In biochimica, enzima che idrolizza i legami fosfodiesterici nell’RNA (ribonucleasi) o nel DNA a singolo e doppio filamento (desossiribonucleasi). Le e., insieme alle esonucleasi, fanno parte della grande [...] prodotti sono riutilizzati dalla cellula attraverso appropriate vie metaboliche. Una classe di desossiribonucleasi estremamente importanti per i sistemi biologici è costituita dalle e. coinvolte nella riparazione dei danni provocati da agenti chimici ...
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In biochimica, proteina o molecola proteica derivante dalla degradazione parziale delle proteine stesse. I p. si distinguono dagli oligopeptidi poiché contengono un numero minimo di 40 residui amminoacidici [...] proteica, quali l’ACTH, la lipotropina, l’insulina, la melanotropina, la prolattina ecc. Polipeptidasi Gruppo di peptidasi (➔ proteine) che riunisce i sistemi enzimatici attivi sui peptidi costituiti da almeno 3 amminoacidi; le p. sono suddivisibili ...
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In fisica e in chimica, le condizioni i. di un sistema sono quelle esistenti nell’attimo (istante i.) da cui si inizia a misurare il trascorrere del tempo: la qualifica di i. è poi data a valori di grandezze [...] Dal punto di vista analitico, la conoscenza delle condizioni i. di un sistema fisico o chimico è necessaria per sistema; più in generale si parla in senso analogo in matematica di condizioni o valori iniziali.
In botanica, cellula i. sinonimo di ...
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In generale, si dice di una sostanza che ha tendenza ad assorbire o ad adsorbire acqua, per es. il cotone sgrassato o un colloide liofilo (destrina, agar-agar, proteine ecc.). A livello molecolare il termine [...] indica un gruppo atomico sede di un dipolo elettrico che tende a legarsi ai dipoli dell’acqua.
Piante i. sono piante, come alcune Fanerogame acquatiche, la cui impollinazione avviene a opera dell’acqua.
Una sostanza che presenta repellenza per l’ ...
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In biochimica, sostanza polianionica a elevato peso molecolare costituita per il 95% da catene polisaccaridiche, dette glicosamminoglicani, legate covalentemente a una catena polipeptidica (5%). I p. costituiscono [...] della matrice extracellulare dei tessuti connettivi, di cui possono rappresentare anche il 30% del peso secco. I glicosamminoglicani dei p. sono suddivisi in 7 classi principali: acido ialuronico, condroitinsolfato A, B e C, cheratansolfato ...
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In chimica, di sostanza, di atomo, di molecola ecc., che si scioglie facilmente negli oli e nei grassi. Così, in una molecola di sapone, il radicale idrocarburico dell’acido grasso è l., mentre il gruppo [...] carbossilico è idrofilo.
Lipofobo si dice di sostanza, di atomo, di molecola ecc., che ha scarsa o nulla affinità per oli e grassi. Le sostanze lipofobe sono, in genere, fortemente polari (per es., l’acqua, i sali). ...
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In chimica e in fisica, si dice di materiali cristallini o amorfi contenenti all’interno della propria struttura pori di diametro compreso all’incirca tra 2 e 100 nm, tali da permettere il passaggio reversibile [...] molecole di dimensione confrontabile. Quando il diametro dei pori è inferiore a 2 nm, si parla solitamente di materiali nanoporosi. Esempi di materiali m. sono alcune zeoliti, i nanotubi di carbonio, particolari composti organici e organometallici. ...
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In biochimica, meccanismo universale (detto anche processo chemiosmotico) che si svolge nei batteri, nei cloroplasti e nei mitocondri; consiste nella liberazione di energia durante il trasporto di elettroni [...] attraverso una membrana; tale energia favorisce il passaggio di protoni tra i due lati della membrana stessa e quindi l’instaurarsi di un gradiente elettrochimico protonico che viene utilizzato dalle cellule per vari processi e soprattutto per la ...
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In biochimica, precursore dell’ormone proteico pancreatico insulina, a sua volta derivante dalla preproinsulina (➔). Nell’uomo, la p. è costituita da un’unica catena polipeptidica di 84 residui amminoacidici; [...] il segmento interno di 33 amminoacidi, noto come catena C e compreso fra le catene A e B della molecola di insulina matura, viene rimosso proteoliticamente solo dopo che si sono formati i ponti disolfuro caratteristici dell’ormone attivo. ...
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In chimica, riscaldamento di una sostanza solida a temperatura più o meno elevata per eliminare acqua di combinazione o parti volatili, decomporre i bicarbonati, i carbonati ecc. È utilizzata a volte per [...] determinare in certi prodotti il residuo fisso, cioè la parte non volatile col riscaldamento a una determinata temperatura. Il processo è anche usato industrialmente; per i minerali si parla più propriamente di arrostimento (➔). ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...