Poeta (m. prima del 1250), forse il più antico fra i poeti della scuola siciliana, dei quali fu considerato dai contemporanei il maggiore. Certo è il più antico di cui si conoscano sonetti, e forse inventore [...] come "il Notaro", e così è spesso denominato. Di lui restano una quarantina di poesie, tutte amorose. Della sua vita si sa assai poco; il suo nome figura in alcuni atti (che risalgono al 1233) da lui stesi per conto dell'imperatore. ...
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ricredere
Alessandro Niccoli
Provenzalismo, attestato anche in IacopodaLentini (Donna, eo languisco 4), Ruggerone da Palermo (Ben mi degio alegrare 32), Dante da Maiano (Mante fiate 6), ecc. Come [...] intransitivo pronominale il verbo compare in Rime LXIII 6 quando se' con lui un poco stato, / anche 'l risalutrai, non ti ricredi, che Barbi-Maggini spiegano " non mutar pensiero " e il Contini " non astenerti ...
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Della casa degli Hohenstaufen, figlio di Enrico VI e di Costanza d'Altavilla, nacque a Iesi il 26 dicembre 1194. Quando il padre morì, F. non aveva che tre anni e il regno di Sicilia rimase dapprima affidato [...] e Federico d'Antiochia, suo suocero Gualtieri di Brienne, Pier della Vigna, IacopodaLentini, Ruggero Amici, Iacopo Mostacci, Arrigo Testa, Guido delle Colonne, Rinaldo e Iacopo d'Aquino, Percivalle Doria, Folco Ruffo, Giacomino Pugliese, Odo delle ...
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AQUINO, Rinaldo d'
Carlo Salinari
Visse nella prima metà dei sec. XIII.
È da escludere che possa essere identificato con il Rinaldo d'Aquino, valletto e falcomere alla corte di Federico II, di cui si [...] poetica dell'A. si sia sviluppata tra il secondo e il terzo decennio del sec. XIII, contemporaneamente a quella di IacopodaLentini e di Pier della Vigna, cioè della prima generazione di poeti siciliani. Sotto il suo nome vanno un sonetto e una ...
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stil novo Tendenza poetica (anche dolce stil novo) diffusa in Toscana tra la seconda metà del 13° e l’inizio del 14° sec., così chiamata dalla critica moderna sulla base di versi di Dante (Purg. XXIV, [...] dai più vecchi, cioè dai poeti della Scuola siciliana (ricordati con uno dei più importanti tra essi, il notaio IacopodaLentini), da Guittone d’Arezzo e da lui stesso: «Issa vegg’io – diss’elli – il nodo Che ’l Notaro e Guittone e me ritenne Di qua ...
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ORBICCIANI, Bonaggiunta
Santorre Debenedetti
Rimatore lucchese del secolo XIII. Risulta giudice e notaro in documenti tra il 1242 e il 1257. Fiorì intorno a lui una piccola scuola poetica strettamente [...] i suoi occhi; qui è qualche raro spunto di poesia. Un anonimo lo rimprovera d'avere seguito troppo da presso la maniera di IacopodaLentini; egli, da parte sua, biasima il Guinizelli d'oscurità. Giudizî severi sull'O. pronunziò Dante nel De vulgari ...
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ROSSETTI, Dante Gabriele
Mario PRAZ
Arthur POHAM
Poeta e pittore nato a Londra il 12 maggio 1828, e morto a Birchington il 9 aprile 1882. Il suo nome di battesimo era Gabriel Charles Dante. Figlio [...] . Di una delle sue modelle il R. si invaghì a tal segno da farla sua sposa. Era costei Elizabeth Eleanor (Lizzie) Siddal, donna di Io m'aggio posto in core a Dio servire" di IacopodaLentini, e del Pianto di Giacomino Pugliese, complicandoli d'un ...
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rima
Ignazio Baldelli
1. Nel De vulg. Eloq., D. rimanda la trattazione sistematica sulla r. al quarto libro dell'opera, non più portata a termine. Tuttavia alcune cose afferma nella parte che tratta [...] sonetto ‛ comico ', anche in quanto dello stile medio-didascalico. Se i sonetti di IacopodaLentini offrono infatti un ventaglio notevolmente vario di esperimenti rimici, partendo da casi in cui si hanno soltanto parole-rime, per giungere a casi in ...
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De vulgari eloquentia
Pier Giorgio Ricci
Pier Vincenzo Mengaldo
Tradizione Manoscritta. - Comprende solo cinque testi (Berlino, Staatsbibliothek, lat. folio 437 [B], ora conservato a Tübingen; Grenoble, [...] sviliti dalla critica ottocentesca a favore di colleghi più facili, e invece proclamati eccellenti dall'esatto gusto stilistico dantesco, IacopodaLentini e Guido delle Colonne. L'acume storico e critico di D. non è minore, pur nei limiti ben più ...
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similitudine
Lucia Onder
Antonino Pagliaro
Il termine compare 26 volte nel Convivio, una volta nel Paradiso e una nella Vita Nuova.
Il valore più comune di " somiglianza " si registra in Cv IV XII [...] orsi (vv. 34 ss.). Anche qui i termini sono le due visioni: da una parte, quella di Eliseo, che segue con lo sguardo il carro di ed è frequente nei poeti della Scuola siciliana: cfr. IacopodaLentini Maravigliosamente 4 ss. " Com'om che pone mente ...
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notaio
notàio (o notaro; ant. e region. nodaro) s. m. (f. -a, non com.) [lat. notarius (der. di nota «nota»), propr. «chi prende annotazioni durante un discorso», e nel lat. tardo «scrivano» al servizio di privati o della pubblica amministrazione...