Architetto belga (Gand 1861 - Bruxelles 1947). Figlio di un falegname, giovanissimo si recò a Parigi, dove s'interessò alle idee avanzate di Viollet-le-Duc sull'uso dei nuovi materiali (soprattutto il ferro) e delle nuove tecnologie. Completò la sua formazione all'Accademia di Bruxelles (1881) con A. Balat, presso il cui studio cominciò a lavorare. La casa Tassel (1892-93, Bruxelles, rue P.-E. Janson ...
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Architetto belga (Frameries 1859 - Bruxelles 1901). Esponente significativo, con V. Horta e H. Cl. van de Velde, dell'Art nouveau in Belgio, concepì l'architettura come sintesi delle arti plastiche e si [...] oppose all'eclettismo e al razionalismo costruttivo di Viollet-le-Duc, proponendo soluzioni dalle forme fantastiche spesso ispirate all'arte giapponese. Formatosi nello studio e nei cantieri di H. Beyaert, ...
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Architetto francese (Parigi 1867 - New York 1942). Formatosi presso l'École des art decoratifs e l'École des beaux-arts, viaggiò in Inghilterra e in Belgio dove fu profondamente influenzato dalle contemporanee [...] soluzioni di V. Horta. Significativo protagonista dell'Art Nouveau in Francia, G. combinò ldi nuovi materiali e nuove tecniche costruttive al recupero di materiali e metodi tradizionali. Tra le sue opere principali a Parigi: l'École du Sacre Coeur ( ...
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Architetto belga (Gochenée 1818 - Ixelles-les-Bruxelles 1895), lavorò per Leopoldo II, unendo all'ideale classicista di purezza e semplicità delle forme, le conquiste della moderna ingegneria. Sue opere [...] principali: il Palais des Beaux-Arts a Bruxelles (1875, ora museo) e, nel palazzo reale di Laeken, il giardino d'inverno, la chiesa con struttura di ferro, ecc. (1883-89). Fu maestro di V. Horta. ...
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Architetto e storico dell'arte (Parigi 1814 - Losanna 1879), massimo rappresentante di quel movimento, di origine romantica, che portò in Francia, attraverso l'appassionato studio dell'arte medievale, [...] , legati all'esperienza di insegnamento all'École des beaux-arts (1863), apprezzati da architetti come Perret, Berlage, Horta, Wright e Le Corbusier, si ritrovano infatti alcuni principî basilari dell'architettura moderna: l'impiego dei nuovi ...
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Movimento artistico che, con declinazioni diverse, si diffuse in Europa e negli Stati Uniti tra il 1890 e il 1910, e che interessò in particolare le arti applicate e l’architettura. L’a. si inserisce nella [...] anche di testi (Méthode de composition ornamentale, 1905).
La casa in rue de Turin (1893) a Bruxelles, di V. Horta, è la prima espressione architettonica del nuovo stile nella quale funzione, struttura, spazio e decorazione sono espressi in una unità ...
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ZAMORA (A. T., 39-40)
Giuseppe Caraci
José F. Rafols
José A. De Luca
Capoluogo di una delle tre provincie del León, nella Spagna settentrionale. È città assai antica ed ebbe un periodo di grande splendore [...] di Fernando de Nates sotto la direzione di Juan Gómez de Mora. Sono di tipo romanico le chiese di S. Maria de la Horta e di S. Vincenzo, mentre appartengono all'arte gotica quelle di S. Giovanni e dei Santi Pietro e Ildefonso; quest'ultima con ...
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PORTOGHESI, Paolo
Mario Pisani
Architetto, storico e teorico dell'architettura, nato a Roma il 2 novembre 1931. Laureatosi nel 1957, ha insegnato Storia della critica (1962-66) all'università di Roma, [...] di architetti antichi e moderni (Guarino Guarini, 1956; Bernardo Vittore, 1965; Borromini, architettura come linguaggio, 1967; Victor Horta, 1969), alla ricostruzione della storia urbana di Roma (Roma barocca, 1966; Roma un'altra città, 1969; Roma ...
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(fiamm. Brussel) Città capitale del Belgio (2.049.511 ab. nel 2018); la regione di B.-Capitale, una delle tre del Belgio, creata nel 1989, è divisa in 19 comuni o municipalità.
B. sorge in posizione centrale [...] da A. Balat (1887) e da R. Bastin (1984). Il Centre Belge de la Bande Dessinée è ospitato nei restaurati magazzini Waucquer di Horta. Le arazzerie di B., celebri fin dal 15° sec., raggiunsero il primato assoluto verso la metà del 16° sec. conP. van ...
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hort.
– Abbreviazione del lat. hortulanorum («dei giardinieri»), che, nella nomenclatura botanica, si aggiunge al nome di specie o varietà di piante che è usato dai giardinieri.
ostensione
ostensióne s. f. [dal lat. tardo ostensio -onis, der. di ostendĕre «mostrare»], letter. – L’atto di mostrare, di esporre alla vista (soprattutto una reliquia, nelle chiese). Anche, dimostrazione, spiegazione, soprattutto in quanto...