Chimico tedesco (Wehen, Wiesbaden, 1825 - Aschaffenburg 1909). Studente di medicina all'univ. di Giessen (1845) decise di dedicarsi allo studio della chimica e divenne allievo di J. Liebig. Passò poi ad [...] Heidelberg ove fu tra i primi studenti privati di A. Kekule. Fu professore ad Heidelberg (1863) e, quindi, al Politecnico di Monaco (1868-83). Si occupò soprattutto di chimica organica; in seguito alle sue ricerche sull'acido cinnamico introdusse l' ...
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Genere di piante già classificato nelle Enoteracee, e incluso nella famiglia Onagracee dalla moderna sistematica cladistica (v. fig.). Comprende circa 80 specie (alberi o arbusti) dell’America Centrale [...] 2 della Nuova Zelanda, alcune delle quali si coltivano per i bei fiori, penduli, spesso rossi e violaceo-azzurri, di per talea; preferiscono l’ombra e terreno ricco di humus.
In chimica fucsina (o rosanilina, o magenta): colorante organico, il ...
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(o piombo tetraetile) Liquido oleoso incolore, Pb(C2H5)4, dall’odore gradevole, fortemente tossico, facilmente assorbito dall’organismo, oltre che per inalazione dei vapori, anche per contatto diretto [...] sodio (10%) e piombo. (90%) mescolando i due metalli fusi; la lega poi viene versata in autoclavi insieme al cloruro d’etile e mantenuta a qualche ora; il prodotto scaricato viene distillato in corrente di vapore e purificato per lavaggio con ...
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Chimico (Parigi 1718 - ivi 1784); prof. di chimica (1771) al Jardin du Roi, lavorò come consigliere nella fabbrica di porcellane di Sèvres, collaborando alla produzione della prima porcellana francese [...] sali. Espose le sue riflessioni e le sue osservazioni in testi che ebbero larga diffusione (Éléments de chymie théorique, chymie, 1766); fu sostenitore della teoria del flogisto, studiò i sali dell'arsenico, preparò il ferrocianuro, riuscì a ottenere ...
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Chimico tedesco (Dresda 1857 - ivi 1935); allievo di R. Schmitt, prof. a Zurigo, Würzburg e Lipsia. Uno dei più autorevoli chimici organici della prima metà del sec. 20º. In partic., fondamentali furono [...] ad A. Werner, che consentirono di estendere all'atomo di azoto i principî stereochimici elaborati da J. H. van't Hoff per il delle paraffine, individuò un particolare tipo di tautomeria (detta in seguito aci-nitro), simile a quella cheto-enolica e ...
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Molecole la cui caratteristica peculiare è quella di avere una lunga coda idrofoba, come per es. una catena idrocarburica, e una testa idrofila costituita da un residuo che subisca una dissociazione ionica. [...] e lamellari (fig. 1). Esempi di molecole a. sono i sali alcalini degli acidi organici quali l’oleato di sodio impiegati come detersivi.
Se si aumenta gradualmente la concentrazione in soluzione acquosa di un tensioattivo formato da molecole a., ...
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Biochimico inglese (n. Derby 1943); direttore di ricerca al New England Biolabs dal 1992. Nel 1993 gli è stato conferito, insieme a P. A. Sharp, il premio Nobel per la fisiologia o medicina per la scoperta [...] come modello un adenovirus e, nel 1977, hanno presentato i loro dati sperimentali a un congresso internazionale (Cold Spring molecole di RNA messaggero, che a loro volta venivano tradotte in proteine. R. e Sharp hanno invece dimostrato che una ...
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Chimico (Wernigerode 1743 - Berlino 1817); esercitò prima la professione di farmacista, poi si dedicò alle ricerche chimiche, e (dal 1810) insegnò a Berlino. Tra i primi in Germania a seguire e divulgare [...] di A.-L. Lavoisier, di cui adottò la nuova nomenclatura nella farmacopea. Introdusse nei metodi di analisi quantitativa i criterî di accuratezza e di esattezza derivati dalla sua esperienza di farmacista e può essere considerato uno dei fondatori ...
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Composto chimico eterociclico azotato, costituito dalla condensazione di un anello di pirimidina e uno di imidazolo, di
Si presenta in cristalli bianchi, solubili in acqua, con reazione neutra; è una [...] , teofillina) e amminopurine (adenina e guanina). Queste ultime hanno particolare interesse biologico, in quanto partecipano alla costituzione degli acidi nucleici. La p. e i suoi derivati si preparano per reazione di una 4,5-diamminopirimidina con ...
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Composto eterociclico, formula
noto anche come gliossalina e imminoazolo, che si ottiene facendo reagire ammoniaca e formaldeide con il gliossale. L’anello dell’i. è contenuto in diverse sostanze naturali [...] per reazione di un composto α-dicarbossilico con una aldeide e ammoniaca. L’i. e i suoi derivati sono sostanze basiche che con gli acidi formano sali, in genere stabili in acqua; i termini con l’idrogeno del gruppo =NH non sostituito sono anfoteri e ...
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i3
i3 pron. pers. m. e f. sing. (lat. ĭllī, dat. sing. di ille «egli»; cfr. gli2]. – Negli scrittori antichi, spec. in poesia, è stato talora adoperato invece di gli o le, come compl. di termine: se l’avversario d’ogne male Cortese i fu (Dante).