Hammett, Dashiell (propr. Samuel Dashiell)
Francesco Di Pace
Scrittore e sceneggiatore statunitense, nato a St. Mary's County (Maryland) il 27 maggio 1894 e morto a New York il 10 gennaio 1961. Considerato [...] Agent X-9, trasformata nel 1945 in un film diretto da Lewis D. Collins e Ray Taylor.Tornato a New York alla fine nome venne inserito nella black list. Da allora ebbero inizio i suoi problemi finanziari in quanto il fisco si accanì costantemente ...
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Tati, Jacques
Simone Emiliani
Nome d'arte di Jacques Tatischeff, comico e attore cinematografico francese, nato a Pecq (Seine-et-Oise) il 9 ottobre 1908 e morto a Parigi il 4 novembre 1982. Erede della [...] colore, e che hanno significativamente influenzato anche l'opera di Jerry Lewis, del primo Woody Allen e di Maurizio Nichetti. Con Mon in 70 mm, formato solitamente utilizzato per i grandi kolossal o i film di guerra. Opera grandiosa e ambiziosa, ...
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Aldrich, Robert
Alberto Castellano
Regista cinematografico statunitense, nato a Cranston (Rhode Island) il 9 agosto 1918 e morto a Los Angeles il 5 dicembre 1983. Nell'affrontare i generi classici della [...] di serial televisivi e aiuto regista di Jean Renoir, Lewis Milestone, William A. Wellman, Joseph Losey, Charlie Chaplin non proprio nelle corde del regista, di Four for Texas (1963; I quattro del Texas) con Frank Sinatra e Dean Martin nel ruolo di ...
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Koch, Howard
Patrick McGilligan
Commediografo, autore radiofonico e sceneggiatore statunitense, nato a New York il 12 dicembre 1902 e morto a Kingston (New York) il 17 agosto 1995. Nel corso della sua [...] comparire il suo nome nei titoli, suscitando grande stupore tra i colleghi. Di ben altra consistenza fu però il lavoro di La volpe) di Mark Rydell, scritto in collaborazione con Lewis John Carlino, pregevole adattamento, realizzato in sintonia con il ...
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Carrière, Jean-Claude
Bruno Roberti
Sceneggiatore cinematografico, scrittore e drammaturgo francese, nato a Colombières-sur-Orb (Hérault) il 19 settembre 1931. Nella sua scrittura, che manifesta l'acume [...] Le moine (1972; Il monaco, dal romanzo di M.G. Lewis) di Ado Kirou, scritto con Buñuel, nel Medioevo romantico di Léonor di C., sovversiva e bizzarra, così come la predilezione per i climi libertini dal sottile erotismo si sono poste al servizio di ...
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Universal Pictures
Giuliana Muscio
Casa di produzione cinematografica statunitense fondata nel 1912 e nata dalla fusione tra la Independent Motion Picture Corporation di Carl Laemmle, la Bison Life [...] who laughs, 1928, L'uomo che ride) e Conrad Veidt, i quali contribuirono a creare l'horror gotico, prodotto tipico della casa. the western front (1930; All'Ovest niente di nuovo) di Lewis Milestone, oltre che nei classici dell'horror Dracula (1931) di ...
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Sinatra, Frank (propr. Francis Albert)
Gianni Borgna
Cantante e attore cinematografico statunitense, di origine italiana, nato a Hoboken (New Jersey) il 12 dicembre 1915 e morto a Los Angeles il 14 maggio [...] e coloratissimo, dai numeri coreografici assai efficaci, in cui S. canta I fall in love too easily e la Ninna nanna di J. Brahms, eleven (1960; Colpo grosso) diretto da Lewis Milestone (in cui compaiono tutti i membri del suo famoso 'clan', tra cui ...
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High Noon
Edward Buscombe
(USA 1952, Mezzogiorno di fuoco, bianco e nero, 85m); regia: Fred Zinnemann; produzione: Stanley Kramer; soggetto: dal racconto The Tin Star di John W. Cunningham; sceneggiatura: [...] l'uomo che le ha usate si trova ad avere oltrepassato i limiti del lecito e la sua presenza non è più necessaria (Scott), Harry Harvey (Coy), Tim Graham (Sawyer), Nolan Leary (Lewis), Tom Greenaway (Ezra).
Bibliografia
Brog., High Noon, in "Variety ...
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Laemmle, Carl
Eva Cerquetelli
Distributore e produttore cinematografico statunitense, di origine ebraico-tedesca, nato a Laupheim(Baden-Württemberg) il 17 gennaio 1867 e morto a Los Angeles il 24 settembre [...] tra i pionieri di Hollywood. Per la produzione di All quiet on the western front (All'Ovest niente di nuovo) di Lewis resa celebre negli anni Cinquanta, iniziando a produrre i primi horror che molto avrebbero contribuito alla codificazione del ...
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Gilda
Michele Fadda
(USA 1946, bianco e nero, 110m); regia: Charles Vidor; produzione: Virginia Van Upp per Columbia; soggetto: Jo Eisinger, dall'omonimo racconto di E.A. Ellington; sceneggiatura: Marion [...] che lo ha salvato da un agguato notturno. L'amicizia tra i due entra però in crisi dopo il matrimonio di Ballin con Gilda , Lionel Royce (i tedeschi), Donald Douglas (Thomas Langford), Saul Martell (il piccolo uomo), George J. Lewis (Huerta), Rosa Rey ...
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lewisiano
‹lui∫i̯àno› agg. [der. del nome dell’Isola di Lewis, nelle Ebridi (arcipelago a ovest della Scozia)]. – In geologia stratigrafica, termine usato per indicare alcuni tipi di gneiss (rocce metamorfiche) di età precambriana affioranti...
postSaddam
(post-Saddam), agg. inv. Successivo alla caduta del regime di Saddam Hussein (1937-2006). ◆ l’obiettivo degli attacchi erano esclusivamente i soldati americani, indicati come forza d’occupazione del paese, più qualche «collaborazionista»...