Pseud. di Alberto Pincherle, scrittore (Roma 1907 - ivi 1990). Esordì con il realismo provocatorio de Gli indifferenti (1929), romanzo capitale nella letteratura italiana del Novecento che illustra, attraverso [...] ; Una cosa è una cosa, 1967; Il paradiso, 1970; Un'altra vita, 1973; Boh, 1976; La cosa, 1983). I protagonisti di queste opere, in cui spesso il magistero del narratore ha cessato di perseguire la varietà dei casi per illustrare virtuosisticamente ...
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Movimento letterario, artistico e politico, fondato nel 1909 da F.T. Marinetti. Il f., attraverso tutta una serie di ‘manifesti’ e di clamorose polemiche, propugnò un’arte e un costume che avrebbero dovuto [...] e negli Stati Uniti posero il f. a confronto con i più significativi gruppi d’avanguardia (in particolare cubismo e orfismo), con un polemico interscambio di stimoli. In Russia il termine cubofuturismo fu introdotto da Burljuk e Majakovskij nel ...
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Arte di produrre composizioni verbali in versi, cioè secondo determinate leggi metriche, o secondo altri tipi di restrizione; con una certa approssimazione si può dire che il significato di p. è individuabile, [...] e senza violare tuttavia le condizioni imposte dall’opposizione alto/basso: la p. del quotidiano (dove ci sono i veri valori alti, in contrapposizione ai falsi valori, ritenuti alti e che sono invece bassi; o dove, comunque, è dato ritrovare un ...
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Scrittore italiano (Guardialfiera, Campobasso, 1902 - Roma 1950). Dopo un esordio un poco incerto, si affermò decisamente col romanzo Signora Ava (1942), cui seguirono alcune raccolte di racconti: Il pastore [...] sepolto (1945); L'Impero in provincia (1945); Tutti i miei peccati (1948), poi riuniti nel volume Racconti (post., 1960), che l'originario interesse, morale e sociale, per gli umili, i "primitivi", per la vita e gli ambienti di provincia, per una ...
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Movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Inghilterra negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in tutta l’Europa nel corso del 19° secolo.
Letteratura
Definizione
Il [...] accompagnato per vie autonome, o anche preceduto, il movimento di formazione del R. in Germania; ma è in Germania che il periodo formativo del R. raggiunse i massimi sviluppi in profondità, ed è dalla Germania che il R. si propagò al resto d’Europa ...
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Pseudonimo dello scrittore italiano Giacomo Ca' Zorzi (Noventa di Piave 1898 - Milano 1960). Dotato di una ricca cultura internazionale, N. appare una figura atipica di intellettuale nel panorama italiano, [...] al regime fascista (da cui avrà poi non pochi fastid) e desideroso di aprire i propri orizzonti culturali, dal 1926 al 1934 soggiornò in vari paesi europei. Tornato in Italia, nel 1936 fondò a Firenze con A. Carocci la rivista La riforma letteraria ...
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Slavista italiano (Napoli 1890 - Roma 1983); prof. di filologia slava a Padova (1931-41), poi di lingua e letteratura russa a Roma; socio nazionale dei Lincei (1972). Fondò e diresse la rivista Russia [...] di letterature slave (3 voll., 1925-29); Gli artisti italiani in Russia (3 voll., 1927-43); Storia della letteratura russa ( suo eroe (1960); Il mito di Pietroburgo (1960); Russi in Italia (1971); I miei incontri con la Russia (1976). Nel 1966 ebbe il ...
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Librettista e scrittore (Lecco 1824 - Caprino 1893); nel 1849, mentre era diretto a Roma, fu arrestato dai Francesi e deportato in Corsica. Liberato, fu dapprima cantante; esercitò poi nel Cosmorama pittorico [...] 'Aida. Diresse L'Italia musicale; fondò La rivista minima; ottenne gran successo con Libro proibito, Libro serio, Libro allegro (1878-82). Notevoli i Capricci letterari (6 voll., 1886-89), un vivace archivio di ricordi, documenti, aneddoti storici. ...
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Poeta (Verona 1753 - ivi 1828). P. fu scrittore fecondo e versatile, celebrato ai suoi tempi quasi quanto il Foscolo e il Monti. Oggi è ricordato soprattutto per la traduzione dell'Odissea, corretta, coscienziosa, [...] mestizia e di blando misticismo. La novità di alcuni motivi lirici, il facile sentimentalismo di alcune novelle in prosa e in versi, i nordici e ossianeschi colori di una tragedia, l'Arminio, incerta fra l'indirizzo shakespeariano e l'alfieriano ...
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Scrittore e uomo politico (Bologna 1595 - ivi 1654). Arruolatosi nell'esercito spagnolo, combatté nelle Fiandre e in Piemonte, partecipando all'assedio di Verrua; fu più tardi alla corte di Filippo IV [...] dei maggiori "senechisti" del Seicento. Scrisse tra l'altro i Discorsi sopra Cornelio Tacito (1622), Il ritratto del privato politico accaduti sotto il comando del potentissimo re Filippo IV, 1651, la prima già pubblicata nel 1640 in lingua spagnola). ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...