Attore ungherese naturalizzato statunitense (Ružomberok, Slovacchia, 1904 - Hollywood 1964); esordì in teatro e nel 1928 passò al cinema, raggiungendo grande popolarità con l'interpretazione di M: eine [...] Stadt sucht einen Mörder (1931) di F. Lang. Emigrato negli USA durante il regime nazista, continuò a interpretare preferibilmente personaggi inquietanti o esotici. Tra gli altri suoi film più noti: The ...
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Regista e produttore cinematografico (New York 1886 - Hollywood 1950); dopo una lunga attività teatrale, nel 1914 esordì come regista cinematografico a New York. Collaboratore di L. B. Mayer e per alcuni [...] anni capo della produzione della Tiffany-Stahl, diresse numerosi film, la cui originale articolazione del racconto influenzò il genere melodrammatico. Si ricordano: Back street (La donna proibita, 1932); ...
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Attore teatrale e cinematografico statunitense (Filadelfia 1882 - Hollywood 1942). Esordì nel 1903 al Cleveland's Theatre di Chicago; recitò poi negli Stati Uniti e in Australia con la compagnia di William [...] Collier; tra le sue migliori interpretazioni, quelle della Cena delle beffe, di Riccardo III (1920) e di Amleto (1922 e poi a Londra 1925). Nel 1920, raggiunto un grande successo in teatro, passò al cinema ...
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Regista cinematografico statunitense (La Grange, Kentucky, 1875 - Hollywood 1948). Considerato il "padre" del cinema americano, se non del cinema tout court, attraverso un uso innovativo della macchina [...] da presa e del montaggio riuscì a tradurre il linguaggio narrativo in linguaggio cinematografico, delineando gli elementi fondamentali e le principali figure artistiche del cinema futuro; il suo contributo ...
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Attore e regista cinematografico statunitense (Ogden, Utah, 1884 - Hollywood 1942); esordì come attore drammatico a 16 anni e nel 1903 allestì una stabile. Passato al cinema, dopo numerosissime interpretazione [...] realizzando moltissimi film, di cui alcuni di particolare interesse: One glorious day (1922); The covered wagon (I pionieri, 1923); Hollywood (1923); Beggar on horseback (1925). Tra gli altri: Merton of the movies (1924); Waiter from the Ritz (1926 ...
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Regista cinematografico statunitense (Salt Lake City, Utah, 1894 - Hollywood 1962); esordì come attore di teatro (1906), poi come attore cinematografico a Hollywood, in alcuni film di Thomas Ince e in [...] varî western. Passato alla regia (1920) col film Humoresque, si distinse specialmente nel periodo di transizione tra il cinema muto e il sonoro, conquistando due Oscar: nel 1928 con Seventh heaven ("Settimo ...
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Attore e regista cinematografico (Smith Center, Kansas, 1881 - Hollywood 1933); fu, col soprannome di Fatty, uno dei più popolari comici del cinema americano. Ritiratosi dal cinema nel 1921, vi ritornò [...] (1925-32) come regista col nome di William B. Goodrich, ma con scarso successo. Film principali: Fatty and the heiress (1914), The dollar a year man (1921) ...
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Pianista e capo di orchestra statunitense (Wichita 1911 - Hollywood 1979); le sue orchestre furono tra le più sperimentali e discusse del jazz moderno. La propensione al gigantismo e a un eclettismo talora [...] paradossale, assieme alla libertà che lasciava all'audacia dei suoi migliori arrangiatori, qualificarono la sua opera come un affresco dalla magniloquenza quasi wagneriana, dagli esiti talvolta assai avanzati, ...
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Regista cinematografico (Mulhouse 1902 - Beverly Hills 1981); a Hollywood dal 1920, esordì nella regia nel 1927 affermandosi poi come abile professionista ed esponente della tendenza realistica del dopoguerra, [...] e conquistando due Oscar (1943: Mrs. Miniver; 1946: The best years of our lives). Tra i suoi più noti film: Dead end (1937); Jezebel (1938); Wuthering heights (1939); The westerner (1940); Little foxes ...
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Produttore cinematografico statunitense di origine polacca (Varsavia 1882 - Hollywood 1974). Giunto negli USA a tredici anni, nel 1913 fondò con il cognato J. L. Lasky una casa di produzione cinematografica, [...] che nel 1916 confluì nella Famous Players-Lasky. Nel 1919 fondò con A. e E. Selwyn la G. Pictures Corporation della quale, dopo quattro anni, cedette la propria quota alla Metro (Metro-Goldwyn-Mayer Corp.), ...
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hollywoodiano
〈ollivud-〉 agg. – Di Hollywood 〈hòliu̯ud〉, quartiere periferico della città di Los Angeles, in California, centro dell’industria cinematografica americana; spesso è usato con intonazione leggermente spreg., alludendo alle forme...
hollywoodita
s. m. e f. e agg. Chi o che appartiene alla grande tribù di Hollywood, al mondo del cinema americano, condividendone stili di vita, logiche e strategie. ◆ Come previsto, il FilmFest [di Berlino] si è confermato ancora una volta...