Umanista (n. Firenze 1424 - m. nel Casentino 1498). Lettore di poesia e oratoria nello Studio dal 1458, dal 1467 fu cancelliere di parte guelfa, poi scrittore di lettere pubbliche presso la Signoria. Imbevuto [...] nella terza e quarta lo stesso Alberti, quasi per esemplificare i concetti discussi, dà un'interpretazione allegorica dei primi 6 opuscolo De vera nobilitate, conservato in un cod. della Corsiniana di Roma, e i dialoghi De nobilitate animae (1472). ...
Leggi Tutto
Pittore e incisore (Bologna 1529 - ivi 1592). La sua formazione avvenne in patria e a Roma con I. Vignola (1550-55) e poi presso T. Zuccari (1555-60 circa). Influenzato inizialmente da Correggio, Parmigianino [...] e N. dell'Abate (1564-65, Madonna in trono e santi, Bologna, S. Giacomo Maggiore), fu sensibile anche alla pittura di P. Tibaldi e D Bologna: l'Adorazione dei Magi, Palazzo Arcivescovile; Madonna in gloria e Santi, 1570 circa, S. Petronio; ...
Leggi Tutto
Pittore (n. 1485 circa - m. 1532). Nato forse in Lombardia, le origini della sua arte, alquanto complesse, vanno ricercate nella pittura lombarda legata al Bergognone; evidente è anche l'influsso del Bramantino, [...] specialmente in alcuni affreschi della Villa Pelucca presso Monza. Accolse suggestioni da L. Lotto e M. Marziale, poi si la Crocifissione (1529, Lugano, S. Maria degli Angeli); i mirabili affreschi della cappella Besozzi (1530, Milano, Monastero ...
Leggi Tutto
Critico letterario italiano (Matera 1888 - Firenze 1963); prof. di letteratura italiana (dal 1939) nell'univ. di Firenze, dove si era trasferito giovanissimo. Formatosi nell'ambiente vociano, in una sorta [...] Tempo. Tutta la sua attività critica, dedicata in prevalenza alla letteratura italiana moderna e contemporanea (Saggi o commento, i valori stilistici e tonali del testo poetico per cogliere il farsi della poesia attraverso i varî momenti compositivi ...
Leggi Tutto
Pittore italiano (Roma 1900 - ivi 1972). Iniziò a dipingere sotto la guida di F. Carena. Fu più volte a Parigi (1927, 1933), dove il suo nome fu legato dalla critica alla scuola romana e alla pittura tonale, [...] ma, nonostante i contatti con l'ambiente di Scipione e di Mafai, la sua pittura se ne discostava per una esigenza di rigore compositivo e semplicità quasi archetipica, sempre riconoscibile ma riproposto in continue varianti e valori sempre nuovi. Nel ...
Leggi Tutto
Giureconsulto (Milano o Alzate Brianza 1492 - Pavia 1550); studiò diritto a Pavia e a Bologna, e si addottorò nel 1516 a Ferrara; avvocato a Milano, prof. di diritto civile ad Avignone (1518-1522, 1527-1529), [...] trattati strettamente giuridici, accanto ai più celebri lavori dedicati all'esegesi del Corpus iuris civilis. I suoi scritti sono raccolti in Opera, 1582, in 4 voll., i primi 3 di Commentaria, il 4º di Tractatus e Orationes con appendice di opere ...
Leggi Tutto
Scultore (Genova 1630 - ivi 1702). Dapprima ebanista, fu poi allievo di Bernini per sei anni (1655-61). Tra i maggiori esponenti della scultura barocca genovese, tra il 1661 e il 1677 scolpì statue di [...] chiesa di S. Carlo (1675 circa) e il monumentale Battista in S. Maria di Carignano (1677), fondendo con cadenze leggere attivo (Immacolata, 1699, Genova, S. Luca; ecc.). n I figli Domenico (Genova 1668 - ivi 1740) e Giovanni Battista ( ...
Leggi Tutto
Attrice francese (Parigi 1931 - ivi 2011); dal 1954 al 1957 con la Comédie-Française, conquistò un successo personale in Deux sur la balançoire di W. Gibson (1958) e Après la chute di A. Miller (1965), [...] per la regia di L. Visconti. Attiva anche nel cinema dal 1956, si affermò tra le interpreti più complete e moderne del cinema europeo con Rocco e i suoi fratelli (1960), diretto da L. Visconti, seguito, fra gli altri, da: La proie pour l'ombre (1961 ...
Leggi Tutto
Romano (m. Roma 872), cardinale prete del titolo di S. Marco (842), fu consacrato il 14 dic. 867. Seguì le direttive di Niccolò I, conservando nell'ufficio di cancelliere Anastasio Bibliotecario, e agendo [...] , ed evangelizzata invece da missionarî di Roma. A. accolse a Roma Cirillo e Metodio (più tardi santificati) e dopo la morte del primo consacrò Metodio arcivescovo di Pannonia con facoltà di organizzare quella Chiesa. Venne sepolto in Vaticano. ...
Leggi Tutto
Pittore (Bologna 1512 - ivi 1597). Esponente del manierismo emiliano, risentì in un primo tempo dei modi raffaelleschi di Innocenzo da Imola e di Perìn del Vaga, di cui fu aiuto a Genova (1527). A Roma, [...] tempo a Fontainebleau (1560), nel 1565 fu a Firenze tra i collaboratori di G. Vasari. Tra le sue opere principali: la Disputa di s. Caterina, 1551, Bologna, chiesa del Baraccano, in cui il suo stile volge a forme michelangiolesche. n La figlia Lavinia ...
Leggi Tutto
i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...