Nome comune del genere Chrysanthemum (v. fig.) delle Asteracee, comprendente numerose specie di interesse orticolo. Sono erbe annue, perenni o suffrutici, con capolini solitari o in corimbo, con involucro [...] sinense, dal quale si sono ottenute le forme a capolini grandi (fino a più di 2 dm di diametro). In queste forme coltivate, tutti i fiori sono ligulati, con colori svariatissimi: bianco, giallo roseo, rosso fino a rosso scuro e rosso violaceo, nonché ...
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(XI, p. 910).
In Cina i crisantemi di varî colori sono coltivati fin dal Medioevo. Nel Hua Ching (Il libro dei fiori) pubblicato in Cina nel 1688, sono descritte 154 varietà di crisantemi. Circa l'introduzione del crisantemo in Europa, si sa che un negoziante di Marsiglia, certo Blanchart, tornato da ... ...
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Con questo nome si indicano parecchie specie del genere Chrysanthemum della famiglia delle Composte Tubuliflore stabilito da Linneo e qui inteso nel largo senso linneano, incluso il genere Tanacetum. Sono piante annue o perenni spesso suffruticose a fusto eretto, ramoso e cespuglioso, a foglie di varia ... ...
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Accrescimento nelle piante. - L'a. si può studiare nelle piante da varî punti di vista, secondo che si prendano in considerazione i suoi aspetti anatomici e morfologici, o fisiologici. Nessun carattere [...] periodi sessuali e dalla differenziazione delle cellule germinali, come nella fioritura (v. anche fotoperiodismo, in questa App.).
In tutti gli esseri viventi i processi di a., sviluppo e senescenza si manifestano per fatti spesso di per sé intuitivi ...
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tè Nome comune impiegato per designare Camellia sinensis (v. fig.), pianta delle Teacee, e le sue foglie essiccate, usate per la preparazione dell’omonima bevanda.
Caratteristiche
La famiglia Teacee, ordine [...] %. La superficie coltivata (2,8 milioni di ha nel 2008) ha registrato anch’essa un aumento, sia pure più contenuto, e in costante progresso appaiono anche i dati sul rendimento (1,6 t/ha nel 2008). L’Asia fornisce l’86% della produzione mondiale; tra ...
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Fusto delle piante non lignificate, che porta le foglie e stabilisce il collegamento tra queste e l’apparato radicale. Si sviluppa dalla gemma, detta piumetta, che sta all’apice dell’embrione, sopra l’inserzione [...] , poi la piumetta, la quale accrescendosi verso l’alto allontana le foglie l’una dall’altra: in tal modo sul c. si vengono a distinguere i nodi, che sono i piani di inserzione delle foglie, e gli internodi, tratti del c. privi di foglie. L’aspetto ...
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GASPARRINI, Guglielmo
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Castelgrande in Basilicata il 13 genn. 1804 da Angelo Maria e Isabella Federici. Compì gli studi elementari a Castelgrande e poi, quindicenne, [...] P.A. Saccardo, Il primato degli italiani nella botanica, Padova 1893, p. 65; La botanica in Italia, I, Venezia 1895, p. 78; II, ibid. 1901, p. 52; G. Briosi, Cenni biografici, in Atti dell'Ist. di botan. dell'Univ. di Pavia, III (1894), pp. III s.; B ...
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erica
Alessandra Magistrelli
In compagnia di azalee, rododendri, mirtilli, corbezzoli
L'erica appartiene alla famiglia delle Ericacee, che comprende oltre 3.000 specie di alberi e arbusti.
Sono piante [...] dato a una specie di mirtillo, detto falso mirtillo, che non va mangiato perché, stando alla leggenda, lo mangiano i lupi.
In realtà i suoi frutti hanno proprietà allucinogene, forse dovute a un fungo velenoso che ne parassita la polpa; cosicché il ...
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Botanica
In riferimento a organi vegetali, il raggiungimento della fase finale dello sviluppo morfologico e fisiologico. In particolare si parla di m. per i semi eduli o i frutti, in quanto con la m. raggiungono [...] proteine del seme maturo con peso molecolare elevato che talora si condensano in particolari inclusi cellulari, i granuli di aleurone. Anche i grassi sono presenti nei semi, in quantità varia, da scarsa, come nei semi amilacei, a molto elevata, come ...
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Botanica
Giovane ramo o germoglio, in particolare quelli basali delle Poacee.
Economia
Fase conclusiva e fondamentale del processo di crescita economica e tecnologica dell’impresa avviato da invenzioni [...] rimane nei limiti dell’uso di un individuo, non si può parlare di i., essendo ogni lingua un sistema superindividuale; e fino a che un’i. non si sia affermata in un ambiente eliminando la fase precedente, e non si sia sistematizzata divenendo un ...
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(lat. Liliaceae) Famiglia di piante tradizionalmente intesa in senso ampio, con circa 4000 specie, e ridefinita dalla moderna sistematica cladistica sulla base di studi filogenetici condotti negli anni [...] base, disposte lungo lo stelo o in una rosetta basale, alternate o in verticilli. I fiori sono vistosi, spesso con macchie e ha 5-20 fiori candidi, di odore molto penetrante. In Italia sono spontanei: Lilium bulbiferum (giglio rosso), Lilium martagon ...
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Botanica
Movimento i. Movimento che si compie in organi morti, in seguito a modificazioni dello stato d’imbibizione delle membrane cellulari; per es. nelle brattee dell’involucro delle carline (erbe spinose) [...] cloruro di magnesio, il perborato di magnesio; fra quelle liquide l’acido solforico, la glicerina, l’alcol puro e altre. Una sostanza i. che, in seguito all’assorbimento di umidità, si scioglie nell’acqua assorbita, si dice deliquescente. Le sostanze ...
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i3
i3 pron. pers. m. e f. sing. (lat. ĭllī, dat. sing. di ille «egli»; cfr. gli2]. – Negli scrittori antichi, spec. in poesia, è stato talora adoperato invece di gli o le, come compl. di termine: se l’avversario d’ogne male Cortese i fu (Dante).