Il superiore di una comunità religiosa e in particolare di una comunità monastica.
Titolo di particolare dignità in alcuni ordini cavallereschi (anche gran p.). Nell’Ordine dei Cavalieri di Malta il p. [...] (prior consulum). Il titolo di p. divenne stabile nel comune di Firenze in seguito alle riforme costituzionali del 1282-83; i p. erano in origine i rappresentanti delle più importanti corporazioni commerciali e industriali (le arti). Inizialmente tre ...
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(o Meistersänger) In Germania (dal 14° sec.), componenti di corporazioni artigiane di musicisti-poeti. Con la decadenza della cavalleria e il fiorire della borghesia, anche la poesia, coltivata fino allora [...] da cantori di nobile lignaggio (➔ Minnesänger), passò ai borghesi e agli artigiani. I M., in origine i membri laici di confraternite di cantori di chiesa, formarono scuole, che fiorirono nella Germania centrale e meridionale. La prima scuola ...
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Romanza, componimento poetico spagnolo di carattere epico-lirico, in doppi ottonari assonanzati, di cui è attestata l’esistenza già a metà del 15° secolo. Disdegnato dapprima dalle classi più colte, all’epoca [...] di forme sociali borghesi.
Una fondamentale partizione distingue i r. in viejos, anteriori al pieno fiorire del Rinascimento e e lirici, eruditos, privi di quell’ingenua e limpida ispirazione in cui sta il maggior pregio delle vecchie romanze e il cui ...
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Vinci, Simona. – Scrittrice italiana (n. Milano 1970). Laureata in Lettere moderne presso l’università di Bologna, traduttrice letteraria dall'inglese, ha esordito nel 1997 con il romanzo Dei bambini non [...] successo di pubblico e di critica. Scrittrice anche di libri per ragazzi, nel 1999 ha pubblicato la raccolta di racconti In tutti i sensi come l'amore e nel 2003 il romanzo Come prima delle madri, entrambi finalisti al Premio Campiello. Tra le ...
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Poeta romeno (Brăila 1903 - Parigi 1946). Attivo in tutti i movimenti e periodici dell'avanguardia letteraria e artistica romena fra le due guerre mondiali, si stabilì dal 1933 in Francia, ove optò per [...] il surrealismo, cui diede poi, in armonia con le sue scelte politiche, un intendimento più umano e deliberatamente sociale. Principali opere: Restrişti ("Angustie", 1923); Colomba (1927); Zodiac (1930); Incantaţii ("Incantazioni", 1931); Peter ...
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Scrittore statunitense (Buffalo 1920 - Holyoke, Massachusetts, 1972). Insegnò in varie università, e lavorò a più riprese come operaio in fabbrica. I problemi sociali (condizione operaia, giovanile, la [...] produzione saggistica (A radical's America, 1962) e soprattutto narrativa (i racconti riuniti in On the line, 1957, trad. it. Alla catena, 1959, e in A story for Teddy and others, 1966; i romanzi False coin, 1959, The will, 1963, Standing fast, 1970 ...
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Poema eroicomico in ottave di A.Tassoni.
Trama: l'opera è imperniata sull'episodio, in parte storico, di una secchia rapita dai Modenesi ai Bolognesi (sec. 14°); il rapimento provoca una guerra alla quale [...] partecipano anche gli dèi dell'Olimpo; tra i Modenesi è il codardo spaccone conte di Culagna, innamorato della bella Renoppia, la quale, con una schiera di donne, mette in fuga i Bolognesi. ...
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JACOB, Max (App. I, p. 718)
Vittorio STELLA
Poeta francese, morto nel campo di concentramento tedesco a Drancy il 15 marzo 1944
Bibl.: A. Rousseaux, M. J. e i giochi dello spirito, in Poesia, 1945, n. [...] , Survie de M. J., in Labyrinthe, I, 1944-45, fasc. 1; J. Amrouche (M. J. et nous), S. Mondrain (M. J. et Montparnasse), H. Bosco (M. J. tel que je l'ai vu), in L'Arche, 1944, n. 4; M. Beaulu, Dernier souvenir de M. J., in Confluences, 1945, n. 2 ...
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Letteratura e psicoanalisi
Giovanni Bottiroli
Gli scrittori sono i precursori della psicoanalisi, e i suoi migliori alleati. "Probabilmente - dice Freud - attingiamo alle stesse fonti, lavoriamo sopra [...] limite più importante che non l'astoricità degli archetipi (oggetto di critiche troppo disinvolte e facili). In ogni caso, il confronto tra i due grandi maestri della psicoanalisi merita di venir condotto - e così avviene oggi - con una disponibilità ...
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ZENOBIO (Ζηνόβιος)
Vittorio De Falco
Paremiografo. Sofista, insegnò in Roma al tempo dell'imperatore Adriano, per il quale compose, in occasione del genetliaco, un discorso. Tradusse in greco le Storie [...] raccolte di Didimo e di Lucillo di Tarra.
Z. trascrisse soltanto i proverbî con una breve spiegazione della loro origine e del loro significato. In origine, i proverbî erano elencati secondo i diversi autori da cui erano stati tratti. Nel Medioevo, l ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...