La formula di Heer dell’era costantiniana (1949-1953)
Il cristianesimo in mezzo al tempo e all’eternità
Gianmaria Zamagni
Nella primavera del 1953 lo storico delle idee austriaco Friedrich Heer pubblica [...] ma nondimeno già quest’ultima con l’escatologia cristiana. Dall’altro lato Costantino è anche – e già per Bernardo di Chiaravalle – l’anti-ideale di una Chiesa che ha perso di vista l’esempio di povertà dato da Gesù e dagli apostoli: Pietro non viene ...
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Testimonianze - Il mito di Cinecitta
Tullio Kezich
Il mito di Cinecittà
Cinecittà non era ancora stata inaugurata, il 28 aprile 1937, che già questo nome, felicemente impostosi sugli altri in ballottaggio [...] (Città del Cinema, Cinelandia), era passato a indicare più che un luogo fisico o un complesso di stabilimenti l'ideale capitale o addirittura il cuore del cinema italiano. Nel nostro panorama storico Cinecittà è lungi dall'essere l'unico stabilimento ...
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Filosofo inglese (Springburn, Glasgow, 1860 - Brockweiz, Chepstow, 1935). Insegnò filosofia all'University College di Cardiff (1895-1915). Il suo pensiero è informato al neohegelismo, a cui fu indirizzato [...] linea con le tendenze generali del neohegelismo inglese (specie quello di Greene), una concezione in cui l'ideale dell'autorealizzazione del soggetto assume un ruolo fondamentale. La sua speculazione culminò nella problematica esposta in Outlines of ...
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In elettrotecnica, genericamente, rotolo di filo conduttore, avvolto o no su un adatto supporto.
B. d’induttanza Filo conduttore, nudo o ricoperto da una guaina isolante, avvolto su un supporto in modo [...] realizzare in un piccolo volume un’elevata induttanza (v. fig.). In realtà, è caratterizzata dalla sola induttanza una b. ideale, o perfetta, avente cioè resistenza elettrica nulla, capacità propria nulla e assolutamente priva di perdite. Le b. reali ...
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Scrittore e scienziato italiano (Torino 1891 - Ivrea 1948). Collaboratore (dal 1921) e direttore (1943) de La Stampa, fondatore e direttore (1945-48) de La Nuova Stampa; socio corrisp. dei Lincei (1947). [...] liberale, di antico stampo cavourriano, s'incontra con le suggestioni dell'irrazionalismo contemporaneo, egli delinea un ideale tipo umano, il "demiurgo", equilibratore dei contrasti fra civiltà contemporanee, e soprattutto capace di trasfigurare in ...
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Poeta (Moulins-sur-Allier 1823 - Parigi 1891). Come Th. Gautier, di cui si considerava discepolo, seguì la poetica dell'"arte per l'arte", compiacendosi di raffinatezze stilistiche, e riportando in onore [...] rondeau, alla maniera di F. Villon e di Ch. d'Orléans, o rifacendosi all'antichità greca, sempre con un suo ideale di bellezza e di perfezione tecnica. Notevole fu quindi la sua influenza sul formarsi della poetica parnassiana, e di quella simbolista ...
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Trovatore provenzale (sec. 12º), principe di Blaye, nella Saintonge, signore di Pons e di Bergerac. Seguì nel 1147 Luigi VII alla crociata in Terra Santa, dove probabilmente morì. Restano di lui sei canzoni [...] rivelano gentile poeta d'amore; due celebrano un "amore di terra lontana", e da queste derivò la leggenda della sua passione ideale per la contessa Melisenda di Tripoli di Siria, che egli incontra in punto di morte: leggenda che appare in un'antica ...
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Scrittore (n. Poggio a Caiano 1890 - m. in guerra, Plava, Gorizia, 1915). Autodidatta, di umile origine, si formò nel clima di Lacerba e della Voce. I frammenti lirici di Arciviaggio (raccolti da F. Agnoletti, [...] 1921) evocano con fresca sensibilità ricordi d'infanzia, impressioni ed esperienze della sua giovinezza avida di vita e che la guerra stessa accettò come ideale d'azione. ...
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Compositore italiano, nato a Firenze il 1 ottobre 1931. Avviato agli studi musicali come violinista, fu allievo di G. Maglioni al conservatorio di Firenze; quindi seguì per qualche tempo i corsi di armonia [...] e contrappunto di R. Lupi, frequentando con assiduità L. Dallapiccola, che allora considerava il suo ideale maestro e dal quale si staccò poco dopo. In realtà B. afferma di essere un autodidatta, almeno per quanto concerne la pratica della ...
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Figlio di Etelredo II d'Inghilterra e di Emma di Normandia, nacque circa il 1002. Cacciato dall'Inghilterra da Sweyn, fuggì nella Normandia; e qui egli fu educato alla corte del duca e nei grandi monasteri, [...] e fu preso dall'ideale di una vita colta e raffinata. Ma nel 1041 il nipote di Sweyn, Harthacnut, lo invitò a ritornare in Inghilterra per essere suo erede; e in effetti quando Harthacnut morì (giugno del 1042) il Witan, influenzato dal potente ...
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ideale
agg. e s. m. [dal lat. tardo idealis, der. del gr. ἰδέα: v. idea]. – 1. agg. a. Che appartiene o è proprio dell’idea, intesa come entità essenzialmente mentale e spirituale contrapposta alla realtà esterna; quindi, in genere, che non...
idealismo
s. m. [der. di ideale]. – 1. a. In filosofia, ogni concezione che tende a risolvere la realtà nell’idea, intesa o come contenuto soggettivo di coscienza (i. soggettivo), o come suprema forma e categoria razionale della realtà (i....