Biotecnologie
Paolo Vezzoni
Con l’avvento del ‘Progetto genoma’, da un lato, e lo sviluppo delle metodiche di manipolazione embrionale, dall’altro, le biotecnologie sono entrate prepotentemente nella [...] responsabili delle differenze tra due specie, come nel caso di Homosapiens e di Pan troglodytes (lo scimpanzé comune), che viene ritenuta (Mammuthus primigenius) e, soprattutto, l’Homoneanderthalensis: entrambe queste specie sono scomparse da un ...
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Antropologia
Gabriella Spedini
L'antropologia (dal greco ἄνθρωπος, "uomo", e λόγος, "discorso, studio"), è, in generale, la disciplina che studia l'essere umano, considerato sia come soggetto o individuo, [...] al quale è assegnato l'attributo specifico di neanderthalensis, riconoscendogli l'appartenenza al nostro stesso genere Homo, ma di una specie più antica e morfologicamente dissimile dal sapiens.
Da allora le ricerche paleontologiche hanno condotto ...
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L'ominazione
Giacomo Giacobini
Phillip V. Tobias
Bernard Wood
Silvana Condemi
Il concetto di uomo negli studi sull'evoluzione umana
di Giacomo Giacobini
La pubblicazione del saggio di T.H. Huxley [...] des sciences, in J.-J. Hublin - A.-M. Tillier (edd.), Aux origines d'Homosapiens, Paris 1991, pp. 7-47; E. Trinkaus - P. Shipman, The Neandertals. sarebbe una sottospecie di H. sapiens (H . sapiensneanderthalensis) è stata rimessa in discussione ...
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Uomo: origine ed evoluzione
Phillip V. Tobias
di Phillip V. Tobias
Uomo: origine ed evoluzione
sommario: 1. Introduzione. 2. Il cambiamento del concetto di 'ominide'. 3. Nuove prospettive sulla datazione [...] (Homininae), tribù (Hominini), genere (ad esempio Australopithecus, Homo), sottogenere (ad esempio Paranthropus) e specie (ad esempio Homo habilis, H. ergaster, H. erectus, H. neanderthalensis, H. sapiens). Nell'ultimo decennio è stata proposta una ...
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La grande scienza. Equilibri intermittenti e stasi: nuove idee sull'origine della vita
Niles Eldredge
Equilibri intermittenti e stasi: nuove idee sull'origine della vita
Nel 1959, centenario della pubblicazione [...] prime specie, come Australopithecus africanus, fino alla media di 1350 ml di Homosapiens moderno e ai valori ancora più elevati di Homoneanderthalensis estinto più recentemente).
La nozione di 'selezione di specie' ha diverse varianti incentrate ...
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L'Ottocento: biologia. L'evoluzionismo darwiniano: successi e controversie
Giuliano Pancaldi
L'evoluzionismo darwiniano: successi e controversie
La pubblicazione dell'opera On the origin of species [...] cranica, quei tratti scimmieschi potevano rientrare comunque nei margini di variabilità di Homosapiens. L'anno seguente fu coniata l'espressione Homoneanderthalensis e si diffuse la convinzione che dovesse trattarsi di uno stadio intermedio nell ...
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Paleonutrizione
Gabriella Spedini
Il tipo di alimentazione degli antenati dell'uomo attuale ha subito continue variazioni, che hanno comportato notevoli modificazioni dell'apparato masticatorio e sono [...] Protagonista di questo cambiamento è l'uomo di Neanderthal (Homoneanderthalensis), comparso in Europa intorno a 250.000 anni fa e è stato soppiantato dalle prime forme anatomicamente moderne di Homosapiens, comparse in Africa fra 100.000 e 200.000 ...
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distanza genetica
Saverio Forestiero
Misura delle differenze genetiche tra due individui o tra due popolazioni della medesima specie. Più in generale, indica la misura della differenza genetica esistente [...] tra due taxa (organismi concreti distinti tra loro e nominati a livello di specie – Homosapiens contro Homoneanderthalensis, oppure di genere – per es., Canis contro Vulpes, o di famiglia, o di ordine ecc.) espressa come probabilità di condivisione ...
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Origini dell'uomo
Emiliano Bruner
Rispetto alle altre discipline scientifiche, l'antropologia presenta una rara anomalia, ovvero la completa circolarità tra osservato e osservatore. L'uomo è al tempo [...] Düsseldorf, in Germania, il primo reperto attribuibile a Homoneanderthalensis; nel 1891 l'olandese Eugène Dubois trova nell' nelle altre regioni già popolate da altre specie. Così H. sapiens si origina in Africa, si sposta in Europa sostituendo i ...
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neandertaliano
agg. – Propr., della valle del fiume Neander (ted. Neandertal). In paleoantropologia, è termine usato con riferimento alle popolazioni umane («uomo di Neandertal») diffuse in Europa occid. e in Asia centr. (se ne sono trovati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...