Chimico (Scilla, Reggio di Calabria, 1813 - Torino 1865). Laureatosi in medicina, studiò chimica con Dumas a Parigi, dove realizzò importanti ricerche sulla salicina. Fu docente di chimica all'univ. di [...] lui alcune ricerche. Ma ben presto cominciò a lavorare di sua iniziativa e nel 1837 iniziò i suoi lavori sulla salicina, già scoperta da Leroux, utilizzata in farmacia, sulla composizione della quale poco si sapeva. Prof. nell'univ. di Pisa (dal 1842 ...
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Nome generico assegnato a miscele di idrocarburi (naturali od ottenuti per piroscissione nella lavorazione dei grezzi di petrolio o miscele di entrambi) di consistenza solida o semisolida, di durezza, [...] i naturali), ma più spesso a seconda della destinazione d’impiego (b. stradale, industriale ecc.).
Nei suoi diversi impieghi il b. si usa come tale, o sotto forma di soluzione in di massa 100 g, compie durante 5 secondi in una massa di b. a 25 °C ...
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Materiale solido carbonioso ottenuto, sotto forma finemente suddivisa, per combustione incompleta o per decomposizione termica di combustibili gassosi e liquidi (gas naturali, oli minerali ecc.). Le particelle [...] calda (anche 1300 °C) e viene raffreddata bruscamente a circa 200 °C, in una camera b, mediante iniezione di acqua fredda; il n. contenuto nel al crescere delle dimensioni delle particelle di nerofumo.
I n. più fini (con diametri anche inferiori a ...
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Elemento chimico bivalente, scoperto da L.-N. Vauquelin (1797), detto un tempo glucinio per il sapore dolciastro dei suoi sali; ha il simbolo Be, numero atomico 4, peso atomico 9,02; è un metallo leggero [...] perché gli utensili costruiti con tali leghe non producono scintilla.
I più importanti sali di b. sono: il cloruro, BeCl2, che si ottiene riscaldando l’ossido, in presenza di carbone, in corrente di cloro; il solfato, BeSO4, che dà sali doppi ...
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Sigla di nerve growth factor, indicante un peptide con proprietà modulatrici sul differenziamento morfologico e funzionale delle sue cellule bersaglio, nel caso specifico neuroni periferici di gangli simpatici [...] sistema nervoso centrale (nella corteccia, nell’ippocampo e in parte nell’ipotalamo) e anche in cellule non nervose come i mastociti e i linfociti B. Nel topo adulto è prodotto in notevole quantità nella ghiandola salivare, insieme ad altri fattori ...
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L’insieme dei meccanismi che assicurano le trasformazioni di energia negli organismi viventi.
Tutte le cellule hanno bisogno di un continuo rifornimento energetico per effettuare lavoro chimico, osmotico [...] carbonica atmosferica; l’energia luminosa viene così trasformata in energia chimica e in questa forma utilizzata da tutti i viventi. I composti del carbonio sintetizzati dai vegetali, in tutte le cellule sono poi degradati a molecole semplici ...
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Composti chimici contenenti cloro, fluoro e carbonio, indicati con la sigla CFC. Corrispondono agli idrocarburi nei quali tutti o parte degli atomi d’idrogeno sono stati sostituiti da atomi di cloro e [...] grande infiammabilità. Nella produzione di resine espanse flessibili è stato possibile recuperare i CFC mentre per le resine espanse rigide (dove essi restano in gran parte imprigionati nella massa polimerica) sono stati impiegati idrocarburi leggeri ...
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Chimico, fisiologo, fisico (Forlì 1811 - Ardenza 1868). Tra il 1831 e il 1838 fu prof. di fisica a Bologna e poi a Ravenna e a Pisa; si occupò di elettrofisiologia e di elettrochimica, dimostrando tra [...] ; in partic., dai risultati dell'elettrolisi derivò corrette ipotesi sulla costituzione dei sali ossigenati. In seguito di fisica nell'ateneo pisano. Sono di questo periodo i suoi lavori sulle aurore polari e sulla conducibilità elettrica della ...
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Acqua nella cui molecola sono presenti uno o due atomi d’idrogeno pesante o deuterio, D2O. Simile nell’aspetto all’acqua ordinaria, rispetto alla quale ha più elevata densità (1,10 g/ml), punto di ebollizione [...] a elettrolisi si arricchisce progressivamente in D2O; tuttavia questo metodo comporta notevole consumo di energia. Più usato e più economico è il processo di distillazione, che sfrutta la piccola differenza tra i punti di ebollizione dell’acqua ...
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aromàtico, compósto In chimica, il benzene e i composti organici che hanno proprietà simili a quelle del benzene. Nel 1931 E. Hückel (1895-1973) dimostrò che, oltre alla delocalizzazione elettronica in [...] ), dove n è intero e positivo. Tale configurazione è la proprietà fondamentale che distingue i composti a. dai non-a. sia in termini di stabilità, sia in termini di reattività. Le fonti principali dei composti a. sono il catrame di carbone fossile ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...