CAVA LAZZARO
¿ B. Pace
Stazione in grotta e necropoli del tipo denominato I Periodo Siculo di Orsi, nella cuspide meridionale della Sicilia, territorio di Modica. Dalla grotta proviene un osso lavorato [...] dalla roccia e adorni con incisioni di circoli puntati e motivi a spina di pesce.
Bibl.: F. v. Andrian, Prähist. studien aus Sicilien, Berlino 1878, p. 79 ss.; P. Orsi, in Ausonia, I, 1907, p. 6 ss.; B. Pace, Arte e civiltà della Sicilia antica ...
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HIPPAICHMOS ("Ιππαιχμος)
G. Scichilone
Guerriero greco rappresentato in un'anfora attica a figure rosse trovata a Vulci e conservata nel British Museum (Inv. n. E 253). Nel vaso - attribuito ad un contemporaneo [...] di un corto chitone e di clamide, mentre con lancia e scudo muove, accanto al suo cavallo, contro una Amazzone.
Bibl.: W. H. Roscher, in Roscher, I, 2, c. 2662; J. D. Beazley, Red-fig., p. 32; C. H. Smith, Catal. of the Greek and Etruscan Vases ...
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SATYR[I]A (Σατύρα)
A. Gallina
Didascalia ascritta ad una figura di baccante che reca in una mano un kàntharos e nell'altra una oinochòe, rappresentata insieme ad Eupolis ed a Philia (v.) su un cratere [...] ., Halle 1887, p. 83 ss.; R. v. Schneider, Neuere Erwerbungen, in Arch. Anz., VII, 1892, p. 173, n. 193; O. Höfer, in Roscher, IV, 1915, col. 444, s. v., n. 2; J. D. Beazley, Red-fig., p. 668, n. i; id., in Jour. Hell. Studies, LXVII, 1947, p ...
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EIKONOGRAPHOS (εἰκονογράϕος)
I. Calabi Limentani
Analogamente a quanto si verificò per l'arte della scultura (v. agalmatopoiòs), anche i pittori in Grecia e nel mondo ellenistico potevano essere designati [...] di lavoro in cui erano specializzati: l'ei. era il pittore di ritratti, (Aristot., Poet., 1454, b; Temist., Orat., 24, 309 b); nell'Edictum di Diocleziano gli corrisponde l'espressione latina pictor imaginarius (C. I. L., iii, Suppl. i, p. 1935 ...
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APISTIA (᾿Απιστία)
G. Bermond Montanari
Nome iscritto in una gemma incisa (cornalina) al Münz- und Antiken-Kabinet di Vienna, sulla quale sono raffigurate la testa di Pan e quella di una donna (᾿Απιστία?).
Bibl: [...] C. I. G., 7040 b; W. H. Roscher, in Roscher, I, c. 422, s. v. ...
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In archeologia e paletnologia, raggruppamento di sepolture di periodo precristiano (per le sepolture cristiane si usa il termine cimitero). In origine il termine fu riferito ai sepolcri sotterranei di [...] .
Vere n. compaiono nel Neolitico; prima i cadaveri venivano generalmente sepolti isolati o in grotta o all’aperto. In Egitto, le più antiche n. sono costituite da sepolture povere con salme rannicchiate e avvolte in stuoie nella nuda terra, con poco ...
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In paletnologia, forma ceramica con alto collo svasato, a imbuto. Dà il nome alla cosiddetta cultura del vaso i. (ted. Trichterbecherkultur, o TBK) che indica un complesso di manifestazioni culturali neo-eneolitiche [...] patrimonio di forme ceramiche fondamentali che nelle fasi iniziali sono pressoché identiche nelle varie zone e in seguito si differenziano progressivamente. I tipi principali sono, oltre al bicchiere con collo a imbuto, la bottiglia biansata a collo ...
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In paletnologia, cultura della media Età del bronzo, diffusa nella seconda metà del 2° millennio a.C. nell’Italia centro-meridionale, lungo la dorsale appenninica, eccetto che nell’Emilia occidentale (dove [...] portatori primari gruppi seminomadi a economia prevalentemente pastorale. I materiali sono per lo più ceramiche con decorazione bronzo. Gli a. praticarono l’inumazione, sia collettiva sia singola, in grotte, ipogei e in sepolcri megalitici dolmenici. ...
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In paletnologia, strumento a scheggia caratterizzato da un margine frontale ritoccato, convesso, a volte semicircolare o circolare. Il ritocco è talvolta lamellare. Tali oggetti sono fabbricati su lame [...] alcune varietà diventano a volte tipiche di determinate culture, come per es. i g. carenati e a muso per l’Aurignaziano. I g. continuano a essere prodotti presso i popoli che hanno conservato l’uso della scheggiatura delle pietre praticamente fino ...
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In origine, presso i Romani, breve iscrizione ed epitaffio, poi corta formula, specialmente giudiziaria. Nelle iscrizioni funebri, gli e. furono prima in versi saturni, poi in esametri, distici elegiaci, [...] senari giambici.
Importanti gli e. degli Scipioni (conservati nei Musei Vaticani), dal 250 al 139 a.C.; quelli, di tradizione letteraria, a ricordo di Nevio, Plauto, Ennio, Pacuvio; quelli, infine, dei ...
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i3
i3 pron. pers. m. e f. sing. (lat. ĭllī, dat. sing. di ille «egli»; cfr. gli2]. – Negli scrittori antichi, spec. in poesia, è stato talora adoperato invece di gli o le, come compl. di termine: se l’avversario d’ogne male Cortese i fu (Dante).