Aloisio (o Aloiosus)
A. Iacobini
Architetto attivo in Italia settentrionale al principio del 6° secolo. In una lettera ascrivibile agli anni 507-511, riportata da Cassiodoro (Variae, II, XXXIX), il re [...] Griechischen Künstler, II, Stuttgart 1859, pp. 337-338.
E. Fabricius, s.v. Aloisius, in Pauly-Wissowa, I, 2, 1894, col. 1594.
H. Thiersch, s.v. Aloysius, in Thieme-Becker, I, 1907, p. 334.
G.T. Rivoira, Le origini dell'architettura lombarda e delle ...
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VASCULARIUS
I. Calabi Limentani
V. era chiamato in Roma l'artigiano dei vasa e vascula, scyphi, cioè vasi, coppe e tazze soprattutto d'argento, ma anche d'oro o con ornamenti d'oro, che facevano parte [...] L., vi, 1065); su un cippo frammentario, pure attribuito alla città di Roma, è menzionata una basilica vascularia (C.I.L., xi, 3821, v. Gummerus, art. cit. in bibl., i, p. 177, fig. 125). Altre iscrizioni di vascularii sono state trovate nel Lazio (C ...
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RAFINA (῎Αραϕεν; Araphen)
N. Bonacasa
Villaggio in Attica, centro di un antico demo, sulla strada tra Atene e Maratona. I resti archeologici distano dall'odierno villaggio 1 km circa. Gli scavi recenti [...] personificazione di Oikoumene e datata in età adrianea.
Bibl.: R. Looper, in Ath. Mitt., XVII, 1892, p. 362 ss.; Milchoefer, in Ath. Mitt., XVIII, 1893, p. 292; id., in Pauly-Wissowa, II, 1896, col. 379; D. I. Teochares, in Πρακτικά, 1951 (1952), p ...
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ALCMENA (᾿Αλκμήνη, ᾿Αλκμάνα)
A. de Franciscis
Forse in origine divinità ctonia (A. = la possente), nel mito è la consorte di Anfitrione. Avvicinata da Zeus che le si presenta sotto le sembianze del marito, [...] (fine del V sec. a. C.) ora a Pamphilos di Amfipoli (inizî del IV sec. a. C.); è anche probabile che, in realtà, ambedue i pittori abbiano trattato lo stesso soggetto; si noti però che la presenza di A. nel quadro è esplicita solo nello scolio per ...
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RHODOS (῾Ρόδος, Rhodos, Rhodus)
A. Bisi
Divinizzazione, introdotta in età ellenistica, della città e dell'isola omonime (v. rodi).
Nella personificazione dello stato rodio, cui si tributa culto, confluisce [...] per un'eco remota del carattere solare proprio dell'eroina dell'isola, ovvero per un'influenza del tipo monetario, diffusissimo in tutti i conî rodî, con la testa raggiata di Helios. Da notare che nelle monete del IV sec. a. C. il diadema ...
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TELMUN (Tlamunus)
G. Camporeale
La denominazione ritorna in tre raffigurazioni: le prime due su specchi etruschi incisi (Gerhard-Klügmann-Körte, Etr. Sp., v, 119 e 123 a) e l'altra nella scena, dipinta [...] seconda raffigurazione- lo specchio ora è a Firenze, n. inv. 88443- si tratta di una comune scena di battaglia, in cui i due protagonisti sono denominati Aivas (il vinto) e Telmuns (il vincitore): è controverso se Telmuns è forma di genitivo, nel ...
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FERENTILLO
U. Ciotti
S. Pietro in Valle. - A circa 7 km da F. e a 25 da Terni, la abbazia longobarda di San Pietro, nota per le sue importanti pitture e sculture medievali, conserva il maggior complesso [...] scene di caccia all'antilope e al cinghiale, e nell'ultimo infine sono raffigurati Amore e Psyche in una edicola sormontata da un timpano curvo.
Bibl.: C. I. L., XI, p. 727; A. Ghidiglia, Il Medio Evo nella Badia di S. Pietro a Ferentillo, Napoli ...
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ALCIONEO (᾿Αλκυονεύς)
F. Brommer
Uno fra i Giganti più noti. Occupa un posto importante nel fregio della Lotta dei Giganti dell'altare di Zeus a Pergamo, e precisamente nel lato orientale, quale avversario [...] : Pind., iv Nem., 43 ss., e vi Isthm., 33 ss.), A. voleva rubare i buoi di Gerione ad Eracle, oppure era Eracle a voler rubare i buoi ad A.; questa leggenda non è in relazione con la grande gigantomachia; essa è stata più volte trattata nella pittura ...
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TESHUP
G. Garbini
Dio della tempesta presso i Hurriti e gli Hittiti, equivalente ai semitici Ba'al e Hadad e al luvio Tarkhunda; è il prototipo dello Juppiter Dolichenus.
T. e le divinità ad esso affini [...] II millennio a. C. sulle impronte di sigilli di Kültepe (v.). Il dio con una folgore in mano è in piedi sopra un drago o un toro accovacciato. In entrambi i casi l'origine del motivo appare mesopotamica. Talvolta T. ha un berretto conico, un corto ...
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GYPSARIUS
I. Calabi Limentani
L'operaio del gesso era chiamato a Roma anche gypsarius e gypsoplastes: il primo termine si trova in alcune iscrizioni non di Roma, a Narbona (C. I. L., xii, 4479) e a [...] gesso sia liscio sia con motivi di decorazioni plastiche, oppure un operaio ausiliario degli scultori, che preparava le forme per i lavori in bronzo: sia dal modello di creta o di cera dell'artista creatore, sia da altre opere già esistenti per farne ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...