A quale lingua appartiene il toponimo?Nell’analisi di un qualsiasi repertorio toponimico bisogna tener conto preventivamente di alcuni elementi: a quale lingua appartiene il toponimo; se il luogo oggi [...] Suffissi e terminazioni dei cognomi italiani57 Frequenti e rari, le altre ragioni che spiegano i cognomi58 I cognomi degli esposti59 I cognomi uscenti in -etto e in -one: dove, come e perché60 Paparazzo, il cognome italiano più famoso nel mondo61 ...
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Il 16 luglio 1934, il Podestà del comune di Melma invia la deliberazione con cui chiede al Governo del Re che «la denominazione del Comune di Melma venga cambiata con quella di Silea». Interessante la [...] Suffissi e terminazioni dei cognomi italiani57 Frequenti e rari, le altre ragioni che spiegano i cognomi58 I cognomi degli esposti59 I cognomi uscenti in -etto e in -one: dove, come e perché60 Paparazzo, il cognome italiano più famoso nel mondo61 ...
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Tra Sciascia e FavaQuando, nel 1969, Sciascia scrive il saggio intitolato Sicilia e sicilitudine, segna la fortuna di un vocabolo, appunto sicilitudine, destinato da lì in avanti ad indicare l’inesplicabile [...] , R., Pippo Fava. Cronaca di un uomo libero, Catania, CUECM, 1990. Consolo 1984 = Consolo, V., Un rumoroso e fastidioso estraneo, in «I Siciliani», a. II, n. 12, gennaio 1984.De Cristofaro 2002 = Barcellona, P., De Cristofaro, E. (intervistatore), La ...
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Da qualche anno, l’universo giornalistico di Giuseppe Fava, con la sua quarantennale militanza della parola, è entrato all’Università di Palermo nei programmi dei corsi Linguistica italiana, di Lingua [...] ? […] lungo la riva del canalone che scende dalla collina al mare, con un rivolo d’acqua putrida al centro, e giù in basso i tuguri dove si ammassano venti persone, a due metri da quel rigagnolo giallo. […] Anche il colore, anche il fetore di quel ...
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A che serve essere vivi, se non c'è il coraggio di lottare?(Giuseppe Fava, La Violenza, opera teatrale, 1969) Il Grottesco della condizione umana, la maniera buffa,con cui sono organizzati i rapporti umani:per [...] aspettato con calma, lo avevano rivestito, portato sulla piazza, sistemato sulla sedia e gli avevano infilato il fiorellino in bocca. I due contadini passarono adagio lungo la strada e salutarono: “Baciolemani, baciolemani” (Fava 1975, pp. 22-23).Una ...
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Donne sotto il Vesuvio.Giovan Battista Basile nacque nell’ultimo quarto del XVI secolo, ed è dunque contemporaneo di Shakespeare e Cervantes. Il quadro culturale inquieto e vivace in cui sboccia il suo [...] di carta» alla corte di Re SoleCharles Perrault fu il primo narratore di fiabe ad apparire alla corte di Luigi XIV, in un ambiente per i due terzi dominato da narratrici: Madame d’Aulnoy, Charlotte-Rose de Caumont de La Force, l’autrice di Persinette ...
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Quando nella fiaba c’è un sonno significativo dal punto di vista simbolico non si tratta mai di un sonno solitario. C’è sempre qualcuno che guarda qualcun altro dormire e, sempre, questo sguardo ha un’intenzione, [...] su cui Basile aveva costruito l’ossessione erotica di Milluccio ne il corvo (IV, 9) e di Cenzullo nei Tre cedri) – e in cui i sentimenti necrofili del re di Sole, Luna e Talia, che non esita «avvampato da quella bellezza, portatala di peso sopra un ...
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La bolla pontificia di Innocenzo VIIINella sola Germania del XVII secolo, vennero giustiziate per stregoneria circa centomila donne (Lentini, S., 2016). Le cifre sono spaventose e inaccettabili per il [...] , G., Vocabolario Latino Italiano - Italiano Latino, Torino, Paravia, 1995.Catani, Sugli antichi nomi per la donna, I e II, in Letteratura & Società, Cosenza, Pellegrini, 2017.Chantraine, P., Dictionnaire étymologique de la langue greque, Paris, Ed ...
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Comunità di Sant’EgidioFacciamo pace?! La voce dei bambini sulla guerraA cura di Stella CervogniPremessa di Edith BruckBrescia, Scholé, 2024 «Il re è nudo!», gridava un bambino al passaggio del sovrano [...] , della speranza come forza vitale e dei bambini come simbolo vivo di questa speranza.È da sessantaquattro anni che vado in giro per l’Italia a parlare con i giovani nelle scuole. Mi chiedono sempre se io odio, se ho mai odiato. Ma io non so cosa sia ...
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Vilipeso dalla critica, schiacciato su un presunto reazionarismo in bilico tra cliché e superficialità socio-antropologica, il poliziottesco è uscito dalla serie cadetta quando ha smesso di parlare dell’Italia [...] Carati o Barbara Bach. Parla poco, con frasi brevi e spesso assertive, è in balia degli eventi e dello sguardo maschile che ne costruisce la prossemica, gli sguardi, i tempi di risposta.Lo stereotipo, del resto, è cifra essenziale del genere, come ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
In chimica inorganica, i composti dell’idrogeno con qualsiasi altro elemento. In chimica organica, composti derivabili da altri per aggiunta di un atomo di idrogeno (così, i. di cresile, lo stesso che toluene; i. di vinile, lo stesso che etilene;...
In linguistica e grammatica, un aspetto della categoria grammaticale del numero che, contrapposto al singolare (e, dove esiste, al duale, triale e quattrale), indica che le persone o le cose sono più di una (e rispettivamente più di due, tre,...