta dalla semiotica, considera il simbolo quale modo di conoscenza non discorsivo che ha per oggetto ideale la realtà metafisica. Si dice conoscenza ‛non discorsiva', cioè distinta dall'organizzazione dei segni linguistici (anche se ...
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LOLLIO, Alberto (Flavio)
Valentina Gallo
Nacque il 18 maggio 1508 da Francesco e Caterina Ferrari a Firenze, dove il padre svolgeva incarichi diplomatici per i duchi di Ferrara. Trasferitosi a Ferrara [...] Hercole Perinato, egli celebra la villa, et lauda molto l'agricoltura (Venezia, G. Giolito, 1544), in cui prende corpo l'ideale di un'esistenza appartata e bucolica; l'Oratione consolatoria nella morte dello illustre signor Marco Pio alla honorata et ...
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Scritti d'arte del primo Ottocento – Introduzione
Fernando Mazzocca
A Paola Barocchi
Credo che la vocazione tutta italiana, posta entusiasticamente in risalto da Julius von Schlosser nella sua Letteratura [...] la Storia della Scultura del Cicognara e la Storia della Pittura del Rosini, rappresentano perfettamente questo profondo mutamento di idealità e di modelli su uno sfondo in cui sta nascendo una moderna storia dell'arte.
I raggruppamenti successivi a ...
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ARNABOLDI, Alessandro
Umberto Coldagelli
Nacque a Milano il 19 dic. 1827. Laureatosi in legge a Pavia, entrò, ubbidendo alla volontà paterna, negli uffici dell'amministrazione comunale milanese. Si [...] Al culto del Parini egli unì significativamente lo studio assiduo del Goethe e della sua poesia "oggettiva", esempio insuperato di quell'ideale unità tra poesia e scienza che l'A. apprese a perseguire dal positivismo e che considerava unico mezzo per ...
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Termine usato per designare, criticamente e cronologicamente, una produzione artistica e architettonica sviluppatasi in Italia e nel resto d’Europa nel corso del sec. 17°.
Arte e architettura
Dalla fine [...] , 1929) o da accezioni particolari del termine, come quella (E. D’Ors, 1945) che vede nel b. una categoria ideale in antitesi costante al classico, che si ritrova in epoche e civiltà diverse (b. alessandrino, gotico, romantico ecc.), sono sottoposte ...
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ideale
agg. e s. m. [dal lat. tardo idealis, der. del gr. ἰδέα: v. idea]. – 1. agg. a. Che appartiene o è proprio dell’idea, intesa come entità essenzialmente mentale e spirituale contrapposta alla realtà esterna; quindi, in genere, che non...
idealismo
s. m. [der. di ideale]. – 1. a. In filosofia, ogni concezione che tende a risolvere la realtà nell’idea, intesa o come contenuto soggettivo di coscienza (i. soggettivo), o come suprema forma e categoria razionale della realtà (i....