Filosofo italiano (Amorosi, Benevento, 1843 - Napoli 1917). Allievo di B. Spaventa e di A. Vera, fu da essi iniziato all'hegelismo, a cui rimase sempre fedele. Fu libero docente presso l'univ. di Napoli. [...] Opere: Soluzione del problema fondamentale della filosofia (1869); La filosofia di Giordano Bruno (1878); L'ideale del pensiero umano, ossia la esistenza assoluta di Dio (1882); Uno sguardo generale sulle forme fondamentali della vita (1888); ...
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Filosofo e scrittore latino (n. Cordova 4 a. C. - m. 65 d. C.). Figlio di Seneca il Retore, compì i suoi studî a Roma, con Papirio Fabiano, retore e filosofo stoico, lo stoico Attalo, il cinico Demetrio [...] Ann. XV, 60-64). La sua morte serena passò esemplare nella tradizione della cultura e della religiosità occidentale come l'ideale stesso della morte del filosofo. ▭ Delle opere di S. non poche sono perdute, note solo per qualche frammento o menzione ...
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Età
Jean S. La Fontaine
Introduzione
Il ciclo di vita
Il processo di crescita e invecchiamento è un fenomeno universale. Uno dei dati biologici fondamentali, comune a tutte le società, è che la vita [...] (v., 1978), essi sono arrivati ad affermare che l'osservatore era tratto in inganno, o che le discrepanze tra il modello ideale del sistema e il suo funzionamento derivavano da un 'guasto' verificatosi nel sistema. Alla base di questi errori vi è l ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Mondo islamico
Maria Adelaide Lala Comneno
Caratteri generali
L'iniziale semplicità, elemento destinato a rivelarsi sostanziale nella rapidissima diffusione [...] e privilegiato una religiosità senza vere e proprie forme di culto, limitata alla preghiera. La preghiera, centro ideale e ordinatore della vita del credente, manifestazione di ringraziamento piuttosto che di richiesta a Dio, scandisce con ...
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storiografia Scienza e pratica dello scrivere opere relative a eventi storici del passato, in quanto si possano riconoscere in essa un’indagine critica e dei principi metodologici.
Il complesso delle opere [...] del 1848. Anche J.G. Droysen in Geschichte Alexanders des Grossen (1833) cercò conferma nella storia antica al suo ideale di Stato organizzato e autoritario, solo capace di assicurare l’esistenza di una nazione. I suoi principi furono sistemati in ...
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Generale disposizione di spirito di chi, bastando a sé stesso, e non chiedendo nulla alla natura e agli uomini, non ha alcun motivo per giudicare gli eventi del mondo buoni o cattivi, desiderabili o indesiderabili, [...] e mantiene in ogni caso immutata la propria serenità e autosufficienza d’animo. È l’ideale etico del cinismo e dello stoicismo, e coincide per gran parte, nel suo contenuto, con l’apatia e atarassia epicuree. ...
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Pittore e disegnatore (Düsseldorf 1783 - Berlino 1867). Più che l'educazione classicista ricevuta all'accademia di Düsseldorf, importanti per la sua formazione furono i contatti con l'ambiente romantico [...] del Quattrocento e per Raffaello, furono stimoli per un impegno profondo volto al rinnovamento della cultura figurativa tedesca, in un ideale che vedeva l'arte al servizio della vita civile e religiosa e la tecnica dell'affresco come il mezzo più ...
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Pianista ungherese naturalizzato statunitense (Budapest 1912 - New York 2005). Dopo gli studî all'Accademia di musica di Budapest con B. Bartók e Z. Kodály, nel 1938 si trasferì negli USA, esordendo alla [...] 1939. Nel dopoguerra, parallelamente all'attività concertistica, si dedicò all'insegnamento conducendo corsi di perfezionamento. Ideale interprete bartokiano (nel 1946 eseguì in prima assoluta il Terzo concerto per pianoforte e orchestra), pubblicò ...
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Pittore italiano (Napoli 1829 - ivi 1913). Dopo aver studiato con G. Smargiassi, si trasferì (1854-64) a Roma. Dimorò anche a Parigi, ma operò soprattutto a Napoli. Ottenne un certo successo con i suoi [...] paesaggi, nei quali lo studio degli effetti di luce dal vero si combina con il vedutismo classico ideale. ...
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IDEALISMO
Guido Calogero
. Di "idealismo" e di "idealisti" (e anche, rispettivamente, di "ideismo" e di "ideisti") cominciarono i filosofi a parlare propriamente tra la fine del Sei e il principio del [...] in un senso, e di Socrate e di Platone e dei neoplatonici, in un altro senso; e studiare come questo "idealismo" abbia contrastato, con fortuna alterna, all'opposto "realismo", nell'antichità stessa e poi, attraverso il Medioevo, fino ai primi tempi ...
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ideale
agg. e s. m. [dal lat. tardo idealis, der. del gr. ἰδέα: v. idea]. – 1. agg. a. Che appartiene o è proprio dell’idea, intesa come entità essenzialmente mentale e spirituale contrapposta alla realtà esterna; quindi, in genere, che non...
idealismo
s. m. [der. di ideale]. – 1. a. In filosofia, ogni concezione che tende a risolvere la realtà nell’idea, intesa o come contenuto soggettivo di coscienza (i. soggettivo), o come suprema forma e categoria razionale della realtà (i....