Pseudonimo dell’artista statunitense Marquis Lewis (n. Los Angeles 1979). Conosciuto per le sue complesse quanto esteticamente accattivanti calligrafie, è uno degli artisti americani più quotati e richiesti [...] quali Los Angeles vanta una lunga tradizione che risale ai muralisti messicani della prima metà del secolo scorso. I suoi lavori murali trovano un perfetto sodalizio – nel rapporto decorazione/immagine tipico delle pagine miniate dei manoscritti ...
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Poeta irlandese (Belfast 1907 - Londra 1963). Formatosi sui classici, inizialmente influenzato da W.H. Auden, usò un liguaggio ironico e talvolta colloquiale per esprimere contenuti di critica sociale [...] Condivise gli orientamenti letterari e politici di poeti come C. Day Lewis e S. Spender; di quel periodo sono: Blind fireworks ( Letters from Iceland (1937, in collab. con Auden) e I crossed the Minch (1938). Poeta prezioso, formatosi sulla lettura ...
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Chimico ungherese naturalizzato statunitense (Budapest 1927 - Los Angeles 2017). Fu insignito del premio Nobel per la chimica nel 1994, per i suoi studi che hanno condotto all'identificazione di importanti [...] postulati, in quanto troppo labili per essere osservati direttamente; O. è partito dal fatto che i carbocationi sono acidi di Lewis fortissimi e utilizzò alcuni superacidi inorganici (come il pentafluoruro d'antimonio in soluzione acquosa) in grado ...
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Chimico fisico statunitense (Newburyport, Massachusetts, 1896 - Arlington, Virginia, 1986). A partire dallo studio degli spettri di molecole biatomiche elaborò il concetto di orbitale molecolare, decisivo [...] la meccanica quantistica alle reazioni acido-base di Lewis. Nel 1966 ha ricevuto il premio Nobel per divenne membro dell' American academy of arts and science. Tra i numerosi riconoscimenti, si ricordano le lauree honoris causa ricevute da prestigiose ...
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Regista, sceneggiatore e attore italiano (n. Milano 1948). Dopo essere stato sceneggiatore e attore per B. Bozzetto (Allegro non troppo, 1977), ha esordito nel lungometraggio con Ratataplan (1979), in [...] J. Lewis, M. Brooks). La comicità lieve, la predisposizione a un umorismo surreale e nostalgico hanno caratterizzato i successivi artistico dal 2004 al 2010 del Trento film festival, tra i suoi lavori più recenti si segnalano, per la televisione, la ...
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Scrittore francese (Parigi 1888 - ivi 1976). Percorse una brillante carriera diplomatica, che culminò con l'incarico di ambasciatore a Berna (1944). Vicino agli ambienti della Nouvelle Revue française, [...] 1919; Feuilles de température, 1920), ma si affermò soprattutto con i racconti di Tendres stocks (1921, con prefazione di M. Proust), Ouvert la nuit (1922) e Fermé la nuit (1923) e con il romanzo Lewis et Irène (1924; trad. it. 1929). Scrisse poi una ...
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Chimico-fisico statunitense (Brooklyn, New York, 1881 - Falmouth, Massachusetts, 1957); ha fatto parte (dal 1906) dello Stevens institute of technology di Hoboken, quindi (dal 1909) dell'ufficio ricerche [...] occupato di ricerche chimico-fisiche; sulla base della teoria del legame di N. Lewis ha formulato la cosiddetta regola dell'ottetto e ha introdotto i termini elettrovalenza e covalenza; ha compiuto studî notevoli sui fenomeni di superficie: in partic ...
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Ecclestone, Bernie (propr. Bernard Charles). - Imprenditore britannico (n. Ipswich, Suffolk, 1930). Abbandonati precocemente gli studi e la carriera di pilota automobilistico e motociclistico, ha avviato [...] mettendosi alla prova come manager dei piloti di Formula 1 S. Lewis-Evans e J. Rindt, e rilevando le scuderie Connaught e One Management), società che acquisiscono e gestiscono i diritti televisivi del campionato attraverso un complesso sistema ...
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Pittore e decoratore (New York 1848 - ivi 1933), figlio di Charles Lewis (n. 1812 - m. 1902), celebre orefice e gioielliere, studiò pittura con G. Inness a New York quindi visitò l'Europa (1870-78) soggiornando [...] , vetrate e mosaici (mosaici per la cappella T. nella cattedrale di St. John the Divine a New York). Tra i più significativi esponenti dell'art nouveau negli USA, divenne celebre soprattutto nella produzione di vetri (nel 1885 aprì a Brooklyn la ...
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Pianista e compositore olandese (Kiev 1935 - Amsterdam 2017). Fin dai primi anni Sessanta iniziò la sua collaborazione col batterista olandese Han Bennik in un quartetto che accompagnò E. Dolphy (1964) [...] e che fu tra i primi gruppi europei moderni a esibirsi negli USA (Newport, 1966). L'anno seguente fondò l'Istant composers ha dato memorabili riletture. Ha inciso, tra gli altri, con S. Lacy, R. Rudd, G. Lewis, J. Tchicai, M. Schiano e P. Rutherford. ...
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lewisiano
‹lui∫i̯àno› agg. [der. del nome dell’Isola di Lewis, nelle Ebridi (arcipelago a ovest della Scozia)]. – In geologia stratigrafica, termine usato per indicare alcuni tipi di gneiss (rocce metamorfiche) di età precambriana affioranti...
postSaddam
(post-Saddam), agg. inv. Successivo alla caduta del regime di Saddam Hussein (1937-2006). ◆ l’obiettivo degli attacchi erano esclusivamente i soldati americani, indicati come forza d’occupazione del paese, più qualche «collaborazionista»...