In genetica, geni che allo stato omozigote sono incompatibili con la vita. Allo stato eterozigote possono essere completamente innocui o determinare stati patologici più o meno gravi. Esempi di geni l. [...] ) per mantenere un ceppo che presenti solo individui eterozigoti per i geni l., sempre che compaiano, per segregazione mendeliana, gli omozigoti hanno due geni l., in condizione eterozigote, situati su uno stesso cromosoma in loci molto vicini, così ...
Leggi Tutto
In ecologia, l’insieme delle condizioni ambientali in cui vive una determinata specie. In botanica, l’area nella quale una pianta trova le condizioni ambientali favorevoli al suo sviluppo.
Con significato [...] una specie persiste. Concetto teorico, l’h. è un sottoinsieme dell’insieme nicchia (➔) da cui si differenzia in quanto non contiene i descrittori biotici che condizionano la persistenza di una specie. Il concetto di h. definisce dunque la relazione ...
Leggi Tutto
In biologia, insieme di processi ed eventi evolutivi, dimostrabili attraverso reperti fossili, che determinano l’origine e lo sviluppo delle categorie sistematiche maggiori (famiglie, ordini, classi ecc.), [...] , inducendo fenomeni di speciazione e variazioni di frequenze geniche nelle popolazioni naturali.
A livello genetico tutti i fenomeni macroevolutivi avvengono all’interno di una popolazione coinvolgendo il genotipo dei singoli individui e sono quindi ...
Leggi Tutto
In genetica molecolare, metodo per trasferire molecole di acido nucleico nelle cellule dopo somministrazione di un impulso di corrente ad alto voltaggio. Le cellule sono immesse in una soluzione contenente [...] che produce una transitoria apertura dei pori della membrana, attraverso i quali il DNA entra direttamente nel citoplasma. L’e. che va da 200 a 600 V/cm. I protoplasti sono poi fatti crescere in coltura per circa due settimane, prima di iniziare la ...
Leggi Tutto
In biologia, derivazione di un dato gruppo di organismi per evoluzione da una sola forma primitiva; si può riferire sia a gruppi limitati (per es., la specie umana) sia a gruppi molto vasti e a tutti i [...] teologia cattolica, per monogenismo si intende l’unità originaria del genere umano, in quanto esso trae origine da un unico primo uomo, Adamo, com’è affermato esplicitamente in più passi della Sacra Scrittura. Su questa base, la Chiesa cattolica ...
Leggi Tutto
In biochimica, metodologia messa a punto da R.R. Porter e F. Sanger nel 1948 e utilizzata da V.M. Ingram per lo studio dell’emoglobina S, con cui si ottengono le mappe peptidiche di una determinata proteina. [...] elettroforesi su supporto solido; successivamente viene effettuata una cromatografia, in una direzione spostata di 90° rispetto a quella dell’elettroforesi, che divide i peptidi non ancora separati dall’elettroforesi stessa. La colorazione del ...
Leggi Tutto
In genetica, detto di un gene, o di una sequenza di DNA, appartenente a un gruppo di sequenze omologhe all’interno della stessa specie; per es., i due geni che codificano la α-globina umana sono paraloghi. [...] e quindi possano essere considerati p., una maggiore relazione funzionale e strutturale fra alcuni di essi ne ha determinato la divisione in 4 gruppi. I cromosomi umani 12 e 17, nei quali sono localizzati 2 dei 4 gruppi di geni Hox (Hox -B e Hox -C ...
Leggi Tutto
In genetica, l’ibridismo che interessa più coppie di caratteri allelomorfi. È poliibrido l’individuo che risulta eterozigote per più di una coppia di geni. Se i caratteri sono 2 si parla di diibridismo, [...] se sono 3, 4, 5 ecc. di tri-, tetra-, pentaibridismo ecc. Il numero dei gameti formati dagli eterozigoti della prima generazione è 2n, dove n indica il numero delle coppie interessate (21=2 nel monoibridismo, ...
Leggi Tutto
In biologia, unità genetica funzionale, che presiede alla formazione di determinate molecole proteiche. Il termine fu introdotto da S. Benzer (1955). È un tratto definito di DNA, comprendente molti siti [...] impediranno che si sintetizzi una proteina normale, data l’alterazione di entrambi i tratti di DNA. Se appartenenti a c. diversi, sarà possibile per ciascun c. mutato la presenza del corrispondente c. normale in grado di specificare proteine attive. ...
Leggi Tutto
In ecologia, si dice di organismo strettamente legato all’ambiente cavernicolo, capace di riprodursi soltanto in esso e generalmente dotato di modificazioni morfologiche e fisiologiche (micro- o anoftalmia, [...] , pur frequentando l’ambiente cavernicolo, può rinvenirsi anche in ambienti diversi da questo. Sono t., per es., i Molluschi Gasteropodi del genere Hyalinia, alcune salamandre e, tra i Mammiferi, alcuni pipistrelli e topi (Peromyscus). Troglosseno (o ...
Leggi Tutto
i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...