Verso endecasillabo che prese il nome dal poeta alessandrino Faleco che sembra essere stato il primo ad usarlo stichicamente. Ma insieme con altri versi ricorre assai prima; ad es., in Saffo, in Anacreonte [...] volta da Catullo, per scopo artistico particolare, sostituito dallo spondeo. La cesura più frequente ricorre dopo il terzo ictus. Secondo le nuove teorie (che sono viceversa le vecchie d'Efestione) il faleceo è un trimetro giambico col secondo ...
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METABOLICA, SINDROME.
Sebastiano Filetti
Marcello Arca
– Epidemiologia. Patogenesi. Conseguenze. Terapia. Bibliografia
Con il termine sindrome metabolica si definisce una condizione caratterizzata [...] secondo i criteri NCEP ATPIII, è associata a un aumento di 2 volte del rischio di morte per malattie cardiovascolari, infarto miocardico e ictus, e di 1,5 volte di mortalità per tutte le cause. La capacità della s. m. di predire lo sviluppo del DMT2 ...
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ORSATTI, Adalberto. – Nacque a Chieti il 15 marzo 1937, da Nicola, militare di carriera, e da Maria Gagliardi.
Allievo della scuola militare della Nunziatella a Napoli tra il 1952 e il 1955, si trasferì [...] quindi il trasferimento a Ferrara, per ritornare nel 1975 a Padova, dove concluse la carriera nel 1995, colpito da ictus cerebrale.
Ebbe tre figli, Francesca, Nicola e Giorgio dalla prima moglie, Luisa Brasalenti, e una figlia, Giovanna, dalla ...
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oftalmoplegia internucleare
Incapacità all’adduzione di un occhio associata a nistagmo dell’occhio abdotto (➔ visione). Questo fenomeno è causato dall’interruzione delle fibre del fascicolo longitudinale [...] nucleo del III nervo cranico e il nucleo del VI nervo cranico. L’o. i. può essere monolaterale (generalmente per ictus ischemico) e si manifesta con paralisi isolata del muscolo retto mediale, o bilaterale, di solito associata a sclerosi multipla e ...
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Concentrazione elevata di colesterolo nel plasma. Può essere di natura ereditaria oppure conseguente a errori alimentari protratti nel tempo, per es. eccesso calorico quotidiano, specie se accompagnato [...] dei monociti che popolano le placche aterosclerotiche dei vasi arteriosi causando patologie come l’infarto del miocardio e l’ictus cerebri. Esiste una correlazione diretta tra valori plasmatici di LDL (e di colesterolo totale) e incidenza di malattie ...
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SINCOPE
Antonio Gasbarrini
Medicina. - Si chiama così la perdita più o meno improvvisa, completa e duratura della coscienza, della sensibilità e del movimento, con sospensione o indebolimento esterno [...] congestione (colpo di calore). Sincopi di origine nervosa si hanno in molte malattie bulbo-midollari (arteriosclerosi, paralisi bulbare, ictus laringeo della tabe, ecc.) e sono spesso mortali. E, in molti casi, a meccanismo riflesso (dolori violenti ...
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agitazione psicomotoria
Stato di tensione interiore che si manifesta con eccessiva attività motoria, solitamente non produttiva e ripetitiva, come camminare avanti e indietro, non riuscire a stare fermi [...] sangue e quindi nel sistema nervoso centrale: ciò può avvenire sia per ipossia respiratoria (patologie respiratorie, ictus cerebrale, intossicazione da fumo), sia per riduzione della perfusione ematica del cervello (malattie cardiovascolari), sia per ...
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necrosi
Complesso di alterazioni strutturali irreversibili, comportanti la perdita di ogni vitalità a carico di gruppi cellulari, zone di tessuto, porzioni di organo. Nell’ambito neurologico la n. può [...] è invece lesione propria della lue terziaria. Le più frequenti cause di n. sono tuttavia quelle circolatorie (ictus cerebrale e ischemia cerebrale). Nel tessuto necrotico si liberano sostanze enzimatiche, spec. fosfolipasi e proteasi, che aggravano ...
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encefalomalacia
Rammollimento del parenchima cerebrale per disturbo della circolazione (emorragia, infarto cerebrale) o per trauma cranico con contusione encefalica; un particolare caso di e., localizzata [...] cerebrali multiple. I sintomi dell’e. sono legati alla zona in cui essa si manifesta: possono essere infatti focali (ictus) o neuropsichici multisettoriali (in questo caso l’e. interessa vaste zone corticali, sottocorticali e del tronco, come nei ...
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statine Composti chimici di origine naturale o sintetica, individuati e sintetizzati a partire dalla metà degli anni 1970. Hanno assunto importanza farmacologica per la loro spiccata capacità di inibire, [...] la mortalità cardiovascolare. In particolare, è stata dimostrata un’azione preventiva di tipo secondario, con sensibile riduzione del rischio di ictus fatale e non fatale e di mortalità da cardiopatia ischemica.
La prima s. a essere scoperta (1975) è ...
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ictus
s. m., lat. (propr. «colpo, battuta»; pl., raro, ictus). – 1. Nella terminologia dei metricisti classici, il segno indicante la maggiore intensità di accento propria dell’arsi di un piede o di un metro e, talvolta, anche l’intensità...
aspirinetta
s. f. 1. Farmaco (acido acetilsalicilico a basso dosaggio) dalla prevalente funzione anti-aggregante, adibito alla fluidificazione del sangue per prevenire il rischio di ictus o altre criticità cardiovascolari. | In senso concreto,...