Orientalista (Oxford 1604 - ivi 1691); prof. di lingua araba ed ebraica all'univ. di Oxford. Iniziò lo studio scientifico della storia araba (Specimen historiae Arabum, 1649), pubblicò e tradusse gli Annali [...] -59) e la Storia delle dinastie di Barebreo (1663). n Suo figlio, Edward iunior (1648-1727), arabista, pubblicò e tradusse per primo in Europa, sotto il titolo Philosophus autodidactus ..., il romanzo filosofico Ḥayy ibn Yaqẓān di IbnṬufail (1671). ...
Leggi Tutto
Averroè (Averoìs)
Cesare Vasoli
Nome usato da D. (v. il latino Averrois) e dagli autori occidentali del suo tempo, per indicare Abū l-Walīd Muhammad ibn Abmad ibn Muhammad ibn Rushd, filosofo arabo nato [...] matematica e della filosofia; qui, nel 1168, IbnTufail lo fece conoscere al sovrano almohade Yūsuf che 'âme dans le " Tahàfut ", ibid. IX (1959) 23-44; G.F. Hourani, Ibn-Rushd' defence of philosophy, in The IVorld of Islam, Londra 1960, 145-158; R. ...
Leggi Tutto
Islàm
Francesco Gabrieli
In questa voce, complementare della voce Arabi, ove si tratta della presunta conoscenza che D. poté avere dell'arabo, e del suo atteggiamento verso la scienza e filosofia araba, [...] contrapposto all'Europa cristiana, ha esaurito ormai la sua originalità creatrice: il suo pensiero filosofico termina con Averroè e IbnTufail (XII secolo), il suo contatto con l'eredità antica ha ormai compiuto intero il suo corso, la letteratura ...
Leggi Tutto
ṢŪFISMO
Carlo Alfonso Nallino
. Voce coniata, sotto la forma latina Ssufismus, dal tedesco F. A. Tholuck nel 1821, per rendere l'arabo taṣawwuf che, presso tutti i popoli musulmani, designa ciò che [...] varie forme di mistica intellettualista che s'incontrano presso buon numero di filosofi arabi, come al-Fārābī, Avicenna, Ibn Bāgiah (Avempace), IbnṬufail e lo stesso Averroè, per i quali v. le rispettive voci.
Bibl.: R. A. Nicholson, The mystics of ...
Leggi Tutto
araba, filosofia
Si può parlare di filosofia araba a proposito di fenomeni storici avvenuti in ambiti culturali e religiosi diversi, che presentarono differenze anche a seconda del periodo storico e [...] del vigilante»), un tema parzialmente accennato in alcuni scritti di Avicenna, ma da lui diversamente affrontato. L’immagine ideale che IbnṬufàil qui presentava era quella di un uomo che, lasciato solo con sé stesso fin dalla nascita, è in grado di ...
Leggi Tutto
Alpetragio
Massimo Miglio
Astronomo arabo-ispano della seconda metà del sec. XII, nato a Siviglia, discepolo di Abu Bakr ibnTufail; il nome arabo era al-Bitrūdjī Nūr al- Dīn Abū Ishak.
La sua teoria [...] astronomica implica la nozione di impetus vagamente già formulata da Simplicio, la soppressione della dottrina tolemaica di epicicli ed eccentrici e la considerazione che le sfere celesti ruotano intorno ...
Leggi Tutto
Arabista inglese (Londra 1845 - ivi 1920). Percorse la carriera del Civil Service in India, ma dedicò il tempo libero a studî sull'antica poesia araba: oltre all'edizione di una delle recensioni delle [...] Mu῾allaqāt, pubblicò l'importante antologia delle Mufaḍḍaliyyāt (1918-21), e i divani dei poeti ῾Amr ibn Qamī'a, ῾Abīd ibn al-Abraṣ, ῾Āmir ibn aṭ-Ṭufail. Molto apprezzate furono anche le sue versioni metriche (Ancient Arabian poetry, 1885). ...
Leggi Tutto
LYALL, Sir Charles
Giorgio Levi Della Vida
Arabista, nato a Londra il 9 marzo 1845, e ivi morto il 2 settembre 1920. Percorse l'intera carriera nel Civil Service in India, e raggiunse un posto elevato [...] delle Mu‛allaqāt, gli si devono quelle, con versione inglese, dei divani dei poeti ‛Āmir b. Qamī'ah ‛Abīd ibn al-Abraṣ, ‛Āmir ibn aṭ-Ţufail, e quella dell'importante antologia dell'antica poesia araba intitolata al-Mufaḍḍaliyyāt, col mmmento di ...
Leggi Tutto