frequenza
frequènza [Der. del lat. frequentia] [LSF] Il numero di volte che un fenomeno periodico (o pseudoperiodico) si ripete nell'unità di tempo; precis., se T è il periodo del fenomeno (intervallo [...] , la f. spaziale (v. oltre). A seconda del campo di valori, si parla di f. acustiche (convenz. fra 20 e 20 000 Hz), f. radio (sino a circa 300 GHz), ecc. Per le locuz. non ricordate nel seguito → il termine di qualificazione. ◆ [ANM] F. angolare ...
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trifase
trifase [agg. (pl. invar., raro -i) Comp. di tri- e fase] [FTC] [EMG] Qualifica di un sistema di produzione, distribuzione e utilizzazione di energia di correnti elettriche alternate (sistema [...] ordinario di produzione e di distribuzione dell'energia elettrica in corrente alternata (in Europa, alla frequenza di 50 Hz), mediante elettrodotti t. e reti t., utilizzanti trasformatori t., commutatori t., ecc. Il collegamento tra i generatori, le ...
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In fisica e in altre scienze d’osservazione, metodo basato sull’effetto stroboscopico, il quale deriva dalla visione intermittente di un corpo in moto periodico e consiste nell’apparente rallentamento, [...] che f0 sia maggiore della frequenza minima di persistenza delle immagini retiniche, cioè maggiore di circa 10-15 Hz. Allorché f0 coincide con f (osservazione stroboscopica in sincronismo), il corpo appare in quiete, sicché dalla realizzazione di ...
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interruttore
interruttóre [Der. del lat. interruptor -oris, da interruptus: → interrotto] [FTC] [EMG] I. automatico: i. nel quale la manovra di chiusura avviene manualmente, mentre quella di apertura [...] propria o di una molla apposita, e così via; la frequenza delle interruzioni può arrivare a qualche centinaio di Hz; ebbe una notevole importanza per azionare intermittentemente, in maniera molto semplice, i rocchetti di Ruhmkorff che eccitavano gli ...
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plasticità sinaptica
Modificazioni di funzionalità che si realizzano in una sinapsi in relazione alla sua stessa attività. A seconda della durata, esse si distinguono in plasticità a breve e a lungo [...] di stimoli in rapida successione. Se la frequenza di questi stimoli sarà alta, per es., 100 Hz, potrà svilupparsi una LTP, se sarà bassa (〈10 Hz) una LTD. Qui la plasticità non riguarda solo il terminale presinaptico ma la sinapsi nel suo complesso ...
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trasmissione
trasmissióne [Der. del lat. transmissio -onis "atto ed effetto del trasmettere", dal part. pass. transmissus di transmittere "trasmettere", comp. di trans- "oltre, al di là" e mittere "mandare"] [...] in corrente alternata a bassa frequenza, che in Europa è di 50 Hz) nell'ambito di vaste zone (regioni, stati o continenti). ◆ [ frequenza vocale, cioè il cui spettro s'estende da 300 a 3400 Hz (t. a frequenza vocale: v. segnali telefonici: V 115 b ...
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risonatore
risonatóre (o risuonatóre) [agg. e s. (f. -trice) Der. di risonare (→ risonante)] [LSF] Denomin., specificata da opportuna qualificazione, di dispositivi in cui avvengono o si fanno avvenire, [...] (v. oltre). ◆ [ACS] R. acustico: (a) generic., r. meccanico eccitabile da onde elastiche a frequenza acustica (16÷20 000 Hz), come, per es., una corda elastica o una membrana elastica; (b) specific., recipiente foggiato in modo che l'aria nel suo ...
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alternatore
alternatóre [s.m. e agg. (f. -trice) Der. di alternato] [FTC] [EMG] Generatore dinamoelettrico rotante di corrente alternata, ottenuta attraverso la trasformazione di energia meccanica fornita [...] diffusi dei quali sono gli a. trifase. Secondo la frequenza prodotta, gli a. si dicono a frequenza industriale, se questa non supera 60 Hz, e ad alta frequenza, se questa va da 10 a 200 kHz. In un a. si possono distinguere due parti fondamentali: l ...
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INFORMAZIONE, SCIENZA DELLA
Roman Tirler
Pierluigi Ridolfi
Stefano Ceri e Alfonso Fuggetta
Tecnologie della comunicazione di Roman Tirler
Sommario: 1. Introduzione. 2. Tecniche di comunicazione dati: [...] componenti sinusoidali con frequenze nella banda da 0 a 4.000 Hz: se misuriamo questo segnale variabile, cioè la forma d'onda, una ragionevole comprensione a distanza, cioè da 300 a 3.400 Hz: le onde elettriche che si propagano in rete sono analoghe a ...
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canale
canale [Der. del lat. canalis, da canna "canna"] [LSF] In senso proprio, sede di scorrimento, naturale oppure artificiale, di acqua o di un altro liquido; per estensione, solco, scanalatura in [...] informazioni affidate ai segnali, in genere aumentando rapidamente con la complessità dell'informazione trasmessa: così, si va da pochi Hz per segnali telegrafici sino a qualche MHz per la larghezza e a centinaia di MHz per le frequenze centrali di ...
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frequenza
frequènza s. f. [dal lat. frequentia]. – 1. L’essere frequente; l’accadere, il ripetersi spesso: paese umido per la f. delle piogge; m’infastidisce la f. delle sue visite; come giustifica la f. delle sue assenze?; c’è un’impressionante...
onda
ónda s. f. [lat. ŭnda]. – 1. a. Massa d’acqua che si solleva e si abbassa alternativamente sul livello di quiete (del mare, di un lago, ecc.), per effetto del vento o per altra causa (maree, ecc.), così che la sua superficie assume un...