Ferreri, Marco
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico, nato a Milano l'11 maggio 1928 e morto a Parigi il 9 maggio 1997. Il suo approccio al cinema avvenne nel segno del grottesco e dell'humour [...] protagonista Gérard Depardieu, interprete anche, in un ideale dittico, del successivo Ciao maschio, grottesco e malinconico con La casa del sorriso, in cui appare sempre più radicale il ricorso a una lenta estenuazione narrativa, mediante la quale ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel primo decennio del XX secolo giunge a compimento negli Stati Uniti un processo di razionalizzazione [...] paradigma taylorista e fordista in Europa è infatti lenta, mediata dalla radicale diversità dei contesti e delle condizioni economiche nel periodo tra le il quadro istituzionale e politico-economico ideale per la conciliazione armoniosa di interessi ...
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giardino
Alessandra Magistrelli
Uno spazio per imitare la bellezza della natura
Il giardino è un luogo in cui l'uomo cerca di ricreare l'armonia della natura. Per coltivare un giardino occorre lavorare [...] invece lo vuole argilloso ma senza calcio. Un terreno sabbioso è l'ideale per l'elicriso mentre risulta fatale a fagioli e piselli. L'humus l'ossigeno che serve alla respirazione dell'apparato radicale (radice).
Il paradiso è un giardino recintato
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CANTONI, Carlo
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Nacque a Gropello Cairoli, in Lomellina, il 20 nov. 1840, da Giovanni e da Giuditta Magnaghi. Fin dagli anni degli studi liceali compiuti a Casale Monferrato ebbe in Luigi Ferri un [...] crede di modificare i concetti fondamentali di Kant conducono a una radicale negazione del kantismo" (p. 353), in quanto il C. , secondo cui sarebbe necessario ammettere una genesi ideale dei principî, da cui deriverebbe inevitabilmente l' ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Valentino Pace
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel suo momento più alto la civiltà figurativa del Quattrocento ha due polarità preminenti, [...] ’immagine polemicamente ribelle e insieme innovatrice, dove la rinascita ideale è posta sotto il segno di un ritorno all’antichità il riscatto sociale dell’artista.
E dove l’aspetto più radicale sta forse nell’aver infranto recinti e frontiere, nell’ ...
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BIANCHETTI, Giuseppe
Armando Balduino
Nato il 22 luglio 1791 a Onigo (Treviso), ricevette la prima educazione letteraria in un collegio della pieve di Sant'Ilaria (od. Sant'Eulalia, fraz. di Borso del [...] letteratura doveva essere attuato senza alcun distacco radicale dalla tradizione nazionale. Ciò non gli impedì più organiche e originali: in esse, fra l'altro, delinea una sua ideale figura di letterato (che dovrà essere non un "retore", bensì un " ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni Vitolo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le rivoluzioni americana e francese costituiscono il punto di partenza del moderno costituzionalismo. [...] I costituenti americani si sono ispirati a quell’ideale dello Stato misto (combinazione di monarchia, è, vogliono “rigenerarlo”. La loro azione è infinitamente più radicale e intransigente di quella degli Americani: non vi è compromesso possibile ...
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Rousseau, Jean-Jacques
Paolo Casini
Il teorico del contratto sociale
Il filosofo svizzero Jean-Jacques Rousseau fu uno dei massimi protagonisti dell’Illuminismo. La sua teoria politica propose una riforma [...] radicale del patto sociale, modellata sull’ideale della città antica e su una stretta connessione tra educazione e vita pubblica. In ambito morale Rousseau sostenne la bontà originaria dell’uomo, reso malvagio dalla società
Un ribelle sotto l’antico ...
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Carla Moreni
Sfida tra Verdi e Wagner
Busseto contro Lipsia. Nel 1813 nascevano due dei più significativi musicisti europei dell’Ottocento. In Italia per il doppio bicentenario le proposte più interessanti [...] . L’invenzione colta, la capacità narrativa unita alla radicale rinuncia a ogni esteriorità di apparati scenici erano state della Fenice di Venezia, diretto da Chung. Ma ancora più ideale per parlare alle ragazze di Hong Kong, algide malate di ...
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Berlin, Isaiah
Stefano De Luca
Filosofo e storico delle idee inglese, di famiglia ebraica di origine lettone, nato nel 1909 a Riga e cresciuto a Pietrogrado, B. si trasferì in Inghilterra nel 1921 e [...] morali in un disegno unitario, armonico e coerente (On the pursuit of ideal, 1988, trad. it. 1994, pp. 27-28).
La lettura di anima o si salva lo Stato. Proponendo questa alternativa radicale ai suoi contemporanei, M. – senza esserne consapevole, ...
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gruppo
s. m. [dal germ. kruppa]. – 1. Insieme di più cose o persone, distinte l’una dall’altra, ma riunite insieme in modo da formare un tutto: un g. di case, di persone; un g. di stelle; un g. d’aziende; g. familiare, costituito dai membri...
orfismo
s. m. [der. del nome di Orfeo, il mitico cantore greco che, secondo la tradizione, avrebbe fondato il movimento]. – 1. Orientamento religioso della civiltà greca, di origini antiche (miticamente riferito a Orfeo, ma già presente nel...