Figlio (Kavalla 1789 - Il Cairo 1848) primogenito di Moḥammed ῾Alī. Di eminenti qualità militari, fu efficace esecutore della politica di espansione perseguita dal padre. Si segnalò sconfiggendo i Wahhabiti d'Arabia (1816-19), e poi riconquistando alla Turchia il Peloponneso ribelle (1824-26), sebbene quest'ultima vittoria fosse frustrata dalla battaglia di Navarino. Ribellatosi Moḥammed ῾Alī alla ...
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Militare e uomo politico (Épinay-sur-Seine 1771 - Parigi 1840). Soldato dell'esercito rivoluzionario, conquistò tutti i gradi sul campo di battaglia e divenne generale dopo Austerlitz; nel 1814, a capo [...] comandante del corpo francese di spedizione nella Morea (1828), conquistò rapidamente la penisola alle forze di IbrāhīmPascià; ottenne, in ricompensa, il bastone di maresciallo. Sotto Luigi Filippo fu ministro degli Esteri (1830), ambasciatore ...
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Generale turco (Plaški, Croazia, 1806 - Costantinopoli 1871). Croato, di nome Mihajl Latas, per sfuggire a una condanna per insubordinazione disertò l'esercito austriaco rifugiandosi in Bosnia, dove si [...] ul-Megīd il quale, salito al trono (1839), lo inviò col grado di colonnello in Siria contro l'esercito di IbrāhīmPascià. Generale nel 1842, fu governatore del Libano, comandante militare della Valacchia (1848-50) e governatore di Bucarest (1850-52 ...
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Ammiraglio inglese (Merchiston Hall, Falkirk, 1786 - Londra 1860). Partecipò alla guerra anglo-americana (1812-14), poi (1833) alla guerra civile portoghese contribuendo al successo della regina Maria [...] Moḥammed ῾Alī, assecondò lo sforzo della flotta turca e organizzò una forza terrestre con cui investì Sidone e sconfisse IbrāhīmPascià nel Libano (1840). Nel 1854, allo scoppio della guerra di Crimea comandò la flotta anglo-francese sul Baltico, ma ...
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DROVETTI, Bernardino
Ronald T. Ridley
Nacque il 4 genn. 1776 (la data del 7 gennaio sulla sua pietra tombale è errata) a Barbania (Torino) da Giorgio, notaio, e Anna Vittoria Vacca.
Laureatosi in legge [...] in questi ultimi anni egli era tenuto al corrente degli affari egiziani, soprattutto da Jomard e Clot, e quando Ibrāhīmpascià, figlio di Mohammed Alì, nel 1847 venne in Italia per ragioni di salute chiese ripetutamente, ma inutilmente, l'assistenza ...
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ANFOSSI, Augusto
Anna Cirone
Nato a Nizza da Giuseppe Pietro nel 1812, si arruolò giovanissimo nell'artiglieria dell'esercito piemontese. Compromesso nei moti politici del 1831, emigrò in Francia ed [...] truppe di Mehemet Alì. Si batté valorosamente contro i Turchi nel 1839, guadagnandosi la stima e la fiducia di IbrahimPascià, che lo nominò colonnello.
Lasciato il servizio presso l'esercito egiziano, iniziò un'attività commerciale tra l'Egitto e ...
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GRITTI, Alvise (Ludovico)
Gino Benzoni
Primo dei quattro figli avuti da Andrea e dalla convivente di questo - con tutta probabilità una greca -, nasce a Costantinopoli, nel quartiere di Pera, nel 1480.
"Arlevato [...] effetti di ricaduta anche in termini di influenza sin nell'ambito del governo.
Amico il G. del gran visir Ibrahimpascià - e annaffiata dal vino l'intrinsichezza con questo entusiasta del suo "moscatello" -, per il cui caloroso tramite si guadagna ...
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FERLINI, Giuseppe
Guido Fagioli Vercellone
Nato a Bologna il 24 apr. 1797, da Carlo e da Anna Sabattini, appena diciottenne fuggì di casa per dissapori con la matrigna, recandosi a Venezia da dove passò [...] medico militare. Iniziò in quel tempo una relazione con una giovane ateniese che lo seguirà nei suoi spostamenti. Quando Ibrahimpascià, a capo degli ausiliari egiziani dell'esercito turco, riconquistò nel 1825 la Morea, egli riparò a Smime. Pare che ...
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GRITTI, Francesco
Roberto Zago
Nacque l'11 apr. 1673, primogenito di Alessandro di Ottaviano, del ramo di S. Marcuola, e di Cristina di Giovan Donato Correggio da S. Cassiano, famiglia ascesa al patriziato [...] dalla sua favorita, che però non ha voluto divenisse sua moglie.
La vera mente dello Stato è il gran visir Ibrahimpascià, "temperamento delicato e deteriorato per le licenze, di figura non molto avantaggiosa ma d'aria altrettanto dolce e di tratto ...
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BARBARO, Antonio
Gino Benzoni
Nato a Venezia nel 1627, terzo dei cinque figli di Carlo e Marietta di Francesco Diedo, svolse durante la sua non lunga vita un ruolo notevole, in particolar modo nel carso [...] difesa degli interessi veneti; la forza d'altronde era necessaria poiché, morto Ibrahim, pascià di Bosnia, che col B. era in amichevoli rapporti, il pascià successogli, Mehemed, si mostrava troppo sensibile alle pressioni antiveneziane dei Bosniacì e ...
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