In tossicologia, sostanza elaborata da miceti in grado di produrre effetti tossici nell’uomo e in altri animali a sangue caldo: la maggior parte delle m. sono prodotte da muffe (aspergilli, penicilli) [...] muffe, estremamente diffuse nelle regioni calde. Le m. sono state chiamate in causa come possibili agenti responsabili del carcinoma epatico, assai diffuso tra i Bantu, e del kwashiorkor. Particolare attenzione è rivolta alle aflatossine, metaboliti ...
Leggi Tutto
In botanica, cellule, dette anche stereidi o sclereidi, con pareti ispessite, che hanno funzione di sostegno; le cellule m., sono isolate o riunite in tessuti detti anch’essi meccanici (➔ collenchima; [...] dare ai diversi organi la consistenza necessaria per esplicare le loro funzioni. Grazie alla distribuzione dello stereoma i corpi vegetali sono in grado di raggiungere altezze e solidità considerevoli: talora il rapporto tra il diametro della base di ...
Leggi Tutto
In fitogeografia, il complesso delle isole atlantiche: Capo Verde, Azzorre, Madera e Canarie (queste ultime chiamate in antico Isole dei Fortunati, in gr. Μακάρων νῆσοι); questa regione si distingue per [...] bosco di alberi sempreverdi, ricchissimo di felci, liane e muschi, che spesso ricoprono i tronchi e pendono dai rami degli alberi come cortine; più in alto, al di sopra della fascia caratterizzata dalla condensazione dell’umidità atmosferica, sono ...
Leggi Tutto
In botanica, lo stato, rilevabile esteriormente, di una pianta nella quale il turgore cellulare è diminuito sensibilmente in seguito alla perdita d’acqua per traspirazione. L’a. temporaneo si osserva di [...] norma in molte piante: di notte, quando la traspirazione è minore, la pianta riprende l’aspetto normale. Se il terreno sole o al coperto in ambiente bene ventilato o anche in forno o nei soliti essiccatoi da frutta: i grappoli vengono appesi, oppure ...
Leggi Tutto
In botanica, coppia di nuclei, a distinta polarità sessuale, che si trova nelle ife ascogene e all’inizio dell’asco negli Ascomiceti e nel micelio secondario dei Basidiomiceti. Nel caso più semplice deriva [...] , nel basidio. La cellula originata dalla fusione in seguito a ripetute divisioni dà origine ad altre cellule: in queste ciascuno dei due nuclei si divide in due per normale cariocinesi e i quattro nuclei che ne derivano si distribuiscono, con ...
Leggi Tutto
In botanica, l’andamento curvo, flessuoso o irregolare e contorto delle fibre del legno che, in seguito ad anomalie nell’accrescimento, deviano dal loro normale decorso più o meno rettilineo e parallelo [...] (soprattutto nell’omogeneità), che tuttavia acquista in eleganza assumendo disegni caratteristici per forma, varietà è soprattutto frequente nelle radici e nel colletto delle piante arboree.
I legni marezzati (di acero, quercia, noce, olivo ecc.) ...
Leggi Tutto
In ecologia, l’insieme delle condizioni ambientali in cui vive una determinata specie. In botanica, l’area nella quale una pianta trova le condizioni ambientali favorevoli al suo sviluppo.
Con significato [...] una specie persiste. Concetto teorico, l’h. è un sottoinsieme dell’insieme nicchia (➔) da cui si differenzia in quanto non contiene i descrittori biotici che condizionano la persistenza di una specie. Il concetto di h. definisce dunque la relazione ...
Leggi Tutto
In botanica, la varietà di una specie (detta anche varietà fisiologica) che si distingue non per caratteri morfologici, come avviene nella maggior parte dei casi, bensì solo per uno o più caratteri fisiologici. [...] e in altre Labiate, per quanto riguarda le differenze nella composizione dell’essenza, nella resistenza al freddo, nell’abbondanza della fioritura ecc. F. sono anche numerose varietà coltivate e le varie razze del rizobio delle Fabacee, i ceppi ...
Leggi Tutto
In botanica, fenditura in senso radiale che si riscontra nei tronchi di alberi piuttosto vecchi sia in piedi, come nel castagno, sia dopo l’abbattimento, come nel faggio. Si distingue il c. centrale, [...] del gelo (causato dai forti geli, ma anche da temperature molto elevate), quando incomincia dalla periferia del tronco. I c. si producono nei tessuti parenchimatici, come quelli dei raggi midollari; progrediscono con gli anni, possono anche chiudersi ...
Leggi Tutto
In botanica, gruppo, in passato costituito solo da Alghe verdi, che veniva considerato da A. Engler come divisione a sé, da altri quale classe delle Clorofite o, infine, come una classe delle Crisofite. [...] vive nelle acque dolci; vi appartengono, per es., i generi Botrydium, Tribonema, Vaucheria.
Analisi molecolari degli acidi di ascrivere al gruppo delle E. anche organismi algali in passato attribuiti a divisioni a sé stanti (Diatomee, Crisofite ...
Leggi Tutto
i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...