ORNATOR-ORNATRIX
I. Calabi Limentani
Il femminile ornatrix è largamente testimoniato dagli autori oltre che dalle iscrizioni, e sappiamo che significava acconciatrice (Ovid., Ars am., iii, 259; Am., [...] vi, 7296-7; 7656; 9345; 9462 a; 9726-35; 33101; 33425), ad Ostia (C.I.L., xiv, 5306), a Pozzuoli (C.I.L., x, 1935; 1941); a Spalato (C.I.L., iii, 2116), in Spagna (C.I.L., ii, 1740), ma anche di liberte che hanno abitato a Roma nel vicus Zongus: col ...
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BRATTIARIUS
I. Calabi Limentani
Brattiarius (o anche bractearius, bracteator, blattarius) era in Roma l'artigiano che batteva i metalli in sottilissime lamine, foglie (bracteae, laminae, lamellae). [...] e degli argentarii. Sono epigraficamente testimoniati per la sola città di Roma e per il primo secolo dell'Impero. In un gruppo di loculi di un colombario, un b. (C. I. L., vi, 6939) e un auri aceptor (C. L L., vi, 9212) sono liberti di uno stesso ...
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POIENESTI
R. Vulpe
Centro archeologico in Romania, sull'altopiano centrale della Moldavia a 20 km ad E da Vàslui, lungo il fiume Racova. Gli scavi del 1949 hanno messo in luce sei epoche ben distinte: [...] avuto un ruolo storico importante nelle contrade a E dei Carpazi.
Bibl.: R. Vulpe, Sàpàturile de la Poinesti din 1949, in Materiale, I, pp. 213-506; id., Le problème des Bastarnes à la lumière des découvertes archéologiques en Moldavie, Bucarest 1955 ...
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TANG-I SARVAK
C. A. Pinelli
Località montuosa del Khuzistan nella Persia sud-orientale dove venivano incoronati i re dell'Elimais, vassalli dei sovrani Arsàcidi. La località era verisimilmente consacrata [...] und Rom, Neue Urkunden aus Sassanidischer Frühzeit, Tubinga 1942, pp. 30-34; H. Henning, The Monuments and Inscriptions of Tang-i Sarvak, in Asia Maior, N. S., 1952, pp. 151-178; L. Vanden Berghe, Archéologie de l'Iran ancien, Leida 1959, pp. 59 ...
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GERAS (Γῆρας)
A. Comotti*
Personificazione della vecchiaia, ipostatizzata in un vecchio ritenuto figlio della Notte (Hesiod., Theog., 225).
Ha una parte nel ciclo di Eracle, ma poiché la lotta dell'eroe [...] . Anz., 1952, p. 60 ss.; id., Vasenlisten zur griech. Heldensage, Marburg-Lahn 1956, p. 33.
Bibl.: W. Stoll, in Roscher, I, col. 1628; Waser, in Pauly-Wissowa, VII, 1912, c. 1240 ss., s. v.; H. Usener, Göttersnamen, Bonn 1893, pag. 366; H. J. Rose ...
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Aloisio (o Aloiosus)
A. Iacobini
Architetto attivo in Italia settentrionale al principio del 6° secolo. In una lettera ascrivibile agli anni 507-511, riportata da Cassiodoro (Variae, II, XXXIX), il re [...] Griechischen Künstler, II, Stuttgart 1859, pp. 337-338.
E. Fabricius, s.v. Aloisius, in Pauly-Wissowa, I, 2, 1894, col. 1594.
H. Thiersch, s.v. Aloysius, in Thieme-Becker, I, 1907, p. 334.
G.T. Rivoira, Le origini dell'architettura lombarda e delle ...
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VASCULARIUS
I. Calabi Limentani
V. era chiamato in Roma l'artigiano dei vasa e vascula, scyphi, cioè vasi, coppe e tazze soprattutto d'argento, ma anche d'oro o con ornamenti d'oro, che facevano parte [...] L., vi, 1065); su un cippo frammentario, pure attribuito alla città di Roma, è menzionata una basilica vascularia (C.I.L., xi, 3821, v. Gummerus, art. cit. in bibl., i, p. 177, fig. 125). Altre iscrizioni di vascularii sono state trovate nel Lazio (C ...
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RAFINA (῎Αραϕεν; Araphen)
N. Bonacasa
Villaggio in Attica, centro di un antico demo, sulla strada tra Atene e Maratona. I resti archeologici distano dall'odierno villaggio 1 km circa. Gli scavi recenti [...] personificazione di Oikoumene e datata in età adrianea.
Bibl.: R. Looper, in Ath. Mitt., XVII, 1892, p. 362 ss.; Milchoefer, in Ath. Mitt., XVIII, 1893, p. 292; id., in Pauly-Wissowa, II, 1896, col. 379; D. I. Teochares, in Πρακτικά, 1951 (1952), p ...
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ALCMENA (᾿Αλκμήνη, ᾿Αλκμάνα)
A. de Franciscis
Forse in origine divinità ctonia (A. = la possente), nel mito è la consorte di Anfitrione. Avvicinata da Zeus che le si presenta sotto le sembianze del marito, [...] (fine del V sec. a. C.) ora a Pamphilos di Amfipoli (inizî del IV sec. a. C.); è anche probabile che, in realtà, ambedue i pittori abbiano trattato lo stesso soggetto; si noti però che la presenza di A. nel quadro è esplicita solo nello scolio per ...
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RHODOS (῾Ρόδος, Rhodos, Rhodus)
A. Bisi
Divinizzazione, introdotta in età ellenistica, della città e dell'isola omonime (v. rodi).
Nella personificazione dello stato rodio, cui si tributa culto, confluisce [...] per un'eco remota del carattere solare proprio dell'eroina dell'isola, ovvero per un'influenza del tipo monetario, diffusissimo in tutti i conî rodî, con la testa raggiata di Helios. Da notare che nelle monete del IV sec. a. C. il diadema ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...