Donat, Robert (propr. Friedrich Robert)
Francesca Vatteroni
Attore cinematografico e teatrale inglese, nato a Withington (Manchester) il 18 marzo 1905 e morto a Londra l'8 giugno 1958. Figura prestante, [...] life of Henry VIII (Le sei mogli di Enrico VIII). Il suo nascente carisma sul grande schermo gli aprì la strada di Hollywood, ma la parentesi statunitense si limitò all'interpretazione di Edmond Dantes in The count of Monte Cristo (1934; Il conte di ...
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Paddock, Charles Williams
Sandro Aquari
USA • Gainesville (Texas), 11 agosto 1900-Sitka (Alaska), 21 luglio 1943 • Specialità: Velocità
È stato il più famoso sprinter degli anni Venti. Ai Giochi Olimpici [...] : a pochi metri dal traguardo compiva un vero e proprio volo in avanti. Ebbe anche una breve esperienza di attore a Hollywood (Campus Flirt, Thief of Baghdad) e più tardi divenne manager di un giornale. Morì nel 1943, mentre serviva l'esercito come ...
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Ballerino e coreografo francese (Villemomble, Parigi, 1924 - Ginevra 2011). Cavaliere della Legion d'onore (1974), P. fondò e diresse i Ballets des Champs-Élysées (1945-48) e nel 1948 creò i Ballets de [...] di G. Bizet, ideato per Renée (Zizi) Jeanmaire, che divenne sua moglie nel 1954. Fortunata l'attività di P. a Hollywood: Hans Christian Andersen (Il favoloso Andersen), 1952; The glass slipper, 1954; Daddy Long Legs, 1955. P. si è dedicato anche ...
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Penn, Arthur
Regista cinematografico, televisivo e teatrale statunitense, nato a Filadelfia il 27 settembre 1922. Intellettuale appassionato e militante, P. non si è mai stancato di utilizzare il cinema, [...] comedy hour al fianco di Dean Martin, Jerry Lewis, Bob Hope, Eddie Cantor e Denny Thomas. L'anno successivo, a Hollywood, lavorò alla produzione del Dean Martin and Jerry Lewis show. Nel 1953 gli venne commissionata la regia dei drammi televisivi ...
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Kaufman, Boris ArkadÐevič
Stefano Masi
Direttore della fotografia russo, nato a Białystok (od. Polonia) il 24 agosto 1906 e morto a New York il 24 giugno 1980. Fratello minore del regista Dziga Vertov [...] episodi della celebre serie Why we fight diretta da Frank Capra. Conclusa la guerra, si stabilì per qualche tempo a Hollywood, sotto contratto per la Metro Goldwyn Mayer, che sfruttò il suo talento per il documentario, impiegandolo lontano dai teatri ...
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Harrison, Rex (propr. Sir Reginald Carey Harrison)
Francesca Vatteroni
Attore teatrale e cinematografico inglese, nato a Huyton (Lancashire) il 5 marzo 1908 e morto a New York il 2 giugno 1990. Occhi [...] , trovata suicida il mattino dopo un incontro avuto con H.: la cattiva pubblicità derivatagli dall'episodio lo allontanò da Hollywood, ma continuò a lavorare in teatro e per registi inglesi come Sidney Gilliat, per il quale interpretò The constant ...
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Jourdan, Louis
Francesco Costa
Nome d'arte di Louis Gendre, attore cinematografico francese, nato a Marsiglia il 19 giugno 1919. Nel cinema d'oltreoceano dell'immediato dopoguerra rappresentò una raffinata [...] dalla Gestapo, e J. si unì alla Resistenza insieme a due suoi fratelli. Nel 1947, a guerra finita, fu chiamato a Hollywood dal produttore David O. Selznick che gli affidò il tragico ruolo di André Latour, destinato al suicidio, in The Paradine case ...
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Young, Victor
Paolo Patrizi
Compositore statunitense, nato a Chicago l'8 agosto 1900 e morto a Palm Springs, California, il 10 novembre 1956. Autore di circa trecento colonne sonore, realizzate nell'arco [...] sua orchestra, gestendo incarichi manageriali presso diverse case discografiche, e l'anno seguente fece il suo esordio a Hollywood come autore di musiche da film.
La filmografia di Y. è sterminata e inevitabilmente discontinua negli esiti musicali ...
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Chayefsky, Paddy (propr. Sidney)
Patrick McGilligan
Sceneggiatore televisivo e cinematografico, romanziere e commediografo statunitense, nato a New York il 29 gennaio 1923 e morto ivi il 1° agosto 1981. [...] opera teatrale di C., che, pur se non venne poi prodotta, gli procurò nondimeno un contratto di sceneggiatore praticante a Hollywood. Dopo una serie di infruttuosi tentativi di inserirsi nel mondo dell'industria cinematografica, C. tornò a New York e ...
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Marchesi, Marcello (propr. Marchesi Prestinari, Marcello)
Stefano Della Casa
Sceneggiatore e autore cinematografico, radiofonico, televisivo e teatrale, nato a Milano il 4 aprile 1912 e morto a S. Giovanni [...] gag da utilizzare in Imputato, alzatevi!, interpretato da Macario: fu la prima volta che questo metodo, già molto diffuso a Hollywood, venne applicato in Italia e il risultato fu un film ritmato, surreale e ricco di accadimenti. Quasi subito M. formò ...
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hollywoodiano
〈ollivud-〉 agg. – Di Hollywood 〈hòliu̯ud〉, quartiere periferico della città di Los Angeles, in California, centro dell’industria cinematografica americana; spesso è usato con intonazione leggermente spreg., alludendo alle forme...
hollywoodita
s. m. e f. e agg. Chi o che appartiene alla grande tribù di Hollywood, al mondo del cinema americano, condividendone stili di vita, logiche e strategie. ◆ Come previsto, il FilmFest [di Berlino] si è confermato ancora una volta...