Hopper, Dennis
Paolo Marocco
Attore e regista cinematografico statunitense, nato a Dodge City (Kansas) il 17 maggio 1936. Figura tra le più eccentriche della cinematografia americana a causa dei suoi [...] sue battaglie per l'indipendenza delle piccole case di produzione, è divenuto un simbolo della ribellione contro il mainstream hollywoodiano. Nella sua carriera di attore ha attraversato mezzo secolo di cinema (con più di un centinaio di apparizioni ...
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Wilson, Michael
Patrick McGilligan
Sceneggiatore cinematografico statunitense, nato a McAlester (Oklahoma) il 1° luglio 1914 e morto a Los Angeles il 9 aprile 1978. Uno degli sceneggiatori più brillanti [...] . Nel frattempo William Wyler, sulla base di una sceneggiatura scritta da W. per la Fox nel 1947, stava girando a Hollywood Friendly persuasion (La legge del Signore o L'uomo senza fucile); poi uscito nel 1956, senza nomi degli sceneggiatori. W ...
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Wegener, Paul
Giovanni Spagnoletti
Attore cinematografico e teatrale e regista cinematografico tedesco, nato a Jerrentowitz/Arnoldsdorf l'11 dicembre 1874 e morto a Berlino il 13 settembre 1948. Dalle [...] suoi tratti fisici; tra esse da ricordare The magician (1926; Il mago) di Rex Ingram, per cui fu ingaggiato a Hollywood dalla Metro Goldwyn Mayer, Alraune (1928; La mandragola) di Galeen o Unheimliche Geschichten (1932) di Richard Oswald, prima prova ...
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Positif
Lorenzo Codelli
Rivista mensile francese, fondata a Lione nel maggio 1952 da Bernard Chardère (all'epoca appena ventunenne) assieme a un'équipe che comprendeva Guy Jacob, Jean-Paul Marquet e [...] tiratura. Sulle sue pagine sono stati analizzati e valorizzati con grande tempestività fenomeni innovativi, quali la New Hollywood (Martin Scorsese, Robert Altman, Clint Eastwood, Francis Ford Coppola, Brian De Palma, Steven Spielberg, George Lucas ...
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Cobb, Lee J.
Guglielmo Siniscalchi
Nome d'arte di Leo Jacoby, attore cinematografico statunitense, di origine ebraica, nato a New York l'8 dicembre 1911 e morto a Woodland Hills (California) l'11 febbraio [...] in numerosi film per la televisione e ripropose il cliché del pericoloso boss della malavita, tante volte interpretato a Hollywood, nel film sulla mafia Il giorno della civetta (1968) di Damiano Damiani, cui seguirono i western intensi e crepuscolari ...
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Stack, Robert (propr. Robert Langford)
Francesco Costa
Attore cinematografico statunitense, nato a Los Angeles il 13 gennaio 1919 e morto a Beverly Hills (California) il 14 maggio 2003. Se in un primo [...] film altamente spettacolari: Paris brûle-t-il? (1966; Parigi brucia?) di René Clément, e 1941 (1979; 1941 ‒ Allarme a Hollywood) di Steven Spielberg, in una divertente parodia dei personaggi in divisa che gli avevano dato la fama.
Attivo ancora negli ...
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Cage, Nicolas
Roy Menarini
Nome d'arte di Nicholas Kim Coppola, attore cinematografico statunitense, di origine italiana, nato a Long Beach (California) il 7 gennaio 1964. Nel suo perseguire un modello [...] the dead, 1999, Al di là della vita, di Martin Scorsese; 8MM, 1999, 8mm ‒ Delitto a luci rosse, di Joel Schumacher).
Bibliografia
I.M. Smith, Nicholas Cage: the biography, London 1997; B.J. Robb, Nicolas Cage. Hollywood wild talent, New York 1998. ...
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Gish, Dorothy (propr. Dorothy Elizabeth)
Giulia Carluccio
Attrice teatrale e cinematografica statunitense, nata a Dayton (Ohio) l'11 marzo 1898 e morta a Rapallo il 4 giugno 1968. Sorella minore di Lillian, [...] .
Bibliografia
L. Gish, Dorothy and Lillian Gish, New York 1973; A. Slide, The Griffith actresses, South Brunswick (NJ) 1973, pp. 77-92; D. Bodeen, More from Hollywood ‒ The careers of 15 great American stars, South Brunswick (NJ) 1977, pp. 144-47. ...
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Dillon, Matt
Roy Menarini
Attore cinematografico statunitense, nato a New Rochelle (New York) il 18 febbraio 1964. Grazie a un primo periodo di celebrità dovuto al successo della sua immagine di adolescente [...] (1998; Sex crimes ‒ Giochi pericolosi) di John McNaughton, dove viene sedotto da due teenager pronte a tutto.
Bibliografia
R. Hiller, Teen dreams ‒ Matt Dillon, New York 1983; J. Cameron-Wilson, Hollywood: the new generation, London 1997, pp. 66-69. ...
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Mitologico, film
Stefano Della Casa
La mitologia e il mondo antico costituiscono un vasto repertorio di storie e immagini ampiamente 'saccheggiato' dal cinema fin dai primi anni del Novecento; e l'elemento [...] primo a fare uso del materiale mitologico, a partire dagli anni Venti del Novecento ciò avvenne anche e soprattutto a Hollywood, e tale materiale venne formalizzato in un vero e proprio genere cinematografico. Il primo a intuire le grandi possibilità ...
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hollywoodiano
〈ollivud-〉 agg. – Di Hollywood 〈hòliu̯ud〉, quartiere periferico della città di Los Angeles, in California, centro dell’industria cinematografica americana; spesso è usato con intonazione leggermente spreg., alludendo alle forme...
hollywoodita
s. m. e f. e agg. Chi o che appartiene alla grande tribù di Hollywood, al mondo del cinema americano, condividendone stili di vita, logiche e strategie. ◆ Come previsto, il FilmFest [di Berlino] si è confermato ancora una volta...