Scultore e orafo (m. dopo il 1125), attivo a Liegi. L'unica opera sicuramente sua è il fonte battesimale (la sistemazione attuale non corrisponde a quella originale) della Chiesa di S. Bartolomeo a Liegi, compiuto tra il 1107 e il 1118, in bronzo, adorno di rilievi che sono tra i massimi capolavori della plastica medievale, e che nella naturalezza classica e nella grandiosa semplicità di modellato, ...
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Orafo mosano (n. Huy), attivo tra il 1135 e il 1173. Dall'obituario dell'abbazia di Neufmoustier (Huy), dove G. trascorse gli ultimi anni di vita, emerge la sua fama di abile aurifaber al servizio di eminenti [...] di papa Alessandro I, 1145, Bruxelles, Musées Royaux d'art et d'histoire; arche di s. Mangold e di s. Domiziano, Huy, collegiata; ancona-reliquiario della Pentecoste, Parigi, Musée de Cluny; piede di croce, Saint-Omer, Musée; ecc.) sono tra le più ...
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Bizantinista (Huy 1881 - Bruxelles 1964). Fu docente nell'univ. e poi presidente dell'Istituto di filologia e storia orientale slava di Bruxelles. Esule all'inizio della seconda guerra mondiale, si stabilì [...] a New York; tornato poi in patria, dal 1946 fu direttore della classe di lettere dell'Accademia reale belga, nonché della rivista Byzantion. Curò l'edizione di testi classici e medievali, si interessò ...
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Letterato francese (Alland'huy, Ardennes, 1713 - Parigi 1780); prof. di filologia greca e latina al Collège de France, membro (1761) dell'Accademia di Francia. Ebbe larga risonanza il suo trattato Les [...] beaux arts réduits à un même principe (1746), in cui il compito di ogni arte è ricondotto alla imitazione della "natura", della "natura bella"; seguirono, tra l'altro: Cours de belles lettres (1747-48), ...
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Pittore belga (Antheit, Huy, 1897 - Furnes 1994). Si dedicò alla pittura dopo aver studiato architettura. La sua ricerca, attraversate varie fasi, dal realismo all'espressionismo, influenzata dall'opera [...] di R. Magritte e di G. De Chirico, nel 1936 approdò ad un linguaggio originale che ha stretti nessi con il surrealismo, anche se in realtà D. non fece mai parte del movimento. Nudi femminili, figurazioni ...
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Uomo politico belga (Huy, Liegi, 1794 - ivi 1865). Sostenitore, dapprima, dell'unione con i Paesi Bassi (a tal fine fondò, 1824, il giornale Mathieu Laensbergh), dal 1828 sul nuovo giornale Le politique [...] prese a sostenere l'autonomia amministrativa del Belgio. Dopo la rivoluzione, da lui non condivisa, appoggiò la candidatura del duca di Leuchtenberg, osteggiata dalla Francia, e poi, con successo, quella ...
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Generale (Metz 1857 - Parigi 1921). Nella prima guerra mondiale si distinse alla battaglia dell'Aisne (sett. 1914), ottenendo il comando della 10a armata francese, con cui partecipò brillantemente alla manovra detta la corsa al mare. Dalla fine del 1915 fu a riposo; richiamato in servizio nel 1916, si distinse al comando dell'11º e 15º corpo d'armata ...
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Scultore (sec. 13º-14º) di origine mosana; emigrò all'inizio del sec. 14º in Francia dove fu operoso al servizio di Mahaut, contessa d'Artois e di Borgogna. Eseguì numerose opere in alabastro (monumento di Ottone di Borgogna, nella chiesa abbaziale di Charlieu, 1311; quello di Jean d'Artois, nella chiesa dei domenicani a Poligny, 1315). L'unica opera certa è tuttavia la tomba di Robert d'Artois (1321), ...
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Fondatrice (m. forse 693) del monastero di Andenne (tra Huy e Namur) nel 691-92, era figlia del b. Pipino di Landen e di s. Itta, perciò sorella di s. Geltrude e di Grimoaldo maestro di palazzo; sposò [...] Ansegiso e fu quindi madre di Pipino di Heristal; rimasta vedova (685), si diede a vita religiosa. Nel sec. 15º si cominciò a considerarla, erroneamente, fondatrice delle beghine o loro patrona. Festa, ...
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mosano
moṡano agg. – Relativo al fiume Mòsa e al territorio da esso attraversato (Francia orient., Belgio merid. e Paesi Bassi). Arte m., quella fiorita dall’inizio del 12° sec. ai primi decennî del 13° nella regione attraversata dalla Mosa,...