Papiro
Luciano Canfora
Nonostante l'opinione diffusa che vede negli studi sul mondo antico, greco e romano, un universo concluso, destinato ad approfondimenti piuttosto che alla 'dilatazione' dell'oggetto [...] verso l'interno. (Basti pensare alle campagne del 97 a.C. e seguenti contro gli Arevaci ben note dal Libro iberico di Appiano). Ragion per cui sembra da ritenersi 'autentica' la forma dell'Artemidoro di Costantino anche a proposito della seconda ...
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Lingua e lingue
Luisa Mattia
Le parole dei bambini
Tutti i bambini imparano a comunicare. Molto rapidamente arrivano a capire e a usare il linguaggio del proprio gruppo sociale attraverso diverse fasi [...] così nuove terre, tra loro sempre più lontane, e soprattutto incontrarono nuove popolazioni (per esempio gli Etruschi, i Piceni, gli Iberi, i Berberi, i Punici) che parlavano una loro lingua, diversa dall'indoeuropeo. I modi di parlare, dunque, si ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I territori entro i confini dell'Impero. La Penisola Iberica
Stefano Del Lungo
La penisola iberica
Costituente l’estremità occidentale dell’Europa e separata dall’Africa [...] nel I sec. d.C. (sottomissione delle Asturie e della regione cantabrica), sotto la denominazione di Hispania o, meno comunemente, di Iberia, in uso soprattutto fra il V e il II sec. a.C. e riferita alla sola costa mediterranea.
La divisione augustea ...
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Storico greco del V secolo a. C. Nacque in Alicarnasso, fra il 490 e il 480 a. C. di ragguardevole famiglia, imparentata col poeta Paniaside. Giovanissimo, forse anche fanciullo, andò in esilio col padre, [...] d'E., che era quello d'una storia persiana, spiega come E. desse ai Barbari dell'Occidente, quali i Tirreni o gl'Iberi, così poca parte nella sua storia, e spiega altresì come alla gloriosa lotta di Gelone con i Fenici, che rappresentava pure un ...
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LAMPADA e LAMPADARIO
M. Bernardini
Il termine l. indica tutti i manufatti - a uno o più lumi - destinati alla diffusione di luce artificiale; il loro raggruppamento costituisce il lampadario.Per il [...] piede assai basso in vetro intagliato e montatura in argento recante un'iscrizione votiva in greco del vescovo Zaccaria degli Iberi; essa presenta la superficie esterna decorata da un motivo a dischi di origine sasanide, forse adottato da artefici ...
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BASINIO da Parma
Augusto Campana
Nacque nel 1425, di famiglia di origine mantovana, nel castello di Tizzano, ora Tizzano Val Parma, da Vincenzo di Basino, che era stato come uomo d'arme al servizio [...] è costantemente condotta: la guerra è per B. quella dei "Latini", "Ausonii", "Itali", cioè degli italiani, contro i "barbari", "Iberi", "Celtae", "Taraconii", cioè gli Aragonesi di re Alfonso di Napoli e di suo figlio Ferdinando, e l'eroe vincitore e ...
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NANNI, Giovanni (Annio da Viterbo). – Nacque a Viterbo da famiglia artigiana (sappiamo solo di un nonno macellaio, che occupò per una volta il priorato)
Riccardo Fubini
, e la regolare assenza nei documenti [...] trassero con pari dignità origine le stirpi della moderna Europa, alle quali Nanni segnatamente si rivolge accanto agli Etruschi: gli Iberi, i Galli, i Germani («pro patria et Italia, immo et Europa tota», come è scritto in capo alla raccolta). Padre ...
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IBERICA, Arte
P. Bosch-Gimpera
IBERICA, Arte. - L'arte dei popoli iberotartessiani, detta per brevità "iberica", si sviluppò a partire dal VI sec. a. C., soprattutto dal V al II, sopravvivendo durante [...] alla civiltà mediterranea. Ciò fu dovuto non solo ai contatti con i colonizzatori fenici e greci, ma anche ai mercenari iberici che servirono nelle armate cartaginesi di Sicilia e perfino di Grecia. Ed è contrastante con l'arte dei Celti peninsulari ...
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PELLICO, Giuseppe Eligio Silvio Felice
Stefano Verdino
PELLICO, Giuseppe Eligio Silvio Felice (Silvio). – Nacque a Saluzzo il 24 giugno 1789, secondogenito di Onorato (1763-1838) e di Maria Margherita [...] Torino 1864; Rappresentazioni drammatiche inedite, a cura di G. Lanza, Torino 1886 (S. Giulia; S. Filomena; La schiava degli Iberi; S. Fortunula; La buona mamma; S. Sebastiano; S. Agnese; S. Bonosa; Il paggio di S. Elisabetta); Ricordanza e Tragedie ...
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La più famosa e potente tra le colonie fenicie dell'Africa settentrionale.
Cartagine punica.
Storia. - Le origini e le prime lotte coi Greci. - La colonia fondata dai Tirî sul golfo che si apre nella costa [...] italiana attraverso i Pirenei e alle Alpi con l'aiuto degl'Iberi e dei Galli. I Romani alla loro volta vedevano non senza impedirla, intimarono ad Annibale di non assaltare Sagunto, città iberica a sud dell'Ebro, con cui strinsero allora o ...
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iberico
ibèrico agg. [dal lat. Iberĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Degli Iberi (v. ibero) e del territorio da essi abitato (anticam. Iberia, oggi penisola iberica, la più occidentale delle penisole europee che si protendono nel Mediterraneo): popolazioni...
iberismo
s. m. [der. di ibero, iberico]. – In linguistica, vocabolo, locuzione o costrutto proprî di una delle lingue della Penisola Iberica (antica o moderna), soprattutto in quanto penetrati in altra lingua.