Testimonianze - Il mito di Cinecitta
Tullio Kezich
Il mito di Cinecittà
Cinecittà non era ancora stata inaugurata, il 28 aprile 1937, che già questo nome, felicemente impostosi sugli altri in ballottaggio [...] dopoguerra, quando fu ridotta a un campo profughi, negli anni Cinquanta Cinecittà diventa il sontuoso palcoscenico della Hollywood sul Tevere con relativa passerella dei grandi divi hollywoodiani. Si comincia con la produzione americana di Quo vadis ...
Leggi Tutto
The Lady from Shanghai
Veronica Pravadelli
(USA 1946-47, 1948, La signora di Shangai, bianco e nero, 86m); regia: Orson Welles; produzione: Harry Cohn per Columbia; soggetto: dal romanzo If I Die Before [...] dissonanze visive, di sfrenate fantasie wellesiane e di sequenze deliberatamente assurde introdotte per farsi gioco di Hollywood". Soprattutto i primi piani di Rita Hayworth, eccessivamente modellati con il flou, sembrano 'imitazioni' di inquadrature ...
Leggi Tutto
Letjat žuravli
Bernard Eisenschitz
(URSS 1957, Quando volano le cicogne, bianco e nero, 97m); regia: Michail Kalatozov; produzione: Michail Kalatozov per Mosfil′m; sceneggiatura: Viktor Rozov, dal suo [...] piuttosto conformista celebrando eroi sovietici come Valerij Čkalov (1941); negli anni della guerra aveva rappresentato l'URSS a Hollywood frequentando gli intellettuali liberal, da Chaplin alle future vittime delle liste nere. Nel 1954 il suo Vernye ...
Leggi Tutto
Shadows
Rinaldo Censi
(USA 1958, 1959, Ombre, bianco e nero, 60m e 84m); regia: John Cassavetes; produzione: Maurice McEndree, Nikos Papatakis per Gena; sceneggiatura: John Cassavetes; fotografia: Erich [...] sentire sperimentale di quel cinema underground che nei pieni anni Cinquanta appare come la realtà in grado di contrapporsi a Hollywood), John Cassavetes fa seguire l'anno successivo una seconda versione, più lunga, gonfiata a 35 mm, la cui struttura ...
Leggi Tutto
Sirk, Douglas
Renato Venturelli
Nome d'arte di Hans Detlef Sierck, regista tedesco, di origine danese, nato ad Amburgo il 26 aprile 1897 e morto a Lugano il 14 gennaio 1987. La sua carriera cinematografica, [...] contratto che diede una svolta definitiva alla sua carriera. Da quel momento iniziò infatti a sperimentare il sistema hollywoodiano dei generi: insinuò sottili elementi di critica nella commedia (Has anybody seen my gal?, 1952, Il capitalista); fece ...
Leggi Tutto
Paolo Mereghetti
Un anno di Grande bellezza
La crescita d’incassi del mercato cinematografico italiano nel 2013 è stata una boccata d’ossigeno, ma i
successi dei film di Paolo Sorrentino e di Checco Zalone [...] europeo ai BAFTA (gli Oscar europei), miglior titolo straniero ai Golden globe (il premio della critica non statunitense accreditata a Hollywood) e agli Oscar (dove non vincevamo un riconoscimento simile dal 1999, con La vita è bella di Benigni) e l ...
Leggi Tutto
Di Palma, Carlo
Stefano Masi
Direttore della fotografia, nato a Roma il 17 aprile 1925. Insieme a Gianni Di Venanzo e Pasqualino De Santis fu uno dei protagonisti della rivoluzione dell'illuminazione [...] della fotografia preferito della protagonista dei film del regista, Monica Vitti, rimettendo in auge una pratica diffusa nella Hollywood degli anni Trenta, quando le star ottenevano la totale disponibilità di un proprio operatore di fiducia. Seguì ...
Leggi Tutto
Montand, Yves
Massimo Causo
Nome d'arte di Ivo Livi, cantante e attore cinematografico, naturalizzato francese, nato a Monsummano Alto (Pistoia) il 13 ottobre 1921 e morto a Senlis (Oise) il 9 novembre [...] della CIA e le ambiguità dell'imperialismo statunitense. Le sue posizioni politiche non gli chiusero tuttavia le porte di Hollywood, che individuò in M. il tipo adatto a ricoprire il ruolo dell'uomo affascinante che sa conquistare una tenera ...
Leggi Tutto
Milius, John (propr. John Frederick)
Simone Emiliani
Regista e sceneggiatore cinematografico e televisivo statunitense, nato a St. Louis (Missouri) l'11 aprile 1944. Insieme ad altri registi della sua [...] stesso Coppola, che ha valso a entrambi una nomination all'Oscar nel 1980, ha scritto il soggetto di 1941 (1941 ‒ Allarme a Hollywood) di Spielberg ed è stato il produttore esecutivo di Hardcore di Schrader e, l'anno seguente, di Used cars (1980; La ...
Leggi Tutto
Antheil, George (propr. Georg Johann Carl)
Lorenzo Dorelli
Compositore statunitense, nato a Trenton (New Jersey) l'8 luglio 1900 da padre polacco e morto a New York il 12 febbraio 1959. Con il Ballet [...] la musica per il cinema, che nel frattempo si era trasformato per l'avvento del sonoro. Una volta stabilitosi a Hollywood e firmato un contratto con la Paramount, A. scrisse un nutrito numero di colonne sonore, tra cui si ricordano in particolare ...
Leggi Tutto
hollywoodiano
〈ollivud-〉 agg. – Di Hollywood 〈hòliu̯ud〉, quartiere periferico della città di Los Angeles, in California, centro dell’industria cinematografica americana; spesso è usato con intonazione leggermente spreg., alludendo alle forme...
hollywoodita
s. m. e f. e agg. Chi o che appartiene alla grande tribù di Hollywood, al mondo del cinema americano, condividendone stili di vita, logiche e strategie. ◆ Come previsto, il FilmFest [di Berlino] si è confermato ancora una volta...