(lat. Celtae)
Storia
Si individuano con il nome di C. alcune popolazioni appartenenti a uno stesso gruppo linguistico di famiglia indoeuropea che, provenienti dall’Asia, all’inizio del 2° millennio a.C. [...] : Galli in Francia e, da qui, in Italia settentrionale; Britanni, Cimri e Gaeli in Gran Bretagna; Belgi; Celtiberi nella Penisola Iberica; Galati nei Balcani. A partire dal 2° sec. a.C. l’espansione dei Romani e dei popoli germanici sottrasse ai C ...
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SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] ai 500 mm. annui e solo oltre il limite che s'è ora accennato si superano, in ristrette aree montane, i 1500 mm. Dell'Iberia arida più della metà (52%) rimane al disotto del mezzo metro, e quasi un quarto (19,5%) al disotto dei 400 mm. I minimi ...
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spada Arma bianca, a lama per lo più lunga, diritta e appuntita, con uno o due tagli o anche senza.
La s. vera e propria (lat. gladius, spatha) si ebbe quando i progressi tecnici della metallurgia permisero [...] aveva lo ξίϕος a doppio taglio, la s. classica greca. Secondo Polibio i Romani dopo Canne, imitando una s. degli Iberi, adottarono il gladius, s. corta affilata ai margini e appuntita: ma gli Italici possedevano da secoli la s. corta. Durante ...
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Storico greco, autore d'una storia universale dal titolo Biblioteca (Βιβλιοϑήκη). Egli stesso si dice di Agirio in Sicilia: visse al tempo di Giulio Cesare, perché la sua opera finiva o con l'inizio della [...] tutto ciò che concerne la Sicilia, almeno fino al libro XV. Nel libro V le notizie dei capitoli 23-40 sui Galli e gl'Iberi sono di Posidonio, quelle dei 41-46 sull'isola dei Panchei di Euemero. È incerta la fonte dei capitoli 47-81 sulle isole greche ...
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TURDETANI
Pietro Bosch
I Turdetani non sono altro che i Tartessî e il popolo della valle del Guadalquivir. Sono chiamati nelle vecchie fonti greche Tartessî e dalle guerre puniche in poi generalmente [...] A. Schulten, Tartessos. Ein Beitrag zur ältesten Geschichte des Westens, Amburgo 1922; P. Bosch Gimpera, Etnología de la península ibérica, Barcellona 1932; A. Menendez Pidal, Historia de Espana, II, Madrid 1935, con i capitoli di Bosch e Aguado, La ...
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Provenza (Proenza)
Filippo Brancucci * *
Regione della Francia sud orientale, della quale è difficile precisare i limiti naturali poiché non costituisce un'unità geografica, soprattutto se considerata [...] fiaccava / e nulla mi valea il ben governare.
Abitata anticamente dai Liguri e in seguito invasa dagl'Iberi, dai Celti e dagl'Ibero-Liguri, la P. acquistò importanza nei commerci mediterranei in età greca e soprattutto dopo la caduta di Cartagine ...
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SARDI
Giacomo Devoto
. Abitanti della Sardegna, anteriormente alle colonizzazioni cartaginese e greca e alla conquista romana. La definizione ha un carattere principalmente negativo, perché, esclusi [...] nelle sue Osservazioni intorno agli strati più antichi della toponomastica sarda (Cagliari 1927) ha mostrato la coesistenza di un tipo ibero-libico a SO. e un gruppo "tirrenico" a NE. L'autonomia dei Sardi comincia a esser limitata già nel secolo ...
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(lat. Gallia) Denominazione latina della regione comprendente l’Italia settentrionale (G. Cisalpina) e in particolare la vasta area dell’Europa centrale delimitata dal Reno, i Pirenei, le coste atlantiche [...] di una fondamentale unità etnica, una grande nazione da una parte e dall’altra del Reno e si espansero scontrandosi con l’elemento iberico nel sud-ovest e quello ligure nel sud-est. I Celti portarono l’uso del ferro; la loro prima civiltà prende il ...
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NUMANZIA
Pietro Bosch
. Numantia fu la principale città dei Celtiberi, resa celebre dal famoso assedio che terminò le guerre di Roma con i Celtiberi, incorporando definitivamente il loro territorio [...] , Monaco 1905-1932, voll. 1-4; id., Geschichte von Numantia, Monaco 1933; P. Bosch Gimpera, Etnologia de la peninsula ibérica, Barcellona 1932; Taracena, Los vasos y las figuras de barro de Numancia in Ipek, I (1925); J. R. Melida, Excavaciones ...
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ENSÉRUNE
J. Jannoray
Centro archeologico, già oppidum della Gallia meridionale, situato nella zona compresa tra Narbonne e Béziers (le due città furono in origine centri gallo-romani), sulla via che [...] di tipo agricolo, che è apparentata, dalla fine del Neolitico, sia a quella dei Liguri oltre il Rodano, sia a quella degli Iberi al di là dei Pirenei. L'assenza di resti hallstattiani mostra che il suo sviluppo nella Gallia meridionale non è stato ...
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iberico
ibèrico agg. [dal lat. Iberĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Degli Iberi (v. ibero) e del territorio da essi abitato (anticam. Iberia, oggi penisola iberica, la più occidentale delle penisole europee che si protendono nel Mediterraneo): popolazioni...
iberismo
s. m. [der. di ibero, iberico]. – In linguistica, vocabolo, locuzione o costrutto proprî di una delle lingue della Penisola Iberica (antica o moderna), soprattutto in quanto penetrati in altra lingua.