(Gengangere, "I morti che tornano") Titolo col quale è noto in Italia il dramma (1881) del drammaturgo norvegese H. Ibsen (1828-1906). Al suo apparire l'opera, che, influenzata dal positivismo e dal naturalismo [...] francese, scavava nei segreti scabrosi della società borghese, suscitò scandalo e violenti dissensi.
Elena maschera al mondo e al figlio Osvaldo le dissolutezze del marito, il tenente Alving, da lei ...
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Personaggio letterario del dramma Gengangere ("I morti che tornano", 1881, conosciuto in Italia col titolo Spettri) del drammaturgo norvegese H. Ibsen (1828 -1906). ...
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Attrice tedesca (Neumarkt, Palatinato Superiore, 1889 - Vienna 1957). Si affermò a Berlino nel 1919-1920; fu interprete applaudita di personaggi di H. Ibsen, G. Hauptmann, A. Schnitzler, G. B. Shaw, E. [...] O'Neill e, nel teatro classico, di Schiller e Lessing; dal 1933 al Burgtheater di Vienna, vi ebbe grande successo come Signora Alving negli Spettri di Ibsen. ...
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Attrice e scrittrice (Copenaghen 1812 - Bonderup, Ringsted, 1890), moglie di Johan Ludvig. Dominò le scene danesi nell'epoca che precede Ibsen e fu grande interprete di quel realismo poetico-romantico [...] di cui il marito era il massimo teorico. Scrisse dei vaudevilles (tra cui En söndag paa Amager "Una domenica ad A.", 1848), una biografia di P. A. Heiberg e di Th. Gyllembourg (1882), un'autobiografia ...
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Scrittore norvegese (Drammen 1891 - ivi 1947). Vissuto in ambiente provinciale, maturò la sua arte di scrupoloso psicologo alla scuola di Ibsen e di Dostoevskij. Nella sua produzione, notevoli soprattutto [...] le due trilogie romanzesche: Inngangen ("L'inizio", 1925), Sverdene ("Le spade", 1927), Riket ("Il regno", 1928) e Drømmen og livet ("Il sogno e la vita", 1935), Det ensomme hjerte ("Il cuore solo", 1938), ...
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Attore e impresario teatrale (Londra 1853 - ivi 1917). Gestì per dieci anni il teatro del Haymarket, rappresentandovi opere di Shakespeare, Ibsen, Maeterlinck e Wilde. Nel 1897 aprì il suo teatro di nuova [...] costruzione che chiamò Her (poi His) Majesty's theatre, dove allestì sontuose messinscene shakespeariane e produsse opere di autori contemporanei (Herod e Ulysses di S. Phillips). Attore brillante ed eccentrico, ...
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Drammaturgo norvegese (Cristiania 1857 - ivi 1929). La sua produzione teatrale, che anche dal punto di vista tecnico segue la falsariga di H. Ibsen, costituisce una mordace satira del riformismo sociale [...] 'amore", 1904), suscitando scandalo per i toni beffardi e cinici con cui era aggredita l'ipocrisia borghese sul problema sessuale. Scrisse anche saggi di critica teatrale (Ibsen og Bjørnson på scenen "I. e B. sulla scena", 1918; Norsk teater, 1920). ...
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Attrice olandese (Rotterdam 1851 - Amsterdam 1937); esordì a Gorinchem nel 1873; ebbe grande successo in opere di G. Hauptmann, di H. Ibsen, di H. Heyermans. ...
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Attrice (Sollefteå, Västernorrland, 1929 - Stoccolma 2004); uscita dalla scuola del Reale teatro drammatico, fu interprete di successo di opere della Lagerlöf, di Ibsen, di Anouilh, di Giraudoux, finché [...] esordì nel cinema con I. Bergman nel 1957 (Smultronstället, Il posto delle fragole). Per Bergman interpretò anche: Nära livet (Alle soglie della vita, 1958); Ansiktet (Il volto, 1958); Nattvardsgästerna ...
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Attrice russa (Jalta 1879 - Hollywood 1945) dal 1904 negli USA. Ottenne i suoi maggiori successi in America e in Europa, nei drammi di Ibsen, Tolstoj, Čechov, O'Neill. Dal 1916 anche attrice cinematografica [...] (War brides, 1916; Salomè, 1922; Madonna of the streets, 1924; Escape, Incontro senza domani, 1940; Blood and sand, 1941) ...
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friluftsliv s. m. inv. Stile di vita improntato a un contatto stretto con la natura e con la ricerca di momenti di vita all’aria aperta, all’insegna del benessere fisico e mentale. ◆ Il friluftsliv norvegese offre un’alternativa, piena di ispirazioni,...