A che serve essere vivi, se non c'è il coraggio di lottare?(Giuseppe Fava, La Violenza, opera teatrale, 1969) Il Grottesco della condizione umana, la maniera buffa,con cui sono organizzati i rapporti umani:per [...] aspettato con calma, lo avevano rivestito, portato sulla piazza, sistemato sulla sedia e gli avevano infilato il fiorellino in bocca. I due contadini passarono adagio lungo la strada e salutarono: “Baciolemani, baciolemani” (Fava 1975, pp. 22-23).Una ...
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Perché si dice <i>“improvvisamente ha preso e ha invitato tutti alla festa di laurea”i> anche se non si <i>“prende”i> niente?A ciascuno di noi sarà capitato almeno una volta (anche senza rendersene [...] due verbi sono connessi da un elemento coordinativo congiuntivo o un suo corrispettivo (ad es. e in italiano, y in spagnolo e iin russo) o da un elemento che da esso storicamente deriva (come in siciliano vaju a pigghiu u pani ‘vado e prendo il pane ...
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Donne sotto il Vesuvio.Giovan Battista Basile nacque nell’ultimo quarto del XVI secolo, ed è dunque contemporaneo di Shakespeare e Cervantes. Il quadro culturale inquieto e vivace in cui sboccia il suo [...] di carta» alla corte di Re SoleCharles Perrault fu il primo narratore di fiabe ad apparire alla corte di Luigi XIV, in un ambiente per i due terzi dominato da narratrici: Madame d’Aulnoy, Charlotte-Rose de Caumont de La Force, l’autrice di Persinette ...
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Quando nella fiaba c’è un sonno significativo dal punto di vista simbolico non si tratta mai di un sonno solitario. C’è sempre qualcuno che guarda qualcun altro dormire e, sempre, questo sguardo ha un’intenzione, [...] su cui Basile aveva costruito l’ossessione erotica di Milluccio ne il corvo (IV, 9) e di Cenzullo nei Tre cedri) – e in cui i sentimenti necrofili del re di Sole, Luna e Talia, che non esita «avvampato da quella bellezza, portatala di peso sopra un ...
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Nelle grandi occasioni di festa, il popolo d’Israele si riuniva nei luoghi sacri per ringraziare Dio e lo faceva rivolgendo al sommo Re degl’inni cantati, gli ψαλμοί (psalmòi, ‘salmi’), lodi ritmiche con [...] et governa / et produce diversi fructi con coloriti flori et herba» (Francesco D’assisi, Laudes creaturarum, 20-22, in Poeti del Duecento, tomo I, a cura di G. Contini, 2004, Ricciardi, Milano-Napoli, p. 34). Tra uomo e DioGli epiteti con cui ...
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Comunità di Sant’EgidioFacciamo pace?! La voce dei bambini sulla guerraA cura di Stella CervogniPremessa di Edith BruckBrescia, Scholé, 2024 «Il re è nudo!», gridava un bambino al passaggio del sovrano [...] , della speranza come forza vitale e dei bambini come simbolo vivo di questa speranza.È da sessantaquattro anni che vado in giro per l’Italia a parlare con i giovani nelle scuole. Mi chiedono sempre se io odio, se ho mai odiato. Ma io non so cosa sia ...
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Vilipeso dalla critica, schiacciato su un presunto reazionarismo in bilico tra cliché e superficialità socio-antropologica, il poliziottesco è uscito dalla serie cadetta quando ha smesso di parlare dell’Italia [...] Carati o Barbara Bach. Parla poco, con frasi brevi e spesso assertive, è in balia degli eventi e dello sguardo maschile che ne costruisce la prossemica, gli sguardi, i tempi di risposta.Lo stereotipo, del resto, è cifra essenziale del genere, come ...
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Massimo PalermoTanto per cambiare. La coazione a variare nella storia dell’italianoBologna, il Mulino, 2025 Giorgio Petrocchi, nel presentare alcune tipologie di errori poligenetici all’interno della tradizione [...] ne l’alto, là dove Michele / fé la vendetta del superbo strupo», in cui alcuni testimoni (Fi Parm Pr Urb) sovrappongono il noto vuolsi così colà cit. a p. 104). In controtendenza spicca Machiavelli: «Sia il Principe sia i Discorsi sopra la prima deca ...
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In questi tempi confusi e terribili, viene spesso da pensare – quando non si riesce nel dibattito pubblico a trovare una voce che possa comunicare in maniera chiara, ma soprattutto trasversale – alle grandi [...] Calvino, è stato un uomo del Novecento. Erano anni di parole battute a macchina i loro, sulle Lettera 22: quella di Calvino è ora al centro di un tavolo di cristallo, in una sala a lui dedicata presso la Biblioteca Nazionale di Roma che riproduce il ...
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Tra Sciascia e FavaQuando, nel 1969, Sciascia scrive il saggio intitolato Sicilia e sicilitudine, segna la fortuna di un vocabolo, appunto sicilitudine, destinato da lì in avanti ad indicare l’inesplicabile [...] , R., Pippo Fava. Cronaca di un uomo libero, Catania, CUECM, 1990. Consolo 1984 = Consolo, V., Un rumoroso e fastidioso estraneo, in «I Siciliani», a. II, n. 12, gennaio 1984.De Cristofaro 2002 = Barcellona, P., De Cristofaro, E. (intervistatore), La ...
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i3
i3 pron. pers. m. e f. sing. (lat. ĭllī, dat. sing. di ille «egli»; cfr. gli2]. – Negli scrittori antichi, spec. in poesia, è stato talora adoperato invece di gli o le, come compl. di termine: se l’avversario d’ogne male Cortese i fu (Dante).
In chimica inorganica, i composti dell’idrogeno con qualsiasi altro elemento. In chimica organica, composti derivabili da altri per aggiunta di un atomo di idrogeno (così, i. di cresile, lo stesso che toluene; i. di vinile, lo stesso che etilene;...
In linguistica e grammatica, un aspetto della categoria grammaticale del numero che, contrapposto al singolare (e, dove esiste, al duale, triale e quattrale), indica che le persone o le cose sono più di una (e rispettivamente più di due, tre,...