IDOLO
M. Camille
Durante il Medioevo l'i. costituì uno dei più rilevanti segni visivi dell'arte, che permise sia di definire il corretto ruolo rivestito dalle immagini consentite nell'ambito della Chiesa [...] porta inevitabilmente alla loro condanna a una morte straziante; spesso però, come nel caso di s. Caterina, il rifiuto degli i. è rappresentato in forma di disputa con la santa che stigmatizza la stupidità che conduce alla venerazione di pietre vuote ...
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ARGENTARIUS
I. Calabi Limentani
Il primo significato della parola argentarius fu a Roma quello di banchiere, di cambiavalute; quello di argentiere, produttore o venditore di vasellame, di oggetti della [...] e della oreficeria (v. caelator e aurifex). Collegi di fabri argentarii sono testimoniati a Roma (C. I. L., vi, 348), a Cesarea in Mauretania (C. I. L., viii, 21106). Su una quarantina di iscrizioni qui considerate, 25 sono della città di Roma ...
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NISA in Caria (Νῦσα, Νῦσαι; Nysa)
N. Bonacasa
Città della Caria (1 km a N-O dell'odierna Sultanhissar), sul Meandro (Plin., Nat. hist., v, 29, 108; Ptol., Geogr., v, 2, 15; Steph. Byz., s. v. Πυϑόπολις, [...] ed E sono situati pilastri molto aggettanti e tra essi si dispongono tre nicchie quadrangolari che si sovrappongono in più piani. Dietro i muri esterni, al piano terra, sono profonde stanze a vòlta e corridoi con nicchie che dovevano essere collegate ...
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GAETANO, Alvise (Luigi)
Giovanna Capitelli
Tra i protagonisti della scuola marciana di mosaico "moderno", risulta attivo a Venezia nel cantiere decorativo della basilica di S. Marco dal 1595 al 1631.
Formatosi [...] ; C. Robotti, Mosaico e architettura. Disegni, sinopie, cartoni, Napoli 1983, p. 56 n. 42; O. Demus, The mosaics of S. Marco in Venice, Chicago-London 1984, I, 1, pp. 10, 12, 219; II, 1, pp. 21 s., 192; R. Polacco, S. Marco. La basilica d'oro, Milano ...
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CARLETTI, Nicolò
Arnaldo Venditti
Di famiglia toscana, nacque in Napoli l'8 nov. 1723 (secondo Strazzuffo, che sulla fonte del Soria ne fornì una densa biografia), data non da tutti accettata.
Dopo [...] , Napoli 1939, ad Ind.; Ville vesuviane del Settecento, Napoli 1959, ad Indicem;F. Strazzullo, Ingegneri camerali napoletani del Settecento, in Partenope, I(1960), p. 56; G. Russo, La città di Napoli dalle origini al 1860, Napoli 1960, pp. 78, 190 e ...
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CORRODI (in alcuni documenti svizzeri Korradi), Salomon
Sabina Magnani
Figlio di Salomon, pastore protestante, e di Regula Nägeli, nacque il 19 apr. 1810 a Fehraltorf (presso Zurigo) dove il padre esercitava [...] . d. mostra delle opere lasciate al Comune di Roma dal pittore G. De Sanctis, Roma 1949, p. 14, n. 121; I pittori zurighesi in Italia 1770-1870 (catal.), Firenze 1978, p. 15; G. Incisa della Rocchetta, La collez. dei ritratti della Accademia di S ...
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BERNARDO da Venezia
Giovanni Mariacher
Attivo in Lombardia come architetto, lapicida e scultore in legno, sulla fine del sec. XIV e al principio del XV.
Non abbiamo alcuna notizia di una sua attività [...] scultura nel Duomo di Milano, Milano 1908, p. 8; S. Vigezzi, La scultura lombarda dall'Antelami all'Amadeo, Milano 1928, I, pp. 64 s.; Id., La scultura in Milano, Milano 1934, p. 150 n. 455; H. Oertel, Die Baugeschichte der Kirche S. M. del Carmine ...
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CROCE, Piede di
P. Springer
Locuzione che in senso stretto definisce ogni oggetto che serva a porre una croce sulla mensa dell'altare, in senso lato qualsiasi congegno con cui si possa fissare o portare [...] Ornamenta Ecclesiae. Kunst und Künstler der Romanik, a cura di A. Legner, cat., 3 voll., Köln 1985: I, nrr. B57, C46, F19; III, nrr. H29, H34; O. ter Kuile, in Koper & Brons, cat., den Haag 1986, pp. 22-25, nrr. 15-16; R. Marth, Untersuchungen zu ...
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CRISOELEFANTINA, Tecnica
¿ C. Albizzati*
Fu usata e sviluppata in particolare da scultori greci: di una figura si eseguivano in avorio le carni e il resto in lamina d'oro.
L'uso di materiali di colori [...] ; le sopracciglia erano dipinte, le labbra tinte con cinabro, di cui le tracce son chiare sull'avorio vaticano. I pezzi in oro erano scomponibili e costituivano una riserva finanziaria dello stato e del santuario a cui il simulacro apparteneva, e se ...
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MARTYRION (ματρύριον, memoria)
F. W. Deichmann
I termini martyrion, memoria nell'ambito della chiesa antica, indicarono i luoghi di Terrasanta riferibili a fatti della Bibbia e della vita di Cristo. [...] edifici: così a Betlemme e a Gerusalemme, per esempio, il vero m. è un edificio centrale; per la celebrazione dell'eucaristia, in ambedue i casi, si costruì accanto una basilica a cinque navate.
Da quanto s'è detto, risulta chiaro che il m. dei primi ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...