AURIFEX
I. Calabi Limentani
Aurĭftx, o raramente aurarius (faber) era chiamato in Roma sia l'orafo che lavorava l'oro, sia il venditore e il negoziante di oreficerie e di vasellame d'oro. L' a. poteva [...] al VII o VI sec. a. C. la fibula d'oro firmata da Manios della vicina Preneste (C. I. L., i2, 2, 3).
L'uso dell'oro da parte dei privati fu limitato in epoca repubblicana dalla lex Oppia (215 a. C.), che fu abrogata dopo 20 anni, a mezza oncia a ...
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CHEIRONOMIA (χερονομία)
I. Jucker
Fonte principale per l'identificazione del significato sono le menzioni letterarie, di cui quella nell'Onomastikon di Polluce (2, 153) offre la definizione più esatta: [...] dello skiamachéin la possediamo su una pelìke a figure nere del VI sec. a. C. a New York in cui due pugilatori tirano i loro colpi in aria ritmicamente con l'accompagnamento del flauto.
Come ch. si annovera infine anche quella dei retori.
Già ...
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LACUNARE (lacunar)
M. Wegner
I lacunari, o "cassettoni" dell'architettura greca ci sono particolarmente noti attraverso gli edifici classici di Atene: Partenone, Propilei, tempietto di Atena Nike, Eretteo, [...] lacunari quadrati (c. 500 a. C.) nel geison orizzontale e nel geison obliquo del tempio di Atena a Paestum; i fondi in arenaria inseriti nell'interno del campo sono decorati da stelle e da rosette modellate plasticamente. Per quanto il tipo sia ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I territori entro i confini dell'Impero. L'Italia: Ancona
Letizia Pani Ermini
Ancona
In età romana A. si estendeva nella valle tra il colle Guasco e il colle Astagno, [...] (1990), pp. 138-40.
F. Quiri, Via Birarelli. Lo scavo dell’anfiteatro e le “casette”, ibid., pp. 141-42.
C. Barsanti, s.v. Ancona, in EAM, I, 1991, pp. 570-78.
L. Pani Ermini, Città fortificate e fortificazione delle città italiane fra V e VI secolo ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Bavari
Volker Bierbrauer
I bavari
Popolazione germanica, chiamata dalle fonti anche Baiuvari, che emerge come [...] centri di irradiazione a est e a ovest del Lech non forniscono indizi sicuri, poiché esse potrebbero indicare le aree in cui i prodotti di determinati laboratori erano smerciati e/o richiesti per esigenze legate al gusto o alle mode, come, ad esempio ...
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FONTE
G. Binding
Nell'agiografia i miracoli leggendari esemplati su quello compiuto da Mosè (Es. 17, 5-6) fanno frequentemente riferimento a sorgenti che scaturiscono da una roccia; in altre leggende [...] riporta ai versi di Ap. 22, 1-3. La raffigurazione di Cristo, anche sotto forma di agnello o di croce, in piedi sul monte del paradiso con i quattro fiumi, è un motivo iconografico riscontrabile a partire dal 370 ca. e legato alla traditio legis o al ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. I Falisci
Mauro Cristofani
I falisci
Gente dell’Italia preromana (gr. Φαλίσκοι; lat. Falisci) che occupava una zona poco estesa del Lazio, costituita da pianori tufacei [...] riconoscere, ma non unanimemente, l’altra città falisca cursoriamente ricordata dalle fonti, Fescennium (Dion. Hal., I, 21, 1). In ambedue i centri non mancano tracce di abitato e di tombe risalenti al Protovillanoviano, mentre si registra assenza di ...
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NARBONENSIS, Gallia
G. C. Susini
Provincia romana (per i caratteri artistici della N., v. gallo-romana, arte). - Fu detta anche Gallia Transalpina, o Ulterior, o semplicemente Provincia (donde Provenza, [...] rango pretorio e di nomina senatoria che risiedeva a Narbona, ove si raccoglieva l'assemblea provinciale e si celebravano i riti in onore dell'imperatore. Per questi motivi la N., fortemente permeata di cultura greca e romanizzata da più lungo tempo ...
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CARITI (Χάριτες)
P. Orlandini
Divinità femminili greche (dette in latino Gratiae) della gioia, della bellezza, della grazia, di tutto ciò che rasserena e orna la vita dell'uomo. Erano figlie di Zeus [...] questo rilievo risale a un originale dello scultore beota Sokrates che sappiamo autore di un gruppo delle C., collocato in Atene presso i Propilei (Paus., i, 22, 8). Le C. e le Hòrai formavano il coronamento del trono dello Zeus di Fidia a Olimpia ...
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ARGENTARIUS
I. Calabi Limentani
Il primo significato della parola argentarius fu a Roma quello di banchiere, di cambiavalute; quello di argentiere, produttore o venditore di vasellame, di oggetti della [...] e della oreficeria (v. caelator e aurifex). Collegi di fabri argentarii sono testimoniati a Roma (C. I. L., vi, 348), a Cesarea in Mauretania (C. I. L., viii, 21106). Su una quarantina di iscrizioni qui considerate, 25 sono della città di Roma ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...