I funghi propriamente detti, in contrapposizione ad altri aventi organizzazione del tutto diversa, plasmodiale, come i Mixomiceti. La serie degli E. è divisa in tre classi: Ficomiceti, Ascomiceti e Basidiomiceti, [...] oltre alla classe di forme dei Deuteromiceti, o Funghi imperfetti, dei quali non è nota la fase sessuata.
Alcuni autori invece intendono per E. soltanto l’insieme delle due ultime classi ...
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In botanica, fiore d., che ha i suoi antofilli ordinati a spirale, di cui gli esterni sono diversi dagli interni (per es., fico d’ India), oppure fiore che ha gli antofilli in 2 o più verticilli; i filli [...] possono essere uguali fra di loro: tepali (fiore omeoclamide, per es. Gigliacee), oppure disuguali: sepali e petali (fiore eteroclamide, per es. stramonio) ...
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In botanica, si dice di un organo vegetale che porta peli sottili e leggeri, in modo da assomigliare a una piuma, per es. stilo p. (nella vitalba).
È detto pelo p. il pelo pluricellulare le cui cellule [...] esterne si prolungano in fuori a destra e a sinistra dell’asse principale (per es., i peli del pappo di certe Asteracee). ...
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In botanica, cellula o complesso di cellule dell’epidermide simili morfologicamente a quelle circostanti da cui però differiscono perché adatte all’assunzione dell’acqua e dei sali ivi disciolti. Si trovano [...] in molte piante acquatiche, sommerse e galleggianti. Gli i. si mettono in evidenza con coloranti basici, poiché li assorbono elettivamente nella loro membrana e nel contenuto cellulare. ...
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In botanica, meristema (➔) dell’apice del caule, derivato dalle cellule iniziali. Le cellule del p. occupano la posizione distale e da principio sono uguali, poi mostrano qualche differenza nella grandezza, [...] allungamento, spessore delle pareti, in relazione ai diversi tessuti cui daranno origine. A questo stadio si ha il meristema apicale, dal quale si formeranno i tessuti permanenti. ...
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In botanica, si dice di frutto secco, originato da almeno due carpelli, che a maturazione si divide in pezzi uniseminati (di solito acheni), corrispondenti ai singoli carpelli (per es., nelle Apiacee) [...] o a mezzo carpello (per es., nelle Lamiacee). Frutti d. sono considerati anche i lomenti, alcuni dei quali (per es., nelle Fabacee) tuttavia sono unicarpellari. ...
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In patologia vegetale, somministrazione alle piante malate di sostanze capaci di combattere alcune malattie (da carenza ecc.), o direttamente i parassiti, o di neutralizzare le tossine emesse da questi. [...] Il metodo migliore è quello di fornire soluzioni acquose al terreno, le quali, assorbite dall’apparato radicale, si diffondono più o meno per tutto il corpo vegetale ...
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In botanica, la formazione diretta verso la parte superiore di un organo o di un apparato.
Infiorescenza a., quella in cui la fioritura incomincia dal basso e procede verso l’alto, come in molte piante [...] ad antesi primaverile, nelle quali, per conseguenza, i fiori apicali sono spesso in boccio mentre quelli basali sono già sfioriti. ...
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In botanica, movimento nastico determinato da uno stimolo termico. Tale fenomeno è evidente nel perianzio di alcuni fiori, per es. del tulipano: se una pianta con i fiori chiusi viene portata in un ambiente [...] caldo, i fiori si aprono del tutto in pochi minuti. Spesso i movimenti termonastici si accompagnano a quelli fotonastici (➔ nictinastia). ...
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In botanica, complesso dei prolungamenti a forma di denti o di ciglia che, nei Muschi, di norma proteggono la bocca dell’urna contenente le spore; è semplice o doppio. I denti del p. sono capaci di eseguire [...] rapidi movimenti igroscopici; se il tempo è secco si curvano in fuori permettendo l’uscita delle spore. ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...