HERMANIN (Hermanin di Reichenfeld), Federico
Paola Nicita
Nacque a Bari il 16 sett. 1868, da Federico Leopoldo e Camilla Marstaller, entrambi protestanti appartenenti a famiglia di origine austro-tedesca.
Il [...] straniere".
Dal 1901 ricevette l'incarico di svolgere letture di iconografia artistica presso l'ateneo romano, e poi dal 1902, chiesa di S. Silvestro a Tivoli, in Nuovo Bull. di archeologia cristiana, XIX (1913), pp. 181-203; Gli oggetti d'arte nelle ...
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segno (signo solo in Detto 90)
Domenico Consoli
Qualunque cosa sensibile che oltre a manifestare sé stessa manifesta anche un'altra cosa con la quale è in genere collegata mediante un rapporto di effetto [...] poco si discerne (VII 61: un punto della dottrina cristiana considerato come bersaglio della mente); quantunque quest'arco saetta / il Chimenz e il Failani, con richiami all'iconografia dei mosaici e degli affreschi due-trecenteschi, inclinano per ...
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DONATO di Fiesole, santo
Antonella Degl'Innocenti
Scarse sono le notizie su D. anteriori al suo arrivo in Italia. Secondo la più antica Vita del santo, edita da B. Bossue, "ex ms. Minervae, pluteo 21, [...] echi di Virgilio, Ovidio, Stazio, di poeti latini cristiani, e in particolare di Colombano.Più incerta appare l' Donati); Poetae Latini aevi Carolini, III, cit., p. 692.
Nell'iconografia a noi nota D. appare sempre ritratto in vesti episcopali. Così ...
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CRISTO
Red.
Non ci è pervenuta alcuna descrizione diretta dell'aspetto fisico di Gesù. I padri della Chiesa (Iustin., Dial., 14, 8; 49, 2; Clem. Alex., Paed., 3, 3,3; Strom., 2, 22, 8; 3, 103, 3; 6, [...] si fanno sentire anche nella sfera dell'arte cristiana, dove la maggior parte dei simboli elaborati precedentemente monogrammato) non sono tanto sensibili dal punto di vista strettamente iconografico, ma nel rilievo da Yedikule, nei Musei di Berlino, ...
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LITURGIA e ICONOGRAFIA
J. Baschet
La l. giocò un ruolo di grande rilievo nella realtà medievale: essa fu al tempo stesso il modo privilegiato di incontro con il divino e uno dei fondamenti della vita [...] . di Maria e dei santi, non fu senza conseguenze in ambito iconografico.Tra le cerimonie più specifiche si può prendere come esempio la l. manipolazione delle immagini è relativamente rara nella l. cristiana. Il caso più frequente è quello degli usi ...
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MOLINARI, Michele
Valerio Da Gai
dei (Michelino da Besozzo). – Nacque a Besozzo, presso Varese probabilmente attorno al 1365-70.
È possibile evincere il luogo di origine poiché associato al nome del [...] S. Domenico di Verona, si distingue per l’iconografia dell’hortus conclusus, di ampia diffusione soprattutto in s.; Id., Per l’attività di Michelino da Besozzo in Veneto, in Arte cristiana, n.s., LXXV (1987), pp. 17-32; M.G. Albertini Ottolenghi, ...
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SERINDIA
M. T. Lucidi
Regione dell'Asia Centrale comprendente l'area intorno al bacino del Tarim nel Turkestan cinese, la cosiddetta Kashgaria (Sinkiang).
Notizie storiche, sia pure lacunose, sull'Asia [...] S. Apollinare Nuovo a Ravenna) tardo-romani e persino, come sopravvivenze, paleo-cristiane (un dipinto che presenta lo Yaksha Ātavika con un bimbo in braccio si avvicina all'iconografia del S. Cristoforo). Non manca in questo primo periodo l'apporto ...
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Anglosassoni, Arte degli. Metalli lavorati
J. Graham-Campbell
METALLI LAVORATI
La produzione anglosassone di metalli lavorati nei secc. 8° e 9° era ben conosciuta nel continente europeo, dove si possono [...] fu utilizzata anche per oggetti a destinazione religiosa cristiana durante il periodo della conversione degli A., come Tatto, l'Udito e il Gusto. Questa complessa iconografia mostra un nuovo interesse per le significazioni 'intellettuali' ...
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Vedi ROTULO dell'anno: 1965 - 1997
ROTULO (τόμος, κύλινδρος, volumen)
C. Bertelli
Forma antica del libro, consistente in una striscia di materiale flessibile, prevalentemente, ma non sempre, papiro (v.). [...] ininterrotta si ritrovano in un monumento della pittura narrativa cristiana più antica, i mosaici di Santa Maria Maggiore a la storia della caduta di Gerico (in una tradizione iconografica assai lontana da quella degli Ottateuci e quindi del R ...
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Lutero, Martino
Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483-ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell’univ. di Erfurt (1501-05), [...] esistere per l’altro nel reciproco riconoscimento, il centro della teologia cristiana è allora la giustificazione per fede, cioè l’opera con cui stampa dei suoi scritti e della libellistica e iconografia popolare su di lui. Ma sebbene il movimento ...
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maesta
maestà (letter. ant. maiestà, maiestade, maiestate) s. f. [dal lat. maiestas -atis, der. di maior «maggiore»]. – 1. Gravità nobile e solenne, autorità, grandezza che una cosa ha in sé o nell’aspetto, tale da ispirare riverenza o stupefatta...
pastore
pastóre s. m. (f. -a) [lat. pastor -ōris, der. di pascĕre «pascolare», part. pass. pastus]. – 1. a. Chi guida al pascolo ovini e caprini (meno spesso bovini) e ne ha la cura e il governo: fare il p.; la vita dei p.; l’adorazione dei...