Pittore, operoso nel sec. XVII, figlio, forse, di quel Fabio, scolaro dell'Agricola che lavorò nel Milanese e che morì nel 1761. Dai documenti non risulta con certezza se Giacomo C. fosse bresciano o milanese. [...] i suoi numerosi ritratti, specialmente le scene di genere raffiguranti mendicanti, guerci, storpi, monelli, nani, vecchi nei dintorni della città. specie in collezioni private, prevalgono i toni bassi e smorzati stesi sulla tela con una pennellata ...
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VANNI, Francesco
Odoardo Hillyer Giglioli
Pittore e incisore. Nacque a Siena nel 1563, vi morì nel 1619. Frequentò a Bologna la scuola di Bartolommeo Passarotti e fu aiuto in Roma di Giovanni de Vecchì; [...] si orientò specialmente verso i toni e le forme baroccesche, accostandosi qualche volta agli effetti luministici del Siena: la Crocifissione in S. Giorgio, S. Ansano che battezza i Senesi nel duomo, la Canonizzazione di S. Caterina nell'oratorio ...
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GENTILINI, Franco
Margherita ABBRUZZESE
Pittore, nato a Faenza il 4 agosto 1909. Dopo un apprendistato come ceramista nella città natale, si reca a Bologna per studiarvi pittura e lì conosce Morandi. [...] costumista (tra le sue migliori realizzazioni L'Anfiparnaso di O. Vecchi), nonché di illustratore (La metamorfosi di F. Kafka, Cara prigione e sognante. Piazze, monumenti, scene di genere sono i soggetti che G. sceglie per tradurli nella sua realià ...
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LORENZETTI, Pietro
C. De Benedictis
Pittore senese, fratello dell'altrettanto celebre e prolifico Ambrogio, documentato dal 1306 - quando un Petruccio di Lorenzo viene pagato "per una dipintura nella [...] che alla base del sepolcro reca la scritta "Petrus Laure(n)ti(i) de Senis me pi(n)xi[t]".L'ultima fase creativa di italienischen Malerei, Stuttgart 1953 (19662); M. Meiss, Nuovi dipinti e vecchi problemi, RivA 30, 1955, pp. 107-145; E. Carli, Pietro ...
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Andrea di Bartolo
G. Chelazzi Dini
Pittore senese, figlio di Bartolo di Maestro Fredi e di Bartolomea di Cecco, nacque probabilmente tra il 1360 e il 1370 dato che già nel 1389 figurava iscritto nel [...] Com. degli Intronati di Siena (I. V. 25; G. III. 7; H. I. 7; G. I. 14), e ricostruire una personalità tutt , La pittura senese, Milano 1955, p. 160.
M. Meiss, Nuovi dipinti e vecchi problemi, Andrea di Bartolo a Treviso, RivA 30, 1955, p. 143.
G. ...
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CASTELLO
W. Müller-Wiener
Struttura fortificata con funzioni difensive e talvolta anche abitative, il c. viene normalmente indicato nelle fonti latine medievali con i termini castrum e castellum, indirettamente [...] propri, posto all'interno dell'area castellana. Frequente è il caso di vecchi c. ristrutturati nel corso dei secc. 12° e 13° mediante l'inserimento i signori meno potenti cercarono di proteggersi dall'ambiente ostile ritornando alle vecchie ...
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LONGOBARDI
E.A. Arslan
Popolazione germanica convenzionalmente accolta, sulla base della prevalente area di migrazione, nel novero dei Germani occidentali, insieme ad Alamanni, Bavari, Franchi.
Storia [...] cattolico; nel Nord ciò avvenne con l'ascesa al trono di Ariperto I nel 653 e ufficialmente durante il sinodo di Pavia del 698; al eretto dopo l'856, in relazione all'abbandono della vecchia Capua e alla fondazione del nuovo insediamento sul sito ...
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Territorio, pianificazione e sistemazione del
Corrado Beguinot
con la collaborazione di Luigi Dadda
Giampio Bracchi
Adriano De Maio
Giorgio Noseda
di Corrado Beguinot, con la collaborazione di Luigi [...] in cui esistevano già situazioni reali legate alle vecchie città preesistenti alla Rivoluzione d'ottobre.
È invece più convincente ciò che la pianificazione sovietica è riuscita a realizzare per i grandi piani di assetto che investono intere regioni ...
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SIENA
E. Guidoni
I. Moretti
V. Ascani
E. Carli
A. Capitanio
(lat. Saena Etruriae, Sena Iulia)
Città della Toscana, posta in una zona collinare tra le valli dell'Arbia e dell'Elsa.
Urbanistica
Lo [...] volgarizzato nel MCCCIX-MCCCX, a cura di A. Lisini, 2 voll., Siena 1903; Il Caleffo Vecchio del Comune di Siena, a cura di G. Cecchini (Fonti di storia senese), I, Firenze 1932; G. Pecci, Il Vescovado senese, Lucca 1748; id., Ristretto delle cose più ...
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CANOVA, Antonio
Massimiliano Pavan
Figlio di Pietro e di Angela Zardo "Fantolin" di Crespano, nacque a Possagno (Treviso) il 1º nov. 1757. Il padre, "lavoratore in pietra e architetto" (Bassano, Museo [...] (per la storia del progetto vedi Honour, in Catal., 1972, pp. 509 s.).All'altare maggiore furono collocati i due Angeli di G. Bernardi della vecchia parrocchiale.
Ritornando a Roma nell'agosto del 1819, il C. fu colto a Firenze da forte dissenteria e ...
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vecchio
vècchio agg. e s. m. [lat. tardo e pop. vĕclus per il lat. class. vĕtŭlus, dim. di vetus «vecchio»]. – 1. a. Che è molto avanti negli anni, che è nell’età della vecchiaia (contrapp. a giovane e distinto da anziano, che però è molto...
vecchio
vécchio s. m. [lat. vĭtŭlus «vitello», vĭtŭlus marinus «foca»]. – Vitello, solo nella locuz. ant. v. marino, la foca: I capidogli coi vécchi marini Vengon turbati dal lor pigro sonno (Ariosto); e con inversione poet.: Il marin vecchio...