In entrambi i periodi, alla proposizione principale, introdotta dal pronome relativo indefinito chi, segue una proposizione relativa, introdotta dal pronome relativo che. La funzione grammaticale di che [...] è differente nelle due relative. In che non sa ...
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Nel veneziano, a Padova e in Trentino la parola dialettale pistór è ben diffusa nel significato di ‘fornaio, panettiere’. Pistór riprende direttamente il latino pistor -ōris, ‘panettiere’, che, in origine [...] significava ‘chi pesta i cereali nel mortaio’ ...
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La grafia corretta è consegniamo, con la i. Consegnare fa parte di un gruppo di verbi con la radice in gn (bagnare, guadagnare, lagnarsi, sognare, vergognare, ecc.)che mettono in difficoltà non pochi quando [...] questi si accingano a coniugare il verbo a ...
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L’alfabeto con i segni che noi italiani usiamo da secoli è l’alfabeto latino. Più in generale, tutta la cultura scritta del mondo occidentale si basa sulla scrittura alfabetica. Altrove sono stati o sono [...] ancor oggi utilizzati altri sistemi di scritt ...
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Marina MacrìTutti i nomi della settimana terminanti con -dì (da dì 'giorno') derivano da forme composte (non univerbate) latine. Lunedì viene da lunae die(m) 'giorno della luna'; martedì da Martis die(m) [...] 'giorno di Marte'; mercoledì da Mercurii die( ...
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In effetti, per quanto riguarda i nomi stranieri, terminanti in consonante e comunque non adattati, da tempo accolti nella nostra lingua (di solito si tratta di parole d’origine inglese), la norma prevede [...] il mantenimento al plurale della forma del s ...
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Remigio GirottiLa legge Ho letto sul giornale che i barbieri e i parrucchieri non si chiamano più così ma per legge d'ora in avanti si chiameranno ac 174 del 17 agosto 2005, pubblicata sulla «Gazzetta [...] Ufficiale» Ho letto sul giornale che i barbieri e i parrucchieri non si chiamano più così ma per legge d'ora in avanti si chiameranno ac 204 del 2 settembre 2005, recando «i principi fondamentali di disciplina dell'attività professionistica di ...
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Nelle proposizioni concessive può comparire il condizionale, nei casi in cui, come scrive la grammatica Italiano (garzantina) di Luca Serianni, «comparirebbe in una frase enunciativa». Per es.: partendo [...] da «si potrebbero fare tante cose», possiamo o ...
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Elisa PontecorvoDetto popolarissimo, ripreso per esempio dallo scrittore Alberto Moravia («ma, come si dice, il diavolo fa le pentole ma non i coperchi»), e conosciuto anche in altre varianti: il diavolo [...] fa la pentola ma non il coperchio; e, come te ...
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Luana Torchia1) L’uso degli ausiliari “essere” e “avere” in alcuni casi, cioè con i verbi intransitivi (tipici i verbi che indicano movimento, come decollare, per l’appunto) e con i cosiddetti verbi meteorologici [...] (piovere, grandinare, nevicare, ecc. ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
In chimica inorganica, i composti dell’idrogeno con qualsiasi altro elemento. In chimica organica, composti derivabili da altri per aggiunta di un atomo di idrogeno (così, i. di cresile, lo stesso che toluene; i. di vinile, lo stesso che etilene;...
In linguistica e grammatica, un aspetto della categoria grammaticale del numero che, contrapposto al singolare (e, dove esiste, al duale, triale e quattrale), indica che le persone o le cose sono più di una (e rispettivamente più di due, tre,...