Pera, Pia. – Scrittrice italiana (Lucca 1956 – ivi 2016). Professoressa di Letteratura russa presso l’Università di Trento e traduttrice dal russo, ha tenuto alcuni corsi di scrittura creativa e ha collaborato [...] narrativa, e appassionata di giardinaggio ne ha fatto una forma di letteratura. Tra gli scritti: La bellezza dell'asino (1992), IVecchi Credenti e l’Anticristo (1992), Diario di Lo (1995), L’arcipelago di Longo maï (2000), L’orto di un perdigiorno ...
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Critico letterario (Anita, Iowa, 1881 - Dunewood, Michigan, 1926); studiò a Harvard dove subì l'influenza di I. Babbitt e altri cosiddetti nuovi umanisti, come si può vedere nelle opere Matthew Arnold [...] S. cominciò presto a modificare le sue idee, al punto da alienarsi, con i suoi giudizî positivi su S. Lewis e T. Dreiser, ivecchi alleati del nuovo umanesimo. Tra i suoi libri si ricordano: Americans (1922); The genius of America (1923); Points of ...
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Letterato (n. forse Asti 1460 circa - m. ivi 1521). Fu partigiano dei Francesi, signori della sua città, dai quali ebbe cariche e onori; in francese scrisse uno Chapitre de liberté e altri versi politici [...] ; in una Macharonea contra macharoneam Bassani, inveì contro i Lombardi ostili alla Francia. Altre poesie invece (e opere del Ruzzante e del Calmo sulla linea di un consapevole acquisto di forme popolaresche contro ivecchi modelli eruditi. ...
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Pseudonimo del narratore croato Ljubomir Babić (Gredice 1854 - ivi 1935). I suoi racconti (Pod starimi krovovi "Sotto ivecchi tetti", 1886; Bijedne priče "Racconti poveri", 1888) e romanzi (Na rodjenoj [...] grudi "Sulla zolla natia", 1890; Osvit "Alba", 1892) ritraggono, con intenti realistici ma con animo nostalgicamente romantico, la vita della Croazia nord-occidentale ...
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Ḥabībī, Imīl
Cristiana Baldazzi
Scrittore palestinese, nato a Haifa il 29 agosto 1922, morto a Nazareth il 2 maggio 1996. Tra i fondatori (1943) della Lega di liberazione nazionale (organizzazione sorta [...] luoghi della loro infanzia, che sono divenuti ormai uffici o abitazioni moderne israeliane, né le persone, ivecchi abitanti di quegli stessi luoghi una volta così familiari. Le critiche di Ḥ. naturalmente colpiscono duramente anche gli atteggiamenti ...
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TYČINA, Pavlo
Poeta ucraino, nato nel 1891. La sua raccolta di versi Sonjašni klarneti (1918) gli procurò già una notevole fama: echi di correnti simboliste europee si intrecciano - in questa come in [...] del canto popolare ucraino, sentito non secondo una vecchia tradizione folklorista, ma da uno spirito moderno. La echi della rivoluzione che aveva così profondamente sconvolto ivecchi rapporti politici ed economici ed aveva disperso tanti ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] che il Ciaia già vede risorta. Per questo nell'ode del poeta giacobino, che nel suo ideale di libertà supera ivecchi confini, sentiamo ben più che un preannuncio della poesia del Risorgimento, un preannuncio non soltanto per il grezzo contenuto ma ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] o gruppi e consorterie familiari di origine schiettamente "borghese" che - com'era accaduto a Firenze - miravano ad esautorare ivecchi ceti nobiliari e "magnatizi". Tuttavia, l'analisi dantesca evita ogni riferimento politico e si svolge sempre nell ...
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Futurismo
PPär Bergman
Maurizio Calvesi
di Pär Bergman e Maurizio Calvesi
FUTURISMO
Futurismo letterario di Pär Bergman
sommario: 1. Osservazioni preliminari. 2. Il futurismo italiano: a) presupposti; [...] , il Marat o il Babeuf della rivoluzione artistica. Egli attacca ripetutamente il ‛clima da museo', raccomanda di vendere ivecchi capolavori famosi conservati in Italia e di comprare cannoni. Venezia, ‟cloaca massima del passatismo", è sottoposta a ...
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Paolo Sarpi: Opere – Nota introduttiva
Gaetano Colzi
Luisa Colzi
Fra Paolo Sarpi era nato a Venezia, il 24 agosto 1552. Suo padre, Francesco, era un friulano, di San Vito al Tagliamento, che aveva [...] discusso di Machiavelli e di mortalità dell'anima.[59]
Rientrando a Venezia il Sarpi, oltre a riprendere contatto con ivecchi amici - Bernardo Sagredo, il vescovo di Belluno Giovan Battista Valier, il conte Giulio Savorgnan, e Nicolò Contarini e ...
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vecchio
vècchio agg. e s. m. [lat. tardo e pop. vĕclus per il lat. class. vĕtŭlus, dim. di vetus «vecchio»]. – 1. a. Che è molto avanti negli anni, che è nell’età della vecchiaia (contrapp. a giovane e distinto da anziano, che però è molto...
vecchio
vécchio s. m. [lat. vĭtŭlus «vitello», vĭtŭlus marinus «foca»]. – Vitello, solo nella locuz. ant. v. marino, la foca: I capidogli coi vécchi marini Vengon turbati dal lor pigro sonno (Ariosto); e con inversione poet.: Il marin vecchio...