Medico e chirurgo arabo di Spagna, nativo od oriundo di az-Zahrā' presso Cordova, fiorito a Cordova sotto il califfo omayyade ‛Abd ar-Raḥmān III (300-350 èg. 912-961 d. C.) e morto dopo il 400 ègira (1009-1010 [...] è quella di Basilea, presso Enrico Petri, 1541. Esso fu di nuovo tradotto in latino e pubblicato insieme col testo arabo da J. Channing (Albucasis, De chirurgia, Oxford 1778, voll. 2). Un manoscritto con miniature, datato dal 1300, è in possesso ...
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Filosofo arabo musulmano della Spagna, morto circa il 600 dell'ègira, 1204 d. C. Fu amico e discepolo dell'altro famoso filosofo Ibn Ṭufail (v.) ed ebbe rinomanza anche nell'Occidente europeo per un suo [...] corrente anti-tolemaica iniziata in Spagna dai filosofi Ibn Bāgiah (morto 533 èg., 1139 d. C.), Ibn Ṭufail (morto 581 èg., 1185-1186 d. az-Zarqālī) e fa rivivere una bizzarra ipotesi già emessa da Arabi di Baghdād nel sec. X, che cioé non esistano in ...
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Sovrani arabi di Spagna, che regnarono a Siviglia dal 414 al 482 dell'ègira (1023-1091 d. C.). Il fondatore della dinastia, Abū 'l-Qāsim Muḥammad I, ibn ‛Abbād, occupava la carica di qāḍi ("giudice"), [...] la sua protezione lo pseudo-califfo omàyyade Hishām e atteggiandosi a sostenitore dell'arabismo contro il prevalere dell'elemento bèrbero in Spagna (egli discendeva dalla tribù araba dei Lakhmidi (v.), illustre per aver costituito un regno sul medio ...
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O, come suona il nome completo, ‛Abd Allāh ibn ‛Abd Allāh al-Mayōrqī ("il maiorchino"), è l'autore d'un noto libro arabo contro il cristianesimo, intitolato Tuḥfat al-arīb fī 'r-radd ‛alà ahl aṣ-ṣalīb [...] degli animali contro l'uomo, che forma uno dei trattatelli arabi degli Ikhwān aṣ-Ṣafā' (v.). La tomba di ‛ al Cairo nel 1904, fu tradotto in francese da J. Spiro (Abd Allah ibn Abd Allah, Le présent de l'homme lettré pour réfuter les partisans de la ...
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. Pronunzia dialettale dell'arabo letterario barābirah (al singolare bárbarī, cioè "oriundi di Barbar o Berber" nell'alta Nubia), nell'uso italiano d'Egitto barberini, nell'uso francese barbarins; è il [...] el-Kunūz (el-Kenūz) o Benī Kanz sono, anzi, un ramo degli Arabi Rabī‛ah, immigrati in Egitto nel sec. IX dell'era volgare, e scesi fino ad Aswān, ove un loro avo, Abū Mukarram ibn Abī ‛Abd Allāh Moḥammad fu investito del governo del paese dai sultani ...
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Re di Arabia, nato a er-Riyāḍ il 19 aprile 1906, morto ivi nel 1975. Secondogenito del fondatore del regno saudiano, esordì negli affari di stato nel 1926, quando fu nominato vicerè dell'appena conquistato [...] confinanti con il suo regno di regimi che considerava ad esse ispirati, anche a costo di conflitti con altri stati arabi. Il profilarsi di pericoli, veri o presunti, per i luoghi santi di Gerusalemme, occupata dal 1967 dagl'israeliani, lo indusse ...
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Emiro della Transgiordania, secondogenito dell'ex-re al-Husain del Higiāz; nato alla Mecca nel 1883, visse a Costantinopoli dal 1895 al 1908. Partecipò al movimento unionista turco e, tornato alla Mecca, [...] ed ereditario. Gli succederà il figlio Ṭalāl, nato nel 1911.
Fedele all'Inghilterra, a costo di scontentare i nazionalisti arabi, accomodante per forza con i sionisti, francofobo irriducibile, accusato nel 1925-26 di connivenza con i ribelli siriani ...
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IMĀM
Carlo Alfonso Nallino
. Vocabolo arabo, che, dal primitivo senso di colui che sta davanti agli altri e quindi fa loro da modello e guida, ha assunto con l'islamismo i seguenti significati tecnici [...] leggi di laicizzamento del 1924-1925; permane invece nei paesi arabi staccati nel 1919 dall'Impero Ottomano e, in parte, nella imām i fondatori delle quattro scuole ortodosse di rituale e diritto (Abū Ḥanīfah, Mālik, ash-Shāfi‛ī e Aḥmad ibn Ḥanbal). ...
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Nacque nel 1856 a Costantinopoli, secondo figlio dello sceriffo Muhammad ibn ‛Awn, del ramo sceriffiano degli ‛Abādilah. Passò gran parte della giovinezza a Costantinopoli. Succeduto al padre nel 1908, [...] Ḥ. aveva appunto mirato prendendo il titolo di re degli Arabi).
Ma, per quanto riconosciuto dalla Conferenza della pace e dalla aiuto contro la guerra mossagli nel 1924 dal sultano wahhābita del Neǵd Ibn Sa‛ūd (v. ḥigiāz: Storia). Il 5 ottobre 1924, ...
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Vocabolo arabo che significa "padre di . . . . . . ", o, metaforicamente, "possessore di . . . . ", "dotato di . . . . ", "abbondante di . . . . ". Esso entra nella formazione di molti nomi proprî di persone [...] apparenza "padre di pece", è corruzione dell'antico nome greco-copto Abba Kyrio.
In arabo letterario questo Abū diventa Abī al caso genitivo; quindi, p. es., il nome proprio Ibn Abī 'r-Rigiāl, che propriamente significa "il figlio di Abū 'r-Rigiāl". ...
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wahhabismo
〈vaa-〉 (o wahabismo) s. m. [dal nome del fondatore del movimento, Muhammad ibn ‘Abd al-Wahhāb (1703-1792)]. – Denominazione (originariamente polemica) di un indirizzo religioso musulmano di tipo dogmatico e radicale, fondato alla...
saudita
agg. e s. m. e f. (pl. m. -i). – 1. agg. Relativo alla dinastia di Ibn Sa’ūd (c. 1880-1953), al territorio e alla popolazione soggetti a tale dinastia, da cui ha avuto nome nel 1932 il regno dell’Arabia Saudita, che comprende la parte...