Commedia all'italiana
Masolino d'Amico
La locuzione commedia all'italiana, che definisce un genere di cinema comico-satirico di matrice neorealista, diventò corrente solo negli anni Settanta, quando [...] nel Mille (1971).
Meno spontaneo fu il tentativo di creare una commedia bilingue per esportarla negli Stati Uniti, dove Hollywood, in anticipo sull'Italia, era in crisi per la concorrenza della televisione. Si tentarono ibridi come Caccia alla volpe ...
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Carcerario, film
Renato Venturelli
Genere comprendente film ambientati per intero o in prevalenza all'interno di prigioni. Nella sua forma più tipica si svolge in epoca contemporanea, riguarda condannati [...]
R.B. Querry, Prison movies: an annotated filmography 1921-present, in "The journal of popular film", 1973, 2, pp. 181-97.
B. Crowther, Captured on film: the prison movie, London 1989.
J.R. Parish, Prison pictures from Hollywood, Jefferson (NC)1991. ...
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Storico, film
Luigi Guarnieri
Una prima definizione intuitiva di f. s. è quella di un'opera cinematografica che ricostruisce un'epoca o fatti storicamente avvenuti e datati, in modo riconoscibile per [...] ai valori e all'unità del popolo americano ‒ gettarono le basi, una volta per sempre, dello standard caratteristico del kolossal hollywoodiano. Non è un caso il fatto che il metodo codificato da Griffith per trattare i fatti 'storici' (nonché il ...
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Manifesto
Franco Montini
Parte introduttiva
di Mario Verdone, Franco Montini
Nato dalla necessità di diffondere notizie di pubblico interesse, da parte sia di istituzioni ufficiali sia di privati, il [...] un solo nome emerge realmente: Renato Casaro, straordinario illustratore di stile iperrealistico, molto apprezzato anche all'estero, chiamato spesso a Hollywood, in particolare per film spettacolari e d'azione, e noto tra gli altri per i m. di Per un ...
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Capra, Frank
Monica Trecca
Regista cinematografico, naturalizzato statunitense, nato a Bisacquino (Palermo) il 18 maggio 1897 e morto a La Quinta (California) il 3 settembre 1991. Convinto sostenitore [...] rivolto nel suo discorso di insediamento alla Casa Bianca del 1933. Acclamato negli anni Trenta e Quaranta come il regista hollywoodiano più amato dal pubblico, il cui nome era garanzia di un successo confermato dagli Oscar ottenuti (quelli per il ...
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Letteratura e cinema
Irene Bignardi
Fin dalle origini dell'industria cinematografica i registi e gli sceneggiatori si sono ispirati alle fonti letterarie, anche perché la nuova arte nasceva mentre le [...] di F. Tozzi Con gli occhi chiusi; e F. Rosi, che in Cronaca di una morte annunciata (1987) aveva tradotto secondo il gusto hollywoodiano il racconto di G. García Márquez, ha realizzato nel 1997 La tregua, dall'opera di P. Levi. A Ch. Brontë si è ...
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Totò
Goffredo Fofi
Nome d'arte di Antonio De Curtis, attore teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 15 febbraio 1898 e morto a Roma il 15 aprile 1967. Attraverso la centralità della 'maschera' [...] di quello che lo legò dal 1952 a Franca Faldini, giovane attrice reduce da una esperienza di starlette a Hollywood, che gli fu fedele compagna sino alla morte. Si parlò molto, nel 1954, della gravidanza extramatrimoniale della Faldini, conclusasi ...
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Francia
Paolo Marocco
Cinematografia
In F. nacque ufficialmente il cinema: il 28 dicembre 1895 i fratelli Louis e Auguste Lumière organizzarono al Grand Café di Parigi il primo spettacolo pubblico e [...] la F. divenne sinonimo di nuove possibilità, territorio di transito di registi esuli dalla Germania prima di approdare a Hollywood, quali Fritz Lang e Billy Wilder. Anche se le condizioni economiche erano difficili, o forse proprio per questa ragione ...
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Critica cinematografica
Bruno Roberti
Quadro generale e sviluppo storico
di Daniele Dottorini
La storia della c. c. si è sviluppata parallelamente alla storia del cinema, spesso accompagnandone (o [...] Repubblica Sociale, chiuse nell'aprile 1945 e riapparve l'anno successivo per fare concorrenza agli omologhi "Star" di Roma e "Hollywood" di Milano.Dopo un'effimera rinascita come "Nuovo cinema" (due numeri nel 1946 a cura di un gruppetto di critici ...
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Televisione
Giuseppe Cereda
Il rapporto tra televisione e cinema
Già negli anni Sessanta, Roberto Rossellini sosteneva, subordinando a questa sua convinzione una lunga e consistente attività televisiva, [...] sul pubblico televisivo.Il passaggio più significativo tuttavia fu contemporaneamente, già in pieni anni Cinquanta, il varo da parte di Hollywood, e proprio per la t., di una serie di operazioni produttive di successo (da I love Lucy, 1951-1957, a ...
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hollywoodiano
〈ollivud-〉 agg. – Di Hollywood 〈hòliu̯ud〉, quartiere periferico della città di Los Angeles, in California, centro dell’industria cinematografica americana; spesso è usato con intonazione leggermente spreg., alludendo alle forme...
hollywoodita
s. m. e f. e agg. Chi o che appartiene alla grande tribù di Hollywood, al mondo del cinema americano, condividendone stili di vita, logiche e strategie. ◆ Come previsto, il FilmFest [di Berlino] si è confermato ancora una volta...