Reagan, Ronald Wilson
Sebastiano Lucci
Attore cinematografico e uomo politico statunitense, nato a Tampico (Illinois) il 6 febbraio 1911. Benché non privo di presenza scenica e di prestanza fisica, [...] .
A. Edwards, Early Reagan, New York 1987.
Ronald Reagan, his first career: a bibliography of the movie years, ed. A.F. McClure, C.D. Rice, W.T. Stewart, Lewiston (NY) 1988.
S. Vaughn, Ronald Reagan in Hollywood: movies and politcs, Cambridge 1994. ...
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Free cinema
Emanuela Martini
Movimento cinematografico nato in Inghilterra intorno alla metà degli anni Cinquanta. Autori di punta e ideatori ne furono Lindsay Anderson, Karel Reisz e Tony Richardson, [...] The contemporary cinema, London 1963, pp. 111-24;
G. Fink, Il cinema inglese indipendente, in "Cinestudio", 1964, 13.
A. Walker, Hollywood, England ‒ The British film industry in the sixties, London 1974, pp. 23-177.
Free Cinema, a cura di A. Lovell ...
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Cinema Nôvo
Marco Pistoia
Movimento cinematografico nato nel periodo della presidenza di J. Goulart (1961-1964), che espresse, forse più di ogni altra 'nuova ondata', uno stretto legame fra la cultura [...] della compagnia cinematografica Vera Cruz di San Paolo, "che intese dare al cinema brasiliano la struttura di una Hollywood tropicale" (Miccichè 1972, p. 100); dall'altro, indica nel 'miserabilismo' uno dei nodi tematici ed espressivi del nuovo ...
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The Four Horsemen of the Apocalypse
Paola Cristalli
(USA 1921, I quattro cavalieri dell'Apocalisse, bianco e nero, 133m a 22 fps); regia: Rex Ingram; produzione: Rex Ingram per Metro Pictures; soggetto: [...] sequenza, il centro della scena; a conferirgli quell'autorità, in un processo produttivo del tutto singolare per la Hollywood dell'epoca, è la sceneggiatrice June Mathis. Talento brillante e stimatissimo dai produttori, Mathis raggiunge, in un breve ...
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Der Kongress tanzt
Piero Pruzzo
(Germania 1931, Il Congresso si diverte, bianco e nero, 101m); regia: Eric Charell; produzione: Erich Pommer per UFA; sceneggiatura: Norbert Falk, Robert Liebmann; fotografia: [...] dall'altra consentiva l'avvio di qualcosa di totalmente nuovo, il film musicale. Era già accaduto in America: ma se Hollywood attingeva a piene mani alla grande riserva di Broadway e alle sue glorie contemporanee, il cinema musicale tedesco aveva un ...
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Henry V
Emanuela Martini
(GB 1944, 1945, Enrico V, colore, 137m); regia: Laurence Olivier; produzione: Laurence Olivier per Two Cities Films/Rank; soggetto: dall'omonimo testo teatrale di William Shakespeare; [...] uno dei re della scena teatrale inglese e che nella seconda metà degli anni Trenta, grazie al suo lavoro a Hollywood, era diventato una star internazionale) rielaborò drasticamente il testo, riducendolo a poco più di due ore, aggiungendo momenti che ...
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Marocco
Giuseppe Gariazzo
Cinematografia
La cinematografia marocchina nacque alla fine degli anni Sessanta, preceduta da alcuni avvenimenti significativi: le immagini documentarie girate dagli operatori [...] senza significato), inchiesta su un omicidio che si intreccia alle riflessioni del personaggio di un regista sul cinema dominato da Hollywood e dal colonialismo culturale occidentale; Moumen Smihi con al-Šarqī aw al-ṣamt al-'anīf (1975, al-Sharqi o ...
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Lumet, Sidney
Emiliano Morreale
Regista teatrale, televisivo e cinematografico statunitense, nato a Philadelphia il 25 giugno 1924. Autore fortemente legato al teatro per formazione personale e culturale, [...] . Dalla metà degli anni Sessanta L. tentò con successo alcune operazioni più azzardate, in film che contribuirono a rinnovare Hollywood 'dall'interno', affrontando temi scabrosi con uno stile che guardava al cinema d'autore europeo (L. fu uno degli ...
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De Laurentiis, Dino (propr. Agostino)
Alessandra Levantesi
Produttore cinematografico, naturalizzato statunitense, nato a Torre Annunziata (Napoli) l'8 agosto 1919. Tra i maggiori produttori del mondo, [...] Mangano sui mercati esteri, dove D. L. mirava ad affermarsi. In questa logica di espansione, il produttore si aprì a Hollywood realizzando nel 1954 Ulisse di Mario Camerini, con Kirk Douglas protagonista al fianco della Mangano. Fu l'inizio di un ...
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Sydow, Max von (propr. Carl Adolf)
Paolo Marocco
Attore teatrale e cinematografico svedese, nato a Lund il 10 aprile 1929. Uno degli attori feticcio di Ingmar Bergman negli anni Cinquanta e Sessanta, [...] (1971; Karl e Kristina) e Nybyggarna (1972; La nuova terra).La fama acquisita in patria gli aprì le porte di Hollywood, a partire da The greatest story ever told (1965; La più grande storia mai raccontata) di George Stevens. Dai primi anni ...
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hollywoodiano
〈ollivud-〉 agg. – Di Hollywood 〈hòliu̯ud〉, quartiere periferico della città di Los Angeles, in California, centro dell’industria cinematografica americana; spesso è usato con intonazione leggermente spreg., alludendo alle forme...
hollywoodita
s. m. e f. e agg. Chi o che appartiene alla grande tribù di Hollywood, al mondo del cinema americano, condividendone stili di vita, logiche e strategie. ◆ Come previsto, il FilmFest [di Berlino] si è confermato ancora una volta...