Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] di Roma. A prima vista un paradosso: il rinnovamento radicale della cultura viene avviato come riesumazione di un passato lontano. arti – l’opera degli allievi diretti e quella prodotta dagli ideali continuatori dei ‘maestri’ del primo R. (si pensi a ...
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Il complesso delle azioni umane nel corso del tempo, nel senso sia degli eventi politici sia dei costumi e delle istituzioni in cui esse si sono organizzate. Modernamente, anche tutto ciò che le condiziona [...] dei corsi e ricorsi storici di G. Vico, la s. ideale eterna, che costituisce il modello di sviluppo di tutte le nazioni nella pluralità delle culture. Diversa, e in polemica con quella radicale spengleriana è l’interpretazione di A.J. Toynbee, per il ...
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Nell’uso scientifico, per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo moto.
Nell’uso figurato, mutamento radicale di un ordine statuale e sociale, nei [...] spiegazione ‘generalizzante’ (si tenta di costruire un modello ideal-tipico che sia in grado di includere in un’ contengono comunque, insieme a elementi di discontinuità più o meno radicali e più o meno violenti, anche elementi di continuità.
La ...
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(o eguaglianza) Condizione di cose o persone che siano tra loro identiche, o abbiano le stesse qualità, gli stessi attributi in ordine a determinate relazioni. In particolare, condizione per cui più persone [...] sarebbe una supernorma costituzionale, idonea a prefigurare una radicale trasformazione della società in senso egualitaristico, mentre secondo e Aristotele: il comunismo che caratterizza lo Stato ideale platonico, infatti, non è di tipo egualitario ...
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Filosofo (Leonberg, Württemberg, 1775 - Ragaz, Svizzera, 1854); studiò nel seminario teologico protestante di Tubinga, dove strinse amicizia con Hegel e Hölderlin e dove conseguì il titolo di magister [...] filosofia come sapere dell'Assoluto (di qui la qualifica di idealismo "estetico" a volte attribuita al pensiero di S. o postumo), considerata come lo sviluppo coerente e sempre più radicale della "filosofia negativa"; tale è la filosofia fondata ...
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Scrittore politico inglese (Upton 1611 - Westminster 1677). Di famiglia aristocratica, studiò a Oxford e successivamente viaggiò a lungo in Europa prestando servizio militare nell'esercito del principe [...] dell'Inghilterra e la delineazione di una repubblica ideale vi è condotta con una forte accentuazione della ), Aphorisms political (1659), Seven models of a Commonwealth (1659), nelle quali sviluppò una teoria politica di tipo populistico e radicale. ...
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Poeta latino (n. presso Mantova, ad Andes, forse l'od. Pietole, 70 a. C. - m. Brindisi 19 a. C.). Per la vastità della fama e l'influsso esercitato sulla cultura latina e occidentale, è il principe dei [...] più efficace e consona al suo genio. Egli trasferì in modo radicale la realtà dell'oggi, cioè le gesta di Augusto, e le più alto vertice dell'umana perfezione. Dante ritrova le sue fonti ideali nell'Eneide, ed è grazie alla lettura consapevole di V. ...
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di Irene Giannì
Teofilato, Cesare Alfredo
Pedagogo, storico e attivista politico italiano (Francavilla [...] I Internazionale trova nel Mezzogiorno italiano il terreno ideale per un'opzione teorica in senso collettivistico che uomo dall'oppressione, dalla subordinazione, si muta in una radicale lotta per la libertà dell'uomo di esprimere le proprie ...
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scolastica Complesso dei metodi e dei contenuti dell’insegnamento nelle scuole medievali, dalla fine del mondo antico al 14° secolo.
Caratteri generali
Il termine, derivato dal latino medievale scholasticus [...] la polemica condotta dagli umanisti in nome di un ideale di cultura e di organizzazione del sapere in consapevole partendo dal dato naturale, è sottoposta abbastanza presto a una radicale analisi critica dal francescano Giovanni Duns Scoto, il quale ...
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Filosofo (Wrington, Somersetshire, 1632 - Oates, Essex, 1704), uno dei promotori dell'Illuminismo inglese ed europeo, il primo teorico del regime politico liberale, l'iniziatore dell'indirizzo critico [...] con l'esigenza di un'analisi estremamente radicale e rigorosamente aderente alle premesse empiristiche di dominio politico, la difesa della tolleranza in quello religioso, l'ideale educativo che ha di mira la funzione sociale dell'uomo e ...
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gruppo
s. m. [dal germ. kruppa]. – 1. Insieme di più cose o persone, distinte l’una dall’altra, ma riunite insieme in modo da formare un tutto: un g. di case, di persone; un g. di stelle; un g. d’aziende; g. familiare, costituito dai membri...
orfismo
s. m. [der. del nome di Orfeo, il mitico cantore greco che, secondo la tradizione, avrebbe fondato il movimento]. – 1. Orientamento religioso della civiltà greca, di origini antiche (miticamente riferito a Orfeo, ma già presente nel...