Uomo politico spagnolo (Cordova 1859 - Madrid 1935); deputato alle Cortes (dal 1886), direttore del giornale Iberia, fu ministro degli Interni, poi dell'Economia nazionale dei gabinetti Maura (1907-09), [...] quindi presidente del Consiglio (1922). Prese parte a una cospirazione contro la dittatura di Primo de Rivera, ponendosi contro Alfonso XIII; emigrato in Francia (1927), capeggiò la rivolta di Valencia ...
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Vescovo monofisita (n. in Georgia 409 - m. Iamnia 491). Nabarnugi, figlio di Bosmyrios re di Iberia (parte dell'od. Georgia), inviato come ostaggio a Costantinopoli all'età di dodici anni, nel 437-38 fuggì [...] a Gerusalemme, dove si diede alla vita ascetica con il nome di Pietro, e dove fondò il monastero detto poi degli Iberi. Perseguitato per le sue idee monofisite, si rifugiò a Maiuma, dove nel 446 fu ordinato prete, divenendone poi vescovo nel 453. ...
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Giornalista, uomo politico e drammaturgo (La Mota del Marqués, Valladolid, 1821 - Madrid 1863); membro del partito progressista, fondò il periodico La Iberia (1854), che ebbe grande peso nella politica [...] spagnola. Scrisse i drammi Fernán González; La venganza de un puchero (in collaborazione con Juan de la Rosa); La cuna no da nobleza; Felipe el Prudente, che inizia nel teatro la riabilitazione del re ...
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Tigrane I
(o II, seguendo un diverso computo) Re dell’Armenia (n. 95-m. 54 a.C.). Portò il suo regno all’apogeo della potenza. Si alleò con Mitridate e occupò per lui la Cappadocia, cacciandone il re [...] dei romani. In seguito recuperò la Cappadocia, conquistò la Mesopotamia, la Migdonia e l’Osroene, rese tributari i re d’Iberia, d’Albania e dell’Atropatene e altri minori, e assoggettò infine la Siria. Fondò una nuova capitale (Tigranocerta), presso ...
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Tariq ibn Ziyad
Comandante berbero (sec. 8°). Guidò le truppe musulmane che da Tangeri, attraversando lo stretto, sbarcarono nella Penisola Iberica nel 711, ai piedi di una montagna che da T. prese il [...] nome (Jebal Tariq, Gibilterra), dando così inizio alla conquista di . T. era cliente del vicereggente (wali) omayyade dell’Ifriqiya, Musa ibn Nusayr, in nome del quale fu condotta l’impresa, che consegnò agli Omayyadi l’Iberia visigota. ...
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Re dell'Armenia (n. 95 - m. 54 a. C.); portò il suo regno all'apogeo della potenza. Vinse il re di Sofene e ne occupò il territorio; si alleò con Mitridate (del quale sposò la figlia); occupò per lui la [...] la partenza di quest'ultimo T. riprese la Cappadocia, conquistò la Mesopotamia, la Migdonia e l'Osroene, rese tributarî i re d'Iberia, d'Albania e dell'Atropatene e altri minori, e assoggettò infine la Siria. Fondò una splendida capitale da lui detta ...
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Musicista (Camprodón, Catalogna, 1860 - Cambo-Les-Bains 1909). Studiò con diversi maestri (A.-F. Marmontel e F. Liszt per il pianoforte, F.A. Gevaert, S. Jadassohn, C. Reinecke e V. d'Indy per la composizione) [...] (teatrali e soprattutto strumentali) emergono, oltre l'opera Pepita Jiménez, le semplici e ispirate pagine pianistiche della giovinezza (specialmente gli Chants d'Espagne) e quelle, più complesse e raffinate, della maturità, quali Iberia, Navarra. ...
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Regista cinematografico spagnolo (Huesca 1932 - Madrid 2023), fratello di Antonio, tra i maggiori rappresentanti della cinematografia spagnola. Provvisto di una profonda cultura pittorica e musicale, esordì [...] , vida mia (1976); Carmen (Carmen story, 1983); Eldorado (1988); Flamenco (1995); Taxi (1996); El séptimo día (2004); Iberia (2005); Fados (2007); Io, Don Giovanni (2009); i documentari Flamenco, Flamenco (2010), Zonda: folclore argentino (2015) e ...
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Compositore spagnolo (Bilbao 1930 - Madrid 2021). La significativa promozione della musica novecentesca nel proprio Paese (animatore dei gruppi Tiempo y Música e Alea, organizzatore dei concerti delle [...] al termine della Guerra civile, si laureò in giurisprudenza e intraprese la professione legale (presso la compagnia aerea Iberia), per abbandonarla tuttavia dopo breve tempo, in favore della musica. Autodidatta nello studio della composizione, e ben ...
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Storico e geografo greco (n. Amasea, Ponto, prima del 60 a. C. - m. forse ivi, circa il 20 d. C.). Delle sue opere rimane la Geografia (Γεωγραϕικά o ῾Υπομνήματα τῆς γεωγραϕίας), in 17 libri, in cui egli [...] anni del regno di Tiberio. I primi due libri hanno carattere introduttivo; i successivi, da Occidente a Oriente (cioè dall'Iberia, Gallia, Britannia sino all'Asia e all'Egitto) descrivono le regioni abitate del mondo dal punto di vista geografico ed ...
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iberico
ibèrico agg. [dal lat. Iberĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Degli Iberi (v. ibero) e del territorio da essi abitato (anticam. Iberia, oggi penisola iberica, la più occidentale delle penisole europee che si protendono nel Mediterraneo): popolazioni...
iberismo
s. m. [der. di ibero, iberico]. – In linguistica, vocabolo, locuzione o costrutto proprî di una delle lingue della Penisola Iberica (antica o moderna), soprattutto in quanto penetrati in altra lingua.