(App. IV, I, p. 291)
Gli studi condotti nel ventennio susseguente la scoperta della struttura a doppia elica del DNA (J.D. Watson e F.H.C. Crick, 1953) hanno portato all'elucidazione dei meccanismi responsabili [...] (1 kilobase è uguale a 1000 paia di basi) nel DNA ha portato al perfezionamento di vettori capaci di propagarsi in lieviti sotto di studio di sequenze geniche da DNA bioptico, come le tecniche di ibridazione molecolare che utilizzano marcature non ...
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Cellula
Jean Brachet
Massimo Aloisi
di Jean Brachet, Massimo Aloisi
Cellula
Fisiologia della cellula
di Jean Brachet
Sommario: 1. Introduzione storica. Metodi per lo studio della cellula. 2. Il citoplasma: [...] nuclei hanno una struttura molto peculiare (v. fig. 32): vicino alle coppie di cromosomi, si può vedere una capsula contenente DNA addensato. L'ibridazione molecolare, a livello citologico, mostra che queste capsule sono costituite di rDNA, cioè un ...
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Genoma
Andrea Ballabio
Sandro Banfi
Il g. costituisce l'insieme delle informazioni genetiche e il materiale ereditario propri di un organismo. È contenuto nel DNA o, per alcuni virus, nell'RNA. A partire [...] numero paragonabile di geni, con una notevole riduzione della quota di DNA che non entra a far parte della struttura dei geni, no.
La seconda metodologia si basa sulla cosiddetta ibridazione in situ tramite RNA che è proceduralmente più complessa ...
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Tecnica che permette di esaminare in parallelo l’intero genoma di un organismo o la totalità dei suoi prodotti su una singola lastrina di vetro o di silicio, un chip.
Abstract di approfondimento da Microarray [...] che coprono tutto il genoma o solo una parte di esso, a una maggiore risoluzione. Al termine dell’ibridazione e dopo i lavaggi per eliminare l’eccesso di DNA che non ha reagito, i microarray sono letti con uno scanner laser a due canali. Le immagini ...
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Con il termine b. dev'essere inteso, nel senso più ampio, qualsiasi processo produttivo che preveda l'utilizzo di agenti biologici, cellule o loro prodotti. Si tratta di una disciplina applicativa, caratterizzata [...] da clonare presentano dimensioni notevoli, fino a 50 kb, come vettori vengono utilizzati i cosmidi. Essi sono costituiti da molecole ibride di DNA a doppia elica, di cui una parte è di origine plasmidica e una parte fagica. Essi contengono geni per l ...
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Neoplasie
FFrancesco Squartini e Luigi Califano
di Francesco Squartini e Luigi Califano
NEOPLASIE
Oncologia umana
di Francesco Squartini
sommario: 1. Introduzione. 2. Epidemiologia e frequenza: a) i [...] di RNA, quindi si determina la formazione di catene ibride RNA/DNA; la catena di DNA funziona poi da template e, a opera di una DNA-polimerasi DNA-dipendente, si forma una doppia elica di DNA (v. acidi nucleici; v. biologia).
Si scoprì inoltre che ...
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Macromolecole, struttura delle
Lelio Mazzarella
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Generalità: a) costituzione, configurazione e regolarità; b) unità costitutive di macromolecole; c) coordinate cartesiane [...] da interazioni troppo strette tra il gruppo ossidrilico in posizione 2′ con la base e i gruppi fosfati vicini. Addotti ibridi RNA-DNA assumono la conformazione A comune a entrambe le molecole. Di norma le molecole di RNA sono molto più corte delle ...
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Trasformazione delle cellule
Renato Dulbecco
di Renato Dulbecco
Trasformazione delle cellule
sommario: 1. Introduzione: a) trasformazione permanente e abortiva; b) il fenotipo delle cellule trasformate; [...] virale omologo a quello di una sonda, se ne prepara un ibrido con la sonda stessa. La formazione di DNAibrido radioattivo svela la presenza di sequenze virali nel DNA cellulare. Il metodo ha una sensibilità eccezionale: consente di svelare anche una ...
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Nell’antichità classica, panno, generalmente di lino, usato sia come tovagliolo, sia come acconciatura femminile. Gli antichi agronomi chiamarono m. (perché spesso eseguite su tela) ogni rappresentazione [...] all’osservazione della presenza di eventuali isole CpG (➔ metilazione), all’ibridazione con il DNA di specie diverse o zooblotting (➔), all’analisi computerizzata delle molecole di DNA sequenziate per scoprire eventuali omologie con sequenze note.
A ...
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INGEGNERIA GENETICA
Vittorio Sgaramella
L'i.g. può essere definita una scienza (G. Radnitzky, 1982) diretta allo studio e alle applicazioni di modificazioni controllate apportabili al patrimonio genetico [...] sempre più sofisticati per l'i. genetica. Strutture ibride ottenute ricombinando in vitro molecole di plasmidi e di G e C, e ne permette l'unione in qualsiasi sequenza di DNA mediante legami identici a quelli naturali) si ebbero con la sintesi di ...
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ibridazione
ibridazióne s. f. [dal fr. hybridation, der. di hybrider «ibridare»]. – 1. In biologia: a. Procedimento con cui si forma una molecola di acido nucleico a doppio filamento da molecole a singolo filamento di diversa origine; questa...
ibrido
ìbrido agg. e s. m. [dal lat. hybrĭda «bastardo», di etimo incerto]. – 1. In biologia: a. Per lo più come s. m., individuo animale o vegetale proveniente da un incrocio di genitori appartenenti a razze o varietà diverse (i. interrazziale),...