Immagine
Paolo Bertetto
Silvio Alovisio
Nell'etimologia della parola già si profilano le ambiguità che hanno animato il plurisecolare dibattito sullo statuto e sulla funzione delle immagini. L'etimo [...] , l'i. organico-pittorica di Friedrich W. Murnau ecc.
2) L'i. verosimile e fortemente codificata del cinema hollywoodiano, esattamente programmata e realizzata secondo standard visivi estremamente elevati, che definiscono anche il visibile e il non ...
Leggi Tutto
The Hustler
Claudio G. Fava
(USA 1961, Lo spaccone, bianco e nero, 134m); regia: Robert Rossen; produzione: Robert Rossen per 20th Century-Fox; soggetto: dall'omonimo romanzo di Walter Tevis; sceneggiatura: [...] ai tempi di McCarthy, in un secondo tempo accettò, fece il nome di cinquanta colleghi ma si rifiutò sempre di tornare a Hollywood. Alcuni dei suoi film, Body and Soul (Anima e corpo, 1947), All the King's Men (Tutti gli uomini del re, 1949 ...
Leggi Tutto
Mujeres al borde de un ataque de nervios
Miguel Marías
(Spagna 1988, Donne sull'orlo di una crisi di nervi, colore, 95m); regia: Pedro Almodóvar; produzione: Agustín Almodóvar, Antonio Llorens per El [...] di Minnelli, Cukor e Sirk; il suo ritmo folle lo avvicina invece alle screwball comedies dell'epoca d'oro di Hollywood, a loro volta debitrici nei confronti dello slapstick del muto; mentre certi colori e stridori ricordano piuttosto le commedie ...
Leggi Tutto
Brackett, Leigh (propr. Leigh Douglass)
Patrick McGilligan
Scrittrice e sceneggiatrice cinematografica e televisiva statunitense, nata a Los Angeles il 7 dicembre 1915 e morta a Lancaster (California) [...] The long tomorrow (1955; trad. it. 1976).
Dopo Rio Lobo, ultimo film diretto da Hawks, sembrava che la B. avesse chiuso con Hollywood, quando fu chia-mata per adattare un altro romanzo di Chandler: era il 1973, e il progetto finì nelle mani di Robert ...
Leggi Tutto
Warhol, Andy (propr. Warhola, Andy)
Daniela Daniele
Pittore, grafico e regista cinematografico statunitense, di origine ucraina, nato a Pittsburgh il 6 agosto 1928 e morto a New York il 22 febbraio 1987. [...] sua pittura pop, ma spesso si dimentica che fu proprio lui, cultore di simulacri, a filmare la fine del glamour hollywoodiano. Autore di happening cinematici e di eventi mixed media, regista di film fondati su registrazioni neutre e impassibili che ...
Leggi Tutto
KADAR, Jan
Eusebio Ciccotti
Kadár, Ján (propr. János)
Regista cinematografico slovacco, d'origine ungherese, nato a Budapest il 1° aprile 1918 e morto a Los Angeles il 1° giugno 1979. Raggiunse la notorietà [...] , che saltellano correndo al ralenti in una sorta di marcetta nuziale, è un chiaro inno alla libertà. Dopo l'Oscar, Hollywood propose ai due registi una collaborazione, ma l'invasione sovietica del 1968 bloccò ogni progetto e K. e Klos decisero di ...
Leggi Tutto
Trauner, Alexandre
Alessandro Cappabianca
Scenografo cinematografico ungherese, nato a Budapest il 3 agosto 1906 e morto a Omonville-la-Petite (Francia) il 5 dicembre 1993. Dal 1929, trasferitosi a [...] la stazione del métro Barbès-Rochechouart o il canale Sain-Martin.
Raggiunta la fama internazionale, T. fu chiamato a Hollywood, ma tornò presto in Europa, per lavorare, adattandosi alle complicate e lunghe vicissitudini produttive, nell'Othello di ...
Leggi Tutto
Mifune, Toshirō
Dario Tomasi
Attore, regista e produttore cinematografico giapponese, nato a Tsing Tao (Shandong) il 1° aprile 1920 e morto a Tokyo il 24 dicembre 1997. Grazie soprattutto alle interpretazioni [...] Midway (1976; La battaglia di Midway) di Jack Smight e del comandante Mitamura nel grottesco 1941 (1979; 1941 ‒ Allarme ad Hollywood) di Steven Spielberg. Del 1989 è Sen no Rikyū ‒ Honkakubō ibun (Morte di un maestro del tè) di Kumai Kei, biografia ...
Leggi Tutto
Ballhaus, Michael
Stefano Masi
Direttore della fotografia tedesco, nato a Eichelsdorf il 5 agosto 1935. La sua carriera risulta divisa fra cinema tedesco low-budget e importanti produzioni hollywoodiane, [...] registi con i quali ha lavorato, oltre ai già citati Brooks, Redford e Petersen (suo connazionale e anch'egli emigrato a Hollywood) è da ricordare Mike Nichols, per il quale ha illuminato, tra gli altri,Working girl (1988; Una donna in carriera). All ...
Leggi Tutto
PEA
Sergio Toffetti
Sigla di Produzioni Europee Associate di Grimaldi Maria Rosaria e C., casa di produzione cinematografica italiana fondata nel 1962 da Alberto Grimaldi e Maria Rosaria Bongiorno, [...] Wilder, e di Man of La Mancha (L'uomo della Mancha) di Arthur Hiller, garantì a Grimaldi un rapporto con Hollywood che gli consentì di affrontare, grazie ad accordi di pre-acquisto per il mercato statunitense, produzioni sempre più complesse, come ...
Leggi Tutto
hollywoodiano
〈ollivud-〉 agg. – Di Hollywood 〈hòliu̯ud〉, quartiere periferico della città di Los Angeles, in California, centro dell’industria cinematografica americana; spesso è usato con intonazione leggermente spreg., alludendo alle forme...
hollywoodita
s. m. e f. e agg. Chi o che appartiene alla grande tribù di Hollywood, al mondo del cinema americano, condividendone stili di vita, logiche e strategie. ◆ Come previsto, il FilmFest [di Berlino] si è confermato ancora una volta...